Banca Mediolanum si aggiunge all’ormai corposo numero di aziende e banche pronte ad accettare le criptovalute come servizio di investimento o di pagamento. L’annuncio arriva da Massimo Doris, amministratore delegato della banca meneghina che, nel corso della conferenza stampa per presentare i risultati del primo trimestre, ha affermato: “Stiamo studiando il mondo delle criptovalute e pensiamo, anche se non abbiamo una tempistica, di introdurle come servizio di investimento”.

“Come servizio di investimento noi offriamo il trading on line e, oltre ai titoli azionari e obbligazionari, l’idea è di permettere ai nostri clienti di acquistare o vendere criptovalute. Quindi come puro investimento”, ha spiegato Doris, dunque, che l’intenzione sarebbe quella di affiancare la compravendita di criptovalute ai servizi di investimento già offerti da Banca Mediolanum.

Banca Mediolanum apre al trading di criptovalute

L’AD ha tenuto inoltre a specificare la differenza tra le criptovalute private quali Bitcoin ed Ethereum e quelle di Stato di cui si parla sempre di più. “Le prime rimarranno abbastanza relegate negli investimenti più che nei pagamenti. Totalmente diverso è il discorso per il criptodollaro o il criptoeuro, che potrebbero essere una grandissima rivoluzione che può mettere i vantaggi delle valute virtuali”, come transazioni pubbliche e programmabili, “ai vantaggi della moneta, della sua stabilità e della sua regolamentazione”, ha infine concluso.

Banca Mediolanum

Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum

L’annuncio del possibile ingresso di Mediolanum nel trading delle criptovalute arriva nel giorno in cui sono stati annunciati numeri molto positivi per la banca, infatti l’utile netto ha superato i 133 milioni di euro, con una crescita record dell’85% rispetto al trimestre dello scorso anno.

Doris auspica il superamento della quota di 5 miliardi di euro di raccolta netta entro la fine del 2021 “se i mercati dovessero andare bene”.

L’ingresso nel mondo delle criptovalute potrebbe rappresentare una svolta storica per Banca Mediolanum e per le banche in generale che aiuterebbe a legittimare ancora di più il mondo crypto, anche se lo stesso Massimo Doris, così come già affermato da Consob e Bankitalia, sia consapevole di come il trading di criptovalute rappresenti comunque “un investimento molto molto rischioso” a causa della forte volatilità.

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