Nella giornata di ieri, 9 marzo 2021, Google ha voluto festeggiare degnamente il decimo compleanno di Chrome OS: vi abbiamo raccontato delle novità annunciate per i Chromebook e dei nuovi sfondi rilasciati.

Tra le nuove feature spiccano senza dubbio Phone Hub, che connette Chromebook e smartphone Android, un nuovo strumento per catturare schermate e una clipboard migliorata che permette di salvare fino a cinque elementi alla volta.

Nel corso del briefing con la stampa, Google ha inoltre fornito una risposta interessante su una questione dirimente: la finestra di supporto software dei Chromebook.

Come è stato fatto notare da PCWorld, infatti, i Chromebook hanno in genere un ciclo di supporto decisamente più breve rispetto ai computer Windows. Inoltre, sebbene Microsoft smetta di fornire supporto per Windows dopo un certo lasso di tempo, ciò non impedisce all’utente di installare una versione più recente di Windows e continuare a utilizzare la propria macchina (a meno che non sia particolarmente obsoleta).

Per i Chromebook non può dirsi lo stesso: una volta giunto al termine il supporto ufficiale, il dispositivo smette di ricevere patch di sicurezza e aggiornamenti del browser, diventando progressivamente inutilizzabile.

Con la crescita dell’ecosistema Chrome OS, divenuto un fattore anche da noi, e con i 50 nuovi Chromebook in arrivo nel corso del 2021, il numero di utenti toccati da questo problema è destinato a lievitare.

Incentivi agli OEM per un supporto software più lungo

Sulla questione ha preso la parola Alexander Kuscher, Director of Product Management di Chrome OS, il quale ha dapprima sottolineato come Google abbia iniziato a cambiare rotta già nel 2019, quando ha portato a 8 anni la finestra di supporto software dei Chromebook (ve ne abbiamo parlato), e ha poi posto l’accento sui lavori in corso con gli OEM, anche in termini di accordi commerciali e incentivi, per garantire che i Chromebook vengano venduti con la garanzia di un lungo supporto software.

Al di là della fiducia manifestata dal dirigente, nei mesi scorsi si era anche parlato dei lavori portati avanti da Google per allungare la vita dei Chromebook quanto meno sul piano degli aggiornamenti del browser.

Naturalmente la sfida diventa molto più difficile nel momento in cui i clienti acquistano Chromebook vecchi o usati attirati dai prezzi particolarmente bassi. Anche qui pare che Google sia al lavoro con i produttori per cercare di evitare o quanto meno rendere più rare situazioni di questo tipo.

State pensando di acquistare un Chromebook per smart working, didattica a distanza o semplice curiosità? Non perdetevi la nostra guida.

Leggi anche: Migliori Chromebook di Marzo 2021: ecco i nostri consigli