È notizia di pochi giorni fa quella che vede Intel impegnata nella realizzazione di un chip dedicato al mining di criptovalute e quest’oggi il chipmaker stesso ha voluto sottolinearne un tratto molto importante: l’Intel Blockchain Accelerator — questa la definizione ufficiale — sarà efficiente dal punto di vista energetico.

Intel Blockchain Accelerator per un mining più sostenibile

La volontà di Intel di contribuire con un ruolo di primo piano allo sviluppo delle tecnologie blockchain — che vi abbiamo illustrato tra le tendenze del mondo tech del 2022 — attraverso una roadmap di acceleratori più energeticamente efficienti è stata espresse a chiare lettere da Raja Koduri, senior vice president e general manager della divisione Accelerated Computing Systems and Graphics Group presso la Intel Corporation.

Il dirigente parte da una premessa teorica, richiamando dapprima la Legge di Moore e poi evidenziando il potenziale della blockchain, intesa quale tecnologia che può «consentire a ognuno di possedere buona parte dei contenuti digitali e dei servizi che creano». La stessa, secondo alcuni, può rappresentare un autentico «spartiacque nel campo dell’informatica, che di fatto sovvertirà le modalità con cui immagazziniamo, elaboriamo e scambiamo i nostri asset digitali, all’alba dell’era del Metaverso e del Web 3.0». Al di là di tutto, perché questo potenziale possa trovare concreta realizzazione non si potrà prescindere da una disponibilità diffusa di una sempre maggiore potenza di calcolo, che all’atto pratico vuol dire una richiesta di energia sempre maggiore.

La dichiarazione d’intenti di Intel è di quelle importanti, soprattutto per l’impegno dichiarato in favore della sostenibilità: «Intel si impegnerà e promuoverà un ecosistema per la blockchain aperto e sicuro, aiutando a far crescere questa tecnologia in maniera responsabile e sostenibile».

L’aspetto dell’efficienza energetica sarà dirimente, tanto che Intel sottolinea come dai suoi clienti siano già arrivate richieste di soluzioni scalabili e sostenibili.

In arrivo già nel durante il 2022

Raja Koduri Intel

Raja M. Koduri, Intel Corporation

I tempi d’attesa per vedere all’opera questo nuovo ed efficiente Intel Blockchain Accelerator non saranno poi così lunghi: il colosso di Santa Clara ha già fatto sapere che il chip verrà reso disponibile nel corso di quest’anno.

Il dirigente Raja Koduri ha fatto anche i nomi di alcuni clienti importanti con i quali Intel sta lavorando gomito a gomito in quanto accomunati dallo stesso obiettivo della sostenibilità. Si tratta di Argo Blockchain, BLOCK di Jack Dorsey (precedentemente nota come Square) e GRIID Infrastructure, che pertanto saranno anche i primi ad utilizzare ufficialmente la soluzione sviluppata da Intel.

Koduri sottolinea come Intel Labs abbia dedicato decenni di ricerca allo sviluppo di una crittografia affidabile, nonché di tecniche di hashing e di circuiti a bassissima tensione. L’aspettativa dichiarata è di quelle ambiziose: secondo Intel, le innovazioni applicate nei propri circuiti potrebbero consentirle di offrire un acceleratore di blockchain «con prestazioni per Watt di oltre 1.000 volte superiori rispetto alle comuni GPU per il mining basato su SHA-256».

Informazioni più approfondite sul chip e sulle innovazioni che lo caratterizzano verranno rese note in occasione dell’International Solid State Circuit Conference (ISSCC) in programma questo mese, appuntamento fissato per il 20 febbraio. A tal riguardo, PCMag riporta come per il 23 febbraio sia programmata una presentazione dal titolo “Bonanza Mine: An Ultra-Low-Voltage Energy-Efficient Bitcoin Mining ASIC”.

In aggiunta a tutto questo, Intel ha anche annunciato l’avvenuta creazione di un nuovo Custom Compute Group nell’ambito della business unit Accelerated Computing Systems and Graphics. Il nuovo team si occuperà di queste ed altre tecnologie emergenti e avrà il compito di «creare piattaforme personalizzate e ottimizzate per gli specifici carichi di lavoro dei clienti, includendo la blockchain e altre funzionalità di supercalcolo accelerato all’edge».

«In prospettiva», dice Koduri, «miriamo a utilizzare le tecnologie che emergeranno dalla nostra iniziativa di zetta-scale computing per fornire soluzioni ad alta efficienza energetica che ci consentano di guardare a un domani migliore».

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