In tutti gli ultimi eventi di Apple si è fatto un gran parlare di ecosostenibilità, dell’utilizzo di materiali riciclati e quant’altro e adesso il colosso di Cupertino ha dato un altro annuncio interessante dal punto di vista ambientale: iPhone SE 2022 è il primo per il quale l’azienda prevede di utilizzare alluminio carbon-free. Per la verità si tratta solo del primo iPhone, perché in realtà Apple ha ammesso di aver già compiuto questo passo senza tanto clamore con MacBook Pro 16″.

I frutti dei Green Bond di Apple

L’annuncio è stato dato da Apple al fine di evidenziare come i 4,7 miliardi di dollari dei Green Bond — dal 2016 in poi ne sono stati emessi tre — stiano effettivamente contribuendo alla creazione di nuove tecnologie ecosostenibili. In particolare, si parla del primo alluminio con gradazione di purezza commerciale a basse emissioni di gas serra e a fornirlo ad Apple è ELYSIS.

I progetti così finanziati — sottolineano da Cupertino — “dimostrano come gli investimenti possono ridurre le emissioni globali e creare energia pulita per le comunità di tutto il mondo“. Proprio nell’ambito di questa iniziativa, infatti, Apple sta già acquistando alluminio a zero emissioni di CO2 frutto di un’innovazione importantissima nella tecnologia di fusione volta a ridurre l’impatto ambientale. Si tratta del primo alluminio prodotto su scala industriale al di fuori di un laboratorio senza creare emissioni dirette di carbonio durante il processo di fusione e l’obiettivo dichiarato da Apple consiste nell’introdurre questi materiale negli iPhone SE.

Lisa Jackson, Vice President of Environment, Policy, and Social Initiatives di Apple, ha commentato in questi termini:

«L’obiettivo di Apple è lasciare il Pianeta un posto migliore di come lo abbiamo trovato, e i nostri Green Bond sono uno strumento fondamentale per fare passi avanti in questa direzione. I nostri investimenti stanno contribuendo a creare le tecnologie all’avanguardia necessarie per ridurre l’impatto ambientale dei materiali che utilizziamo, anche in concomitanza con il nostro impegno di usare solo materiali riciclabili e rinnovabili per tutti i nostri prodotti al fine di preservare le risorse non rinnovabili del nostro Pianeta».

Apple mira a convertire all’energia pulita l’intera filiera produttiva entro il 2030 e, se i primi due Green Bond del 2016 e 2017 sono ora completamente assegnati, quello del 2019 sta attualmente sostenendo 50 progetti volti a mitigare o compensare 2.883.000 tonnellate di CO2e, installare circa 700 megawatt di energia rinnovabile in tutto il mondo e promuovere nuove attività di ricerca e sviluppo nell’ambito del riciclo.

Alluminio a zero emissioni, iPhone SE e MacBook Pro 16″

L’azienda che sta dietro al primo processo al mondo di fusione diretta dell’alluminio a zero emissioni di CO2 è ELYSIS, la quale ha annunciato di aver prodotto per la prima volta l’alluminio primario di purezza commerciale su scala industriale da usare nei prodotti Apple. La tecnica impiegata genera ossigeno invece di gas serra e segna una svolta importante nella produzione dell’alluminio.

Prodotto da ELYSIS presso il suo centro di ricerca e sviluppo industriale in Quebec, usando energia idroelettrica, il primo lotto di questo alluminio verrà acquistato da Apple per essere usato su iPhone SE.

Il contributo di Apple nel dare il via a questa innovazione si data al 2018, con la nascita di una partnership di investimento con Alcoa, Rio Tinto e i governi di Canada e Quebec. Un anno più tardi, Apple aveva acquistato il primo lotto commerciale di alluminio frutto della joint venture, utilizzandolo per la produzione di MacBook Pro 16″.

Vincent Christ, CEO di ELYSIS, ha dichiarato:

«È la prima volta che l’alluminio viene prodotto con questo livello di purezza commerciale, senza emissioni di gas serra e su scala industriale. La vendita a Apple conferma l’interesse del mercato nell’alluminio prodotto usando la nostra innovativa tecnologia di fusione a zero emissioni di CO2. L’annuncio di oggi dimostra che ELYSIS, una joint venture tra Alcoa e Rio Tinto, è stata in grado di trasformare un’idea in realtà. Siamo felici di collaborare con Apple a questa innovazione, che ha il potenziale di cambiare per sempre il modo di produrre alluminio».

L’impegno di Apple tra passato, presente e futuro

Questo nuovo traguardo si pone sulla scia di progressi compiuti da Apple negli anni per ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti. Dal 2015, le emissioni di CO2 dell’azienda associate all’alluminio sono diminuite di circa il 70% grazie all’utilizzo di alluminio riciclato e fuso usando energia idroelettrica al posto di combustibili fossili. Allo stato attuale, Apple usa alluminio riciclato al 100% per tutti i modelli della linea iPad, compreso il nuovo iPad Air, dei più recenti MacBook Pro, MacBook Air, Mac mini ed Apple Watch.

Apple ricorda come oltre 500 milioni di dollari del ricavato dai Green Bond del 2019 siano stati destinati a progetti per la produzione di energia pulita, tra cui le più grandi turbine eoliche on-shore al mondo, che alimentano i data center della mela a Viborg (Danimarca) e il cui surplus energetico viene reimmesso nella rete danese. Le attività di tale data center si espanderanno il prossimo anno, quando verranno costruite anche nuove infrastrutture per catturare l’energia termica in eccesso al fine di destinarla alla città. Inoltre, non solo i data center, ma anche tutti gli uffici Apple e gli Apple Store in 44 Paesi utilizzano esclusivamente energia pulita dal 2018.

Lo scorso anno, il Green Bond Apple del 2019 ha fornito sostegno al Supplier Clean Energy Program, che includeva formazione e risorse per assistere i fornitori nella transizione all’energia pulita e attività di sensibilizzazione in Giappone, Vietnam e Corea del Sud per creare mercati di energia rinnovabile a basso costo. Allo stato attuale, oltre 175 produttori partner in 24 Paesi utilizzano solo energia rinnovabile per realizzare prodotti Apple.

Maggiori dettagli sulle iniziative legate ai Green Bond Apple sono disponibili a questo link.

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