Arrivano ufficialmente sul mercato le Google Pixel Buds 2a, auricolari true wireless in ear di fascia media che riprendono molto delle Buds Pro 2 (recensione) ma con un occhio al contenimento del prezzo. Hanno tanto di buono da offrire, si sentono bene e hanno la giusta dose di funzioni smart, come da tradizione Google. Scopriamole nella nostra recensione.
Indice:
Design e costruzione
Le Pixel Buds 2a riprendono l’impronta estetica delle sorelle maggiori e, come vedremo, in molti aspetti sono delle vere “Buds Pro 2” in versione alleggerita: qualche rinuncia mirata per contenere il prezzo, senza snaturarne l’identità. Esteticamente sono molto simili, ma il livello di finitura è un filo più semplice: il logo Google è stampato e non in rilievo, alcune parti degli auricolari hanno una lavorazione meno ricercata e la custodia è leggermente più leggera, complice anche una batteria integrata di capacità inferiore.
Le colorazioni disponibili sono due: Ametista (viola), quella che abbiamo in prova, e un grigio–verde estremamente sobrio che, dal vivo, risulta quasi nero.
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Buona la robustezza: c’è la certificazione IP54, quindi nessun problema con polvere e spruzzi d’acqua pur non essendo adatte a immersione o nuoto. La qualità percepita è buona ma non eccezionale, sicuramente inferiore rispetto alle Pro: ad esempio il coperchio della custodia flette leggermente se applichiamo una pressione, e i rumori di apertura e chiusura sono quelli di una plastica “leggerina”. Insomma, si sente che sono cuffiette pensate con un occhio al portafoglio.
Capitolo dimensioni e peso: sono auricolari davvero leggeri, appena 4,7 g ciascuno (con gommino in taglia media preinstallato; in confezione ci sono anche S e L). Con la custodia si arriva a 47 g complessivi. Ogni auricolare misura circa 23 × 16 × 17,8 mm, mentre la custodia è compatta, 50 × 24,5 × 57,2 mm, e si infila senza fatica in tasca.
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È stato mantenuto il concetto di design “ruotabile” già visto sulle Buds Pro 2: un’aletta interna stabilizza la cuffietta nel padiglione e, ruotandola, si “incastra” un po’ di più nell’orecchio. Aumenta leggermente la pressione ma la tenuta diventa ottima, anche per lo sport. In pratica, sta all’utente scegliere se indossarle in modo più confortevole o più saldo a seconda dell’attività.
Piace la cura per la sostenibilità: le cuffiette sono realizzate con oltre il 40% di materiali riciclati. I magneti degli auricolari e quelli della custodia usano terre rare completamente riciclate; lo stagno è riciclato al 100% e la batteria impiega cobalto riciclato al 100%. Anche la confezione è plastic-free, in carta e cartone riciclati. Non ultimo, la batteria della custodia è sostituibile in assistenza: un bel passo avanti rispetto al passato in ottica di riparabilità e durata nel tempo.
Caratteristiche tecniche e differenze con le Buds Pro 2
Le Pixel Buds 2a sono, di fatto, la versione “in miniatura” (e più economica) delle Buds Pro 2. Nella pratica cosa si perde? Ecco il quadro sintetico.
- Audio spaziale e Head Motion Tracking: assente il tracciamento dei movimenti della testa abbinato allo spatial audio, quindi niente scena sonora “ancorata” alla posizione dell’utente.
- Controllo touch scorrimento per alzare o abbassare il volume
- Custodia e ricarica: la case delle 2a non supporta la ricarica wireless e integra una batteria più piccola. Anche gli auricolari hanno accumulatori di capacità inferiore, con autonomia complessiva ridotta rispetto alle Pro.
- Modalità gaming: manca il profilo a bassa latenza, utile per ridurre il ritardo audio in gioco.
- Conversazione automatica: assente la funzione che abbassa la musica e attiva la trasparenza quando inizi a parlare.
- Microfoni: niente beamforming dedicato; la cattura vocale è buona ma meno “focalizzata” delle Pro.
- Hardware audio: differenze a livello di driver (Google non dichiara i dettagli), e all’ascolto le 2a risultano con un suono leggermente meno pieno e rifinito rispetto alle Buds Pro 2.
- Richiamo Gemini con Hotword: si può usare solo una gesture fisica.
