Qualche tempo fa vi abbiamo comunicato di come la RAI non fosse sicura al 100% di voler esercitare l’opzione che ha con Sky per il rinnovo dei Diritti TV della prossima Champions League. Successivamente Sky ha iniziato a guardarsi intorno in cerca di possibili acquirenti di tali diritti, adocchiando nello specifico Mediaset.Questo guardarsi intorno di Sky però non è piaciuto alla RAI, tanto da aver intavolato azioni legali.

Regia Sky Champions League

La vicenda riguarda i diritti di trasmissione in chiaro delle partite di Champions League 2019/2020 che, in base ai contratti tra le parti, sono stati ceduti a Rai per l’edizione 2018-19: l’accordo prevede un’opzione per la prossima edizione ma secondo l’operatore satellitare non si sono verificate tutte le condizioni per l’esercizio della stessa da parte di Rai. Tali situazioni sono da ricercarsi nell’interpretazione di una condizione del contratto.

Nello specifico, nel contratto siglato l’anno scorso, l’opzione del rinnovo prioritario nei congri della RAI è esercitabile nel caso in cui Sky sia titolare esclusivo dei diritti per il campionato di Serie A, circostanza non verificatasi vista la legge Melandri e l’ingresso in Italia di DAZN.

Sky si è chiarata stupita da questa presa di posizione da parte della RAI, soprattutto alla luce degli ottimi rapporti che sono stati intavolati nel corso degli ultimi anni. “Siamo stupiti della decisione della Rai con la quale abbiamo sempre intrattenuto ottimi rapporti collaborativi. In ogni caso siamo pienamente confortati dai pareri dei nostri legali“.

La prima udienza su questo caso è prevista nelle prossime settimane, per cui ci sarebbe in teoria ancora tempo per trovare una soluzione senza procedere fino in fondo per vie legali.