Il futuro delle auto è elettrico e da questo punto fermo e dalle parole del dirigente Damien Dally scaturisce l’ipotesi di una possibile rinascita della piccola segmento B Alfa Romeo MiTo — per la verità, mai troppo amata dai puristi della casa del Biscione — in una versione EV.

La nuova gamma Alfa Romeo va prendendo forma

In tempi non sospetti, il CEO di Alfa Romeo ha già confermato il programma di rinnovamento della gamma, che prevede il lancio di un nuovo modello all’anno fino al 2030. In questo processo, lo storico marchio italiano porterà sul mercato quattro nuovi SUV e due sedan.

A ben vedere, sette dei nuovi modelli dovrebbero lasciare pochi dubbi: la Tonale è appena arrivata, da tempo di vocifera di un B-SUV noto come Brennero, gli altri due SUV dovrebbero essere più grandi e di fascia più alta; non mancheranno delle versioni aggiornate delle apprezzate Alfa Romeo Giulia e Stelvio e si parla di una nuova sedan di riferimento. Sull’ultimo modello rimane un punto interrogativo: dal momento che una nuova Giulietta viene esclusa, ci sarebbe spazio per il GTV coupe già oggetto di rumor, oppure per una nuova MiTo elettrica.

Quest’ultima rappresenterebbe il nuovo punto d’ingresso della gamma Alfa Romeo, il modello rivolto ad esempio ai neo-patentati, per svezzare nuovi alfisti. Rimane il dubbio sulla fattibilità di un modello del genere, dal momento che diversi costruttori premium stanno facendo fuori le segmento B (si pensi ad Audi, che abbandonerà la A1), che comunque in Europa conservano una fetta di mercato non esattamente trascurabile. D’altro canto, se l’arrivo di una nuova Lancia Ypsilon è confermato, potrebbe esserci posto anche per una nuova piccola del Biscione.

Come sarebbe l’Alfa Romeo MiTo elettrica?

Questa possibilità emerge dalle parole rilasciate ad Autocar da Damien Dally, Managing Director di Alfa Romeo e Jeep UK:

«Il nostro Marchio ha una storia di auto sportive compatte, come Alfasud, in una parte del mercato ad alto volume di vendite. La MiTo era una tre porte, fosse stata a cinque avrebbe avuto più successo. Sulla strada del futuro solo elettrico le auto piccole si adattano bene a questo scopo, utili alle esigenze di molti automobilisti».

Naturalmente, la compatta in discorso potrebbe benissimo essere il B-SUV Brennero, ma una MiTo elettrica e cinque porte potrebbe non essere una cattiva idea.

Con il modello originale giunto al capolinea nel 2018 e il futuro di Alfa Romeo che parlerà solo elettrico dal 2025, tale sarebbe anche la nuova MiTo. Per quanto riguarda la piattaforma, vengono fatte alcune ipotesi: la prima, meno credibile, porterebbe alla piattaforma della Fiat 500, sviluppata per la piccola city car elettrica e da riutilizzare altrove per giustificare i costi di sviluppo sostenuti; la seconda, più verosimile, porterebbe alla piattaforma e-CMP usata sulla Peugeot e-208 e sulla Opel Corsa-e e pronta anche per la nuova elettrica Fiat in arrivo nel 2023 — la chiacchierata erede della Punto — la Lancia Ypsilon in arrivo nel 2024. In ultimo, alla base della piccola Alfa Romeo potrebbe esserci la STLA Small, progettata per modelli lunghi 3.500-4.200 mm, con batterie da 37-82 kWh in grado di offrire range fino a 500 km e di ospitare motori elettrici fino a 241 HP (180 kW / 245 CV).

L’ipotesi più credibile, qualora effettivamente un’Alfa Romeo MiTo dovesse rientrare nei piani di Stellantis, sarebbe probabilmente la seconda e, in tal caso, le somiglianze tecniche con le menzionate Peugeot e-208 e Opel Corsa-e potrebbero risultare evidenti. Queste ultime fanno uso di un motore da 136 CV e di una batteria da 50 kWh, garantendo un’autonomia di circa 360 km, tuttavia Imparato ha già più volte ribadito che un’Alfa Romeo porta con sé determinate aspettative in termini di prestazioni e di esperienza di guida, pertanto sarebbe lecito aspettarsi di più.

Alfa Romeo MiTo elettrica render

Render Alfa Romeo MiTo elettrica (Immagine di Autocar)

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