La società di consulenza specializzata nell’analisi dei media e dei comportamenti digitali Sensemakers ha condotto un sondaggio d’opinione, andando a indagare sul rapporto che hanno gli italiani con il metaverso, tra conoscenza, eventuali paure e curiosità al riguardo.

Prima di andare ad analizzare nel dettaglio quanto emerso dal sondaggio, vi riportiamo il commento di Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers:

Il metaverso è sicuramente uno dei fenomeni emergenti dell’ecosistema digitale e, dato il grande interesse mostrato dalle aziende, abbiamo voluto approfondire il livello di conoscenza e di aspettative dei consumatori. Non ci ha stupito né la conoscenza del tema ancora in fase di consolidamento, né la forte polarizzazione in termini di interesse e apprezzamento da parte di giovani, maschi e alto scolarizzati. Alcuni segnali di diffidenza evidenziati dai segmenti femminili e più maturi non vanno tuttavia sottovalutati soprattutto in un Paese come il nostro dove il digital divide è ancora forte. Anche perché la percezione comune è che il metaverso potrebbe amplificare squilibri e diseguaglianze del mondo digitale proprio in una fase in cui l’attenzione delle aziende al purpose e ai problemi della vita reale è particolarmente alta”.

Metaverso: quanto ne sanno gli italiani?

Dal sondaggio emerge che la fascia dei giovani sia quella a mostrare l’interesse maggiore verso la possibilità di scoprire qualcosa in più sul metaverso; il rovescio della medaglia, forse il dato più allarmante, è invece quello legato alla scarsa conoscenza generale, con una buona percentuale degli intervistati che addirittura dubita della natura virtuale del metaverso, ritenendo che si tratti di un vero e proprio universo parallelo. Snoccioliamo qualche numero.

  • Il 25% degli italiani sostiene di sapere cosa sia il metaverso.
    • Analizzando per sesso, la percentuale sale al 30% tra gli uomini e scende al 21% tra le donne.
    • Analizzando per fascia d’età, la percentuale sale al 37% tra i giovani (18-24 anni) e al 33% tra i giovani-adulti (25-34 anni), per poi scendere fino al 13% tra gli over 65 anni.
  • Il 62% degli intervistati mostra interesse nei confronti del metaverso, visto come opportunità per potere realizzare nuove esperienze, superando i limiti fisici e spazio-tempo della vita reale.
    • Analizzando per sesso, la percentuale sale al 70% tra gli uomini e scende al 55% tra le donne.
    • Tra i giovani (18-24 anni), ben l’80% mostrano un certo interesse.
  • L’80% degli italiani sostiene che la “fuga dalla realtà” possa essere il principale rischio portato del metaverso, che verrebbe visto come una sorta di rifugio virtuale per allontanarsi da quella che è la vita reale.
  • Il 51% degli italiani ritiene addirittura che il metaverso non sia una realtà puramente virtuale ma che si tratti una realtà parallela e in grado di incidere sulla vita reale.

I pareri sull’aspetto economico e aspettative per il futuro

Il sondaggio non presentava solo domande generali sul metaverso ma ha cercato di coprire anche tematiche più delicate e interessanti, come gli aspetti economici e l’impatto che potrebbe avere sulla società. Anche in questo caso, vi riportiamo qualche numero.

  • Per il 56% degli intervistati le aziende faranno bene a investire sul metaverso; tuttavia, tra questi, vi sono due filosofie di pensiero:
    • Il 22% sostiene questo perché il metaverso offrirà possibilità irrealizzabili nella vita reale;
    • Il 34% sostiene questo perché il metaverso semplificherà lavoro e relazioni.
  • Al contrario, il 44% degli intervistati che sostiene che le aziende dovrebbero investire su cose e attività reali; tra questi, il 51% sono donne.

Il pensiero medio degli italiani in merito a quali tipologie di aziende avranno maggiore successo nel nuovo mondo virtuale premia i social network (sostenuti principalmente dai giovani), seguiti a ruota dai produttori di dispositivi tecnologici (sostenuti principalmente dalle fasce d’età più avanzate) e dalle società di giochi online.

Per quanto concerne l’impatto sulla società, emergono invece le prime criticità, dal punto di vista economico e dal punto di vista di come ci si relazionerà (regole e codice di comportamento):

  • Il 43% degli intervistati sostiene che il metaverso aumenterà il potere delle società tecnologiche rispetto a quello delle istituzioni della vita reale, ed esprime una reale preoccupazione sulle conseguenze nei riguardi del giovani;
  • Il 30%, invece, sostiene che verrà amplificato il divario economico-sociale.
  • Sono molto interessanti i dati riguardanti al pensiero sulle regole e i codici di comportamento che caratterizzeranno il metaverso:
    • Il 35% degli intervistati ritiene debbano essere istituzioni della vita reale a creare e gestire il codice comportamentale nella realtà virtuale.
    • Il 28% la ritiene una cosa appannaggio delle community degli utenti.
    • Il 23% la ritiene una cosa appannaggio delle stesse piattaforme che forniscono gli ambienti virtuali.
    • Solo il 14% degli intervistati, invece, pensa che possa essere un mondo completamente libero da regole o codici di comportamento.

Sebbene il sondaggio sia stato condotto solo su un campione della popolazione italiana, fa emergere dati abbastanza chiari e sottolinea come gran parte degli intervistati non abbia la minima cultura nei confronti del metaverso, con scarsa conoscenza e, spesso, con riposte viziate dalla tanta disinformazione. Dal momento che l’argomento diverrà sempre più centrale in futuro, sarebbe utile che sempre più italiani si interessino e ne sappiano qualcosa in più.

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