Sta per arrivare il Crypto Testamento in Italia. A rendere possibile questa novità è la registrazione del relativo marchio e di quello “Crypto Will” presso il Ministero dello Sviluppo Economico da parte di due avvocati. Si tratta in effetti di una novità di non poco conto, tale da andare a colmare una evidente lacuna della legislazione esistente. Andiamo quindi a cercare di capire meglio di cosa si tratta e perché la questione sia effettivamente molto rilevante.

Cosa accade agli asset digitali dopo la morte del proprietario?

Quando il legittimo possessore di Bitcoin e criptovalute muore può diventare impossibile accedere al suo wallet. In questi casi, infatti, possono finire smarrite le chiavi private dei portafogli elettronici in questione. Se si pensa trattarsi di una semplice ipotesi scolastica si dovrebbe provare a raccogliere informazioni sui token contenuti in wallet di cui si sono perse le credenziali di entrata.

Sono infatti milioni i coin in questione, con conseguenze che possono sfociare in vere e proprie guerre giuridiche, come nel caso dei Bitcoin contenuti nei dispositivi riconducibili al Tulip Trust, per i quali è appena terminata la faida legale tra Craig Wright e Ira Kleiman. Una situazione talmente ricorrente da aver spinto molti a chiedersi come porvi rimedio. La soluzione sembra arrivare proprio dal nostro Paese.

La soluzione è rappresentata dal Crypto Testamento

Per evitare che gli asset virtuali diventino praticamente irrecuperabili, due avvocati, Rocco Greco, di Montichiari, e Gianluca Bertolini, di Trapani, hanno concepito il Crypto Testamento. Di cosa si tratta, precisamente? In pratica è una soluzione che permette la gestione del passaggio di proprietà ove si verifichi il decesso del proprietario dei token. Una possibilità che può essere utilizzata anche nell’eventualità che l’evento si verifichi senza che questi abbia provveduto a dichiararne il possesso.

A rendere possibile tutto ciò è l’istituzione della figura del Crypto Esecutore Testamentario, al quale è affidato il compito di fungere da garante sia per chi redige il testamento che per gli eredi. In pratica viene ad essere creata una vera e propria figura professionale dotata di adeguate competenze tecnico-giuridiche, oltre che dalla legittimazione derivante dall’appartenenza ad un apposito albo e dalla stipula di un’assicurazione professionale obbligatoria.

Cosa si prefigge il Crypto Testamento?

Uno dei principali problemi che potrebbe essere risolto dall’istituzione del Crypto Esecutore Testamentario e del Crypto Testamento c’è in particolare quello relativo al recupero dei token dopo il decesso del proprietario che non abbia provveduto in vita ad informare gli eredi della presenza di asset digitali nell’eredità.

Ad esso se ne aggiunge poi un altro di pari rilievo, ovvero la distribuzione del tesoro virtuale tra più eredi. Si tratta in effetti di un tema di grande rilievo, considerato come la giurisprudenza del nostro Paese presenti un vero e proprio vuoto normativo al riguardo, cui proprio la registrazione dei due marchi da parte degli avvocati interessati cerca di porre rimedio.

Con la speranza di riuscire ad evitare nel nostro Paese quanto sta accadendo ad esempio negli Stati Uniti, ove molto spesso le aule di tribunale sono interessate da vertenze legate alle criptovalute, considerato come quelle italiane siano già intasate, si tratterebbe di un vantaggio di non poco conto.

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