In sintesi: stessa filosofia e gran parte dell’esperienza Pixel, ma senza gli extra “premium” di scena sonora, funzionalità e autonomia delle Pro 2.
Specifiche tecniche
| Compatibilità | Accoppiamento con qualsiasi dispositivo Bluetooth® 4.0+ (Android, iOS, tablet, laptop). Funzioni complete con: Account Google, smartphone Android 6.0+ e connessione Internet. |
| Resistenza | Auricolari: IP54 – resistenza a polvere e spruzzi. Custodia: IPX4 – resistenza agli spruzzi. |
| Connettività | Bluetooth® 5.4 (ogni auricolare), con supporto Super Wideband. |
| Processore | Google Tensor A1 (su ciascun auricolare). |
| Audio | Driver dinamico personalizzato da 11 mm; Cancellazione attiva del rumore (ANC) con Silent Seal™ 1.5; Transparency mode; Sollievo attivo della pressione in-ear. |
| Voce e chiamate | Bluetooth Super Wideband; Clear Calling; griglie anti-vento. |
| Sensori | 2 microfoni per auricolare; superfici touch capacitive (musica/chiamate/assistant); sensore IR di prossimità per rilevamento in-ear; nella custodia: sensore ad effetto Hall (apertura/chiusura). |
| Ricarica | Custodia con porta USB-C® (ricarica cablata). |
| Batteria e autonomia | ANC OFF: fino a 10 ore di ascolto (fino a 27 ore totali con custodia). ANC ON: fino a 7 ore di ascolto (fino a 20 ore totali con custodia). Ricarica rapida: 5 minuti in custodia ≈ fino a 1 ora di ascolto (ANC ON). |
| Colori | Hazel (grigio-verde), Iris (viola/ametista). |
| Dimensioni | Auricolare (con gommino M): 23,1 × 16,0 × 17,8 mm. Custodia: 50,0 × 24,5 × 57,2 mm. |
| Peso | Auricolare: 4,7 g ciascuno (con gommino M). Custodia (con auricolari): 47,6 g. |
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App, compatibilità e funzioni smart
Il software di gestione delle Pixel Buds è già preinstallato sugli smartphone Pixel e, in alternativa, si può scaricare dal Google Play Store; è compatibile con tutti i telefoni Android 6+. Non è prevista la companion app per iOS: con iPhone o iPad le cuffiette funzionano in Bluetooth, ma si rinuncia a diverse personalizzazioni (restano attive solo quelle di default). Da computer Windows o macOS, invece, si può usare la web app “My Pixel Buds” per regolare gran parte delle impostazioni principali.
Cosa si può configurare
- Assistente Google: lettura notifiche, attivazione/disattivazione dell’assistente e scelta del gesto di richiamo (di default pressione prolungata sull’auricolare destro).
- Trova dispositivo: localizzazione delle cuffiette anche quando sono fuori posto, con tanto di chime da un piccolo altoparlante integrato per facilitarne il ritrovamento a breve distanza.
- Controlli touch: mappatura di tap singolo/doppio/triplo e pressione prolungata su destro e sinistro (musica, chiamate, assistente, ANC, ecc.).
- Cancellazione del rumore: Off, Attiva oppure Trasparenza.
- Audio:
- Attivazione/disattivazione di Audio Spaziale. Attenzione, compatibile solo con smartphone Google Pixel.
- Equalizzatore a 5 bande con profili e regolazioni manuali.
- Test di aderenza dei gommini per verificare l’isolamento e scegliere la misura corretta.
- Attivare audio Mono
- Regolare equilibrio destra / sinistra
- Benessere uditivo: report sull’esposizione a volumi elevati e avvisi sui livelli potenzialmente dannosi.
- Aggiornamenti e altre opzioni: update firmware, attivazione/disattivazione del rilevamento in-ear, widget Home per accesso rapido.
- Connessioni intelligenti:
- Multipoint per collegarsi a due dispositivi Bluetooth in contemporanea.
- Audio Switch (legato all’Account Google) per passare automaticamente tra chiamate e contenuti multimediali sui dispositivi compatibili.
