Una delle novità meno note di iOS 13 (anche perché non n’è stata fatta menzione durante il keynote di presentazione alla WWDC 2019) è l’introduzione del nuovo framework CryptoKit grazie al quale è possibile trasformare gli iPhone in veri e propri portafogli digitali di criptovaluta.

Il framework in questione consente agli utilizzatori di portafogli di criptovalute di creare facilmente hash (tecnica in crittografia che serve a mascherare le effettive credenziali) destinati alle firme digitali, oltre che a gestire chiavi pubbliche e private da usare in abbinamento a tecnologie di crittografia asimmetrica che prevedono la memorizzazione nel Secure Enclave di Apple (il chip hardware dove vengono memorizzati i dati più sensibili degli utenti, come la mappa 3D del volto oppure i dati medici).

Dunque su iOS 13 sarà possibile sfruttare il Secure Enclave anche da applicazioni di terze parti e non più solamente per i dati provenienti dal sistema operativo stesso o da app sviluppate da Apple.

Su iOS 13 è presente CryptoKit, lo strumento per trasformare iPhone in un portafogli di criptovaluta 1

Al momento comunque il CryptoKit non è un qualcosa di finito, visto che non include nemmeno gli algoritmi di cifratura quali lo schema di firma digitale “secp256k1”. C’è anche da dire che per adesso iOS 13 si trova in fase beta e gli sviluppatori di Apple hanno tutto il tempo per migliorare il tutto.

Potrebbe sembrare una novità che interessi a poche persone ma, stando a un nuovo studio di Juniper Research, il numero di persone che usa wallet digitali di tutti i tipi è destinato a crescere, passando da 2.3 miliardi di quest’anno a 4 miliardi entro il 2024, in pratica il 50% della popolazione mondiale.

Infine, riportando le parole di Viktor Radchenko, fondatore di Trust Wallet, con CryptoKit gli utenti sono vicinissimi alla possibilità di sfruttare l’iPhone come wallet hardware per criptomonete che supportano le principali blockchain nell’ecosistema di Ethereum (Ethereum, Ethereum Classic e Callisto).