Recensione yeedi vac max – Nel panorama degli aspirapolvere robot si sta rapidamente facendo strada yeedi, un sub brand di Ecovacs che sta rilasciando alcuni interessanti modelli, caratterizzati da un prezzo aggressivo, soprattutto se rapportato alle caratteristiche tecniche.
L’ultimo arrivato si chiama yeedi vac max e rispetto ai modelli già in commercio porta una maggiore forza aspirante e un algoritmo ancora più evoluto. Basteranno per ottenere un buon successo di mercato? Abbiamo provato il nuovo robot per qualche settimana, e oggi vi raccontiamo come si è comportato nei nostri test.
Design e caratteristiche di yeedi vac max
Nessuna sorpresa dal punto di vista del design: yeedi vac max è il classico aspirapolvere robot circolare, con una piccola base per la ricarica. È inoltre compatibile con la stazione automatica di svuotamento, da acquistare separatamente per raccogliere lo sporco in un sacchetto al termine di ogni ciclo di pulizia.
Ancora una volta yeedi ha optato per un sistema di navigazione visuale, niente testina laser rotante, contenendo così l’altezza massima e favorendo il raggiungimento degli spazi sotto a mobili, divani e letti. Questo non significa assolutamente prestazioni inferiori rispetto alla tecnologia laser, visto che l’algoritmo è molto intelligente e si districa senza problemi in ogni situazione.
Il nuovo robot è caratterizzato da una forza aspirante di 3.000 Pa, superiore quindi alla media di questa tipologia di prodotto, che gli consente di raccogliere anche le particelle più piccole di sporco senza particolari problemi. La potenza può essere regolata attraverso la companion app, ma di questo parleremo meglio tra poco.
Nella parte inferiore, oltre alla spazzola centrale, troviamo una singola spazzola laterale sul lato destro, per convogliare lo sporco verso l’interno del robot e migliorare l’aspirazione. Il cassetto per la raccolta dello sporco è separato dal serbatoio per l’acqua pulita, che può comunque essere montato contemporaneamente. È sufficiente montare nella parte inferiore il supporto per il panno in microfibra, così da migliorare la qualità della pulizia lavando il pavimento.
Funzioni e prestazioni di yeedi vac max
Nonostante yeedi vac max possa funzionare anche senza alcun collegamento alla rete o allo smartphone, è tramite la companion app da installare su quest’ultimo che può sprigionare tutte le proprie potenzialità. È sufficiente scaricare la companion app yeedi e seguire le semplici istruzioni per collegarlo allo smartphone (e a una rete WiFi) e iniziare a utilizzarlo al massimo.
Tramite l’applicazione è infatti possibile gestire la mappa, che viene creata automaticamente dal robot dopo il primo passaggio. Sono necessari almeno 2-3 cicli completi di pulizia, a seconda anche delle dimensioni dell’ambiente, affinché venga realizzata una mappa completa e affidabile. L’utente può comunque, in qualsiasi momento, interrompere l’elaborazione e utilizzare i dati raccolti, comunque utilizzabili.
È possibile indicare il tipo di stanza (bagno, cucina, soggiorno, ecc) identificando ciascuno di essi con una icona, per semplificare le operazioni di pulizia. L’applicazione permette infatti di pulire solo determinate stante o l’intera abitazione, impostando in questo caso anche una sequenza da seguire, ideale se siete in casa durante la pulizia e volete continuare a utilizzare le stanze.
Tra le funzioni a disposizione dell’utente ci sono la regolazione della potenza di aspirazione, regolabile su tre livelli, quella dell’acqua utilizzata per il lavaggio e la pianificazione. Potete infatti configurare il robot affinché pulisca la casa mentre siete al lavoro o al supermercato, trovandola pulita al vostro rientro.
Tra i pochi difetti della tecnologia di navigazione visuale c’è quella legata alla necessità di avere un minimo di luce perché il robot riesca a orientarsi. Non fatelo quindi lavorare in stanze completamente buie visto che rischierebbe di perdersi senza trovare l’uscita. È comunque sufficiente pochissima luce, anche quella che entra da uno spiraglio delle finestre o da un lucernario. non serve lasciare le luci di casa accese.
Per il resto yeedi vac max è davvero soddisfacente, nei nostri test si è sempre mosso in maniera sicura e agile per la casa, seguendo le indicazioni fornite tramite l’app. Dal punto della pulizia non c’è niente da dire, i 3.000 Pa si sentono e anche alla potenza massima il rumore è più che accettabile. Non particolarmente esaltanti le prestazioni velocistiche, per pulire una casa di circa 80 metri quadri ha impiegato una media di circa 110 minuti, quando altri robot se la cavano in 60-70 minuti.
In compenso però i pavimenti risultano sempre perfettamente puliti, soprattutto aggiungendo il panno in microfibra che, grazie all’acqua da inserire nell’apposito serbatoio, consente di ottenere una igiene profonda. Lavaggio e aspirazione avvengono in un solo passaggio, grazie alla presenza di un contenitore per lo sporco e di uno per l’acqua separati, contribuendo così a tenere i tempi di pulizia in tempi tutto sommato accettabili.
yeedi vac max è inoltre in grado di riconoscere la presenza di tappeti, aumentando di conseguenza la potenza di aspirazione e interrompendo il flusso di acqua, per non bagnarlo durante il passaggio. Da sottolineare inoltre la compatibilità con gli assistenti vocali Google Assistant e Alexa, così da poter avviare la pulizia velocemente mentre state uscendo di casa o mentre state guardando la TV, senza dover toccare il robot o lo smartphone.
Autonomia di yeedi vac max
Grazie alla batteria da 5.200 mAh l’autonomia non è un problema per yeedi vac max, e viste le sue prestazioni “velocistiche” non può che essere un bene. Il produttore dichiara fino a 200 minuti di utilizzo, che per altri modelli significherebbero poter pulire un ambiente da almeno 200 metri quadri.
Nei nostri test abbiamo pulito un ambiente da circa 80 metri quadri alla potenza intermedia, riuscendo sempre a completare la pulizia con una percentuale residua superiore al 50%. Considerando che il tempo medio di ciascuna pulizia è stato di circa 120 minuti, possiamo ipotizzare un’autonomia di circa 4 ore, sufficienti per pulire circa 130 metri quadri.
Va infatti tenuto in considerazione che quando l’autonomia raggiunge il 20% il robot torna a caricarsi, prima di riprendere da dove era stato interrotto. nel complesso dunque una buona autonomia, che vi permetterà di pulire grandi ambienti senza particolari problemi, e senza che il robot debba ricaricarsi più di una volta.
Considerazioni finali
Nel complesso dunque questo yeedi vac max può essere considerato un buon compromesso se volete spendere il giusto avendo comunque funzioni evolute. Al netto di una certa lentezza, rispetto a modelli più costosi, si dimostra efficace nello svolgere il proprio lavoro, soddisfacente sia dal punto di vista dell’autonomia che da quello delle prestazioni.
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