Un nuovo studio sull’effetto che hanno sul corpo umano le sigarette elettroniche rispetto a quello delle sigarette tradizionali e pubblicato sulla rivista JAMA Network Open, ha riscontrato che, seppur non maggiormente dannose, non sono comunque salutari.

Lo studio non ha misurato direttamente i rischi delle esposizioni, ma solo i materiali che i partecipanti hanno sondato. Ma i risultati possono aiutare con il dibattito in corso sul fatto che le sigarette elettroniche siano più o meno sicure delle sigarette tradizionali.

Dopo tutto, questo è un importante punto per l’industria del “tobacco 2.0”, che commercializza le sigarette elettroniche come un’alternativa meno rischiosa. Il problema è che sono ancora in gran parte non regolamentate, quindi non sappiamo per certo quali sostanze chimiche contengono o quali effetti sulla salute a lungo termine queste sostanze chimiche potrebbero avere.

Lo studio è stato condotto da Maciej Goniewicz, un ricercatore di tabacco presso il Roswell Park Comprehensive Cancer Center ed ha analizzato questionari e campioni di urina inviati da oltre 5.100 persone tra il 2013 e il 2014 per cercare di individuare modelli di esposizioni chimiche nella loro pipì.

La maggior parte degli utenti che hanno usato le sigarette elettroniche nello studio, hanno scoperto i ricercatori, erano ex fumatori che avevano smesso alcuni anni prima di arruolarsi. Le persone che hanno usato entrambi, noti come utenti doppi, hanno fumato all’incirca la stessa quantità di sigarette dei fumatori, ma hanno “svapato” meno dei vapers.

Com’è stato condotto lo studio

Gli scienziati del CDC hanno perlustrato i campioni di pipì per 50 biomarcatori noti a essere presenti negli utilizzatori di tabacco, compresi i composti prodotti quando il corpo distrugge la nicotina.

Gli investigatori hanno cercato metalli pesanti e marcatori per agenti cancerogeni che potrebbero aumentare il rischio di cancro. Hanno inoltre testato i segni di esposizione a sostanze chimiche legate ad attacchi cardiaci e vie aeree irritate. I ricercatori hanno infine confrontato i livelli di queste sostanze tossiche in pipì da fumatori di sigarette, fumatori di sigarette elettroniche, persone che usano entrambi e persone che non usano nessuno dei due.

I risultati

Non sorprende che le persone che non hanno fumato e non abbiano usato sigarette elettroniche hanno mostrato i livelli più bassi di questi prodotti chimici tossici nella loro pipì. Le persone che utilizzavano le e-sigarette avevano circa il 19 percento in più di piombo, il 23 percento in più di cadmio di metalli pesanti, il 20 percento di pirene in più (un biomarcatore di agenti cancerogeni che sono collegati ad attacchi cardiaci) e il 66 percento in più di acrilonitrile nelle urine.

Insomma, a differenza di quanto viene riportato, la sicurezza delle sigarette elettroniche non è assoluta, anzi.