È stata una delle console che ha fatto la storia dei videogiochi, quando ancora Sony e Microsoft non si erano avvicinati a questo mercato e Nintendo era ancora in lotta con SEGA per il dominio di un mercato in rapida espansione. Parliamo di Nintendo Super Famicom, arrivata in Giappone sul finire del 1990 e commercializzata in Europa solo nel 1992 col nome di Super Nintendo, abbreviato spesso in Super NES, per ricordare lo stretto legame col modello originale Nintendo Entertainment System (NES) che aveva spopolato negli anni 80.

Nonostante il ritardo nella commercializzazione Nintendo riuscì alla lunga ad aggiudicarsi la “guerra” con SEGA, grazie anche a una serie di titoli storici come Super Mario World, incluso nelle prime versioni della console. Uno degli elementi caratteristici di quella console fu il controller, che nella versione giapponese ed europea era caratterizzato da quattro tasti colorati e da un design arrotondato che è diventato iconico.

GRID SNES Controller

Un’icona diventa arte

È proprio questa icona a essere diventata in qualche modo un’opera d’arte, grazie ancora una volta a GRID, compagnia specializzata nella trasformazione di prodotti che hanno fatto la storia della tecnologia in quadri, da esporre come promemoria dei tempi che furono.

Come accade per tutti i prodotti GRID, anche il controller del Super Famicon, che differisce da quello del Super Nintendo solo per il nome scritto sotto al marchio Nintendo, è stato smontato completamente e fissato su una base in cartoncino che riporta la descrizione di ogni componente, senza scordare alcuni elementi come il logo della console e alcuni personaggi che hanno fatto la storia della console, Super Mario su tutti.

GRID SNES Controller

Manca solo il cavo di connessione, a quei tempi non esistevano ancora i controller wireless (salvo qualche improbabile pistola ottica) ma il senso essenziale del controller è rimasto intatto in tutto il suo splendore. È possibile vedere quanto fosse semplice l’elettronica in quegli anni, oltre alla scheda madre sono presenti solo due piccole schede per i pulsanti dorsali.

Anche la scheda madre non è particolarmente complessa, con pochissimi elementi elettronici e alcune piazzole per il rilevamento della pressione dei tasti. Questi ultimi poggiavano su un paio di supporti in gomma che garantivano il corretto funzionamento, senza elementi meccanici che potessero usurarsi in maniera eccessivamente veloce.

Un quadro semplice ma efficace allo stesso tempo, perfetto per essere esposto in soggiorno dove potrete rievocare storiche sfide con gli amici di lunga data (se avete vissuto quegli anni come chi scrive NdR) o semplicemente avere una testimonianza di uno dei pilastri della storia dei videogames.

Potete acquistarlo a 136,11 euro sul sito ufficiale, dove trovate anche numerosi altri prodotti che hanno fatto la storia delle console domestiche, dal GameBoy al Game Gear, senza scordare altri controller indimenticabili come quelli di Nintendo 64, Playstation 1, XBOX 360, Dreamcast e Wii.

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