Uno degli ambiti in cui si trarrà maggior beneficio dell’intelligenza artificiale legata al machine learning è la medicina. Abbiamo già visto diverse IA essere sviluppare per riconoscere particolari tipo di cancro ai polmoni ma adesso il MIT ha sviluppato un modello di IA che, stando a quanto indicato, permette di predire un cancro al seno con un elevata percentuale di successo.
Un modello di deep learning creato da un team di ricercatori del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) del MIT e del Massachusetts General Hospital può prevedere – basandosi solo su una mammografia – se una donna svilupperà il cancro al seno in futuro. E a differenza dei metodi più vecchi, funziona altrettanto bene sui pazienti di razza nera che sui pazienti bianchi.
Gli scienziati hanno prima esaminato le mammografie di oltre 60.000 pazienti che sono stati trattati al Massachusetts General. Hanno quindi identificato le donne che hanno sviluppato il cancro al seno entro cinque anni dal loro screening. Con questi dati, gli scienziati hanno creato un modello che riconosce i modelli sottili nel tessuto mammario che sono i primi segni di cancro. I risultati dello studio possono essere trovati in un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista Radiology.
L’intelligenza artificiale ha il potenziale per aiutare a risolvere anche le disparità razziali nell’assistenza sanitaria delle donne. Poiché le attuali linee guida per il carcinoma mammario sono basate principalmente su popolazioni bianche, questo può portare a un rilevamento ritardato tra le donne di colore. Stando infatti a un rapporto del 2018 trovato in JAMA Surgery, le donne nere hanno il 43% in più di probabilità di morire di cancro al seno rispetto alle donne bianche. In media, le donne ispaniche, nere e asiatiche sviluppano il cancro al seno in età precoce rispetto alle loro controparti bianche.
Gli scienziati hanno scoperto che il loro modello di IA funzionava sia su pazienti neri che su pazienti bianchi per una semplice ragione: i loro dati di addestramento includevano entrambe le popolazioni. “È particolarmente sorprendente che il modello si comporti allo stesso modo per le persone bianche e nere, il che non è avvenuto con strumenti di valutazione del rischio precedenti“, ha dichiarato il dott. Allison Kurian, professore associato di Medicina e ricerca e politica sanitaria presso la Stanford University al MIT. “Se convalidato e reso disponibile per un uso diffuso, questo potrebbe davvero migliorare le nostre attuali strategie per stimare il rischio di cancro al seno.”
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