Tra gli argomenti di cui si è occupato il Garante della Privacy nella sua Relazione annuale del 2019 non poteva di certo mancare quello relativo al telemarketing aggressivo, ossia un fenomeno ancora molto diffuso.
E la relazione conferma che si tratta di una pratica che è spesso al centro delle attività di controllo del Garante, il quale ha spiegato che alcuni operatori non hanno fatto registrare una sensibile riduzione nel quantitativo di telefonate “fastidiose” per proporre ai malcapitati offerte e servizi di vario genere.
Il telemarketing aggressivo dilaga nel settore della telefonia
In base a quanto risulta dalle segnalazioni pervenute, a subire il telemarketing selvaggio vi sono anche gli utenti iscritti al Registro Pubblico delle Opposizioni ed i titolari di numerazioni non pubblicate sugli elenchi telefonici.
In particolare, i principali settori interessati da questo fenomeno sono quelli telefonico ed energetico mentre sono diminuite le telefonate con la numerazione chiamante oscurata.
Il Garante, inoltre, invita gli utenti a prestare molta attenzione ai consensi che prestano: non è da escludere, infatti, l’ipotesi che diverse delle telefonate “indesiderate” ricevute siano basate proprio su un consenso fornito per errore o superficialità.
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