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Audio, ANC e chiamate
Dal punto di vista tecnico le Pixel Buds 2a sono ben attrezzate, anche se Google non dichiara nel dettaglio il tipo di driver, all’ascolto restituiscono un suono corposo, preciso e ben bilanciato lungo tutto lo spettro: piacevoli, consistenti, seppur non a livello delle Buds Pro 2 né di alcuni concorrenti provati di recente (pensiamo, ad esempio, alle ultime Nothing Ear (3) o alle Huawei FreeBuds Pro 4). Va detto che questi modelli hanno listini più alti ma, tra street price e promo, finiscono spesso per incrociarsi nella stessa fascia.
Quanto alle regolazioni, l’equalizzatore a 5 bande risponde bene e consente correzioni mirate, pur senza la granularità dei sistemi più avanzati. Insomma: sotto il profilo audio e ANC le 2a sono essenziali nelle funzioni, ma ciò che offrono è fatto molto bene, ed è questo il punto.
A bordo c’è il processore Google Tensor A1, lo stesso delle Pro di seconda generazione, che gestisce con efficienza Bluetooth 5.4, LE Audio e tutte le funzioni smart (assistente vocale incluso), oltre alla cancellazione attiva del rumore.
L’ANC ci ha convinto: filtra bene i rumori costanti e, complice il fit molto riuscito che già garantisce un buon isolamento passivo, il risultato è superiore alle aspettative per la categoria. Ottima anche la modalità trasparenza, priva di quei fruscii di fondo che talvolta affliggono prodotti simili. Manca invece il rilevamento della conversazione, ed è probabilmente la funzione che ci è mancata di più nell’uso quotidiano.
Google inquadra il sistema come Silent Seal 1.5, mentre sulle Buds Pro 2 troviamo Silent Seal 2.0: il numero indica il passo avanti rispetto alla generazione precedente, con un miglioramento “1.5×” per le 2a e “2.0×” per le Pro.
Qualità in chiamata
Capitolo telefonate: nessun exploit ma nessun vero tallone d’Achille. Parliamo di in-ear senza stelo, quindi il microfono è più distante dalla bocca e non c’è rilevamento osseo. In ambienti tranquilli la voce arriva chiara e naturale; all’aperto con vento o in contesti molto rumorosi emergono limiti nella soppressione dei disturbi. In sintesi, nella media del segmento: non da top di gamma, ma affidabili per l’uso quotidiano.
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Autonomia e ricarica
Capitolo batteria: Google dichiara fino a 10 ore di ascolto con ANC disattiva e 27 ore complessive con la custodia. Con ANC attiva si scende a 7 ore di riproduzione e 20 ore totali. La ricarica è rapida: 5 minuti in custodia garantiscono circa 1 ora di ascolto, mentre per una ricarica completa degli auricolari serve poco meno di 60 minuti. La custodia si ricarica via USB-C.
Nella nostra prova i numeri sono sostanzialmente allineati alle specifiche. L’unica differenza riguarda l’ANC: le 7 ore risultano un po’ ottimistiche perché, per avere un ascolto pieno, si tende ad alzare il volume; realisticamente ci siamo assestati attorno alle 6 ore. Nulla di strano restiamo ampiamente nella media della categoria e il tutto è reso ancora più comodo dalle dimensioni compatte di auricolari e custodia, facili da portare sempre con sé.
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Considerazioni finali
Siamo alle battute finali con queste Google Pixel Buds 2a. Sono cuffiette solide, affidabili, che fanno esattamente ciò che promettono: nessun colpo di teatro, ma un’esperienza d’uso quotidiana semplice e pronta, in pieno stile Google, che durante la prova abbiamo certamente apprezzato
Il nodo resta il prezzo di listino: 149€ sono un po’ impegnativi, soprattutto perché oggi lo street price porta spesso le Buds Pro 2 su cifre molto vicine, e lo stesso vale per alternative come Nothing (3), Huawei (FreeBuds Pro 4), ma anche proposte di Samsung e Sony. Vi consigliamo di dare uno sguardo alla nostra guida sempre aggiornata alle migliori cuffiette TWS. Ecco perché le 2a diventano davvero interessanti sotto i 100€: in quell’intorno offrono un rapporto qualità/prezzo centrato.
Pro:
- app di gestione chiara e bella
- qualità audio di buon livello
- design e fit ottimi
Contro:
- mancano alcune funzioni extra rispetto ai competitor
- qualità dei microfoni in chiamata appena discreta
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