L’utilizzo di una e-SIM per almeno uno dei modelli di iPhone 2018 è stato già ipotizzato nelle settimane scorse ma, stando a un nuovo report e un po’ come avvenuto con la USB Type-C dei Mac, Apple avrebbe deciso di affidarsi al 100% sulle e-SIM per tutti i modelli.

Nonostante le tecnologie delle e-SIM sono state finalizzate già da un pezzo, l’utilizzo negli smartphone è stato praticamente nullo. Apple le ha utilizzate all’interno degli iPad 4G e degli Apple Watch Series 3 mentre Samsung le ha utilizzate negli smartwatch Gear S3 con connettività 4G. Per il resto, c’è stata una tabula rasa.

L’analista Anthony Stoss di Craig-Hallum ha stilato un rapporto peri suoi clienti i cui afferma ch Apple potrebbe aver accettato un accordo con la ST Microelectronics per la fornitura dei chip e-SIM che verrebbero saldati nella scheda logica degli iPhone 2018.

e-SIM

La società, che fornisce già componenti ad Apple per il Face ID e un chip e-SIM per gli Apple Watch Series 3, potrebbe guadagnare 1 dollaro per ogni singolo iPhone prodotto, il che vorrebbe dire una cifra a 8 zeri.

Apple, nel vendere gli iPhone 2018 con e-SIM “sbloccate” che supportano tutte le frequenze degli operatori, potrebbe star cercando di allentare la presa che gli operatori hanno con i consumatori e tendere la mano ai possessori di iPhone. Il principale benefit delle e-SIM infatti sarebbe la semplicità disarmante nell’affidarsi ai servizi di un operatore nel giro di minuti e non di giorni.

Se l’utilizzo completo delle e-SIM da parte di Apple potrebbe permettere all’intera industria della telefonia mobile di evolversi ed andare oltre le canoniche SIM fisiche, il discorso potrebbe essere molto più arduo per gli operatori telefonici.

Al momento in Italia solo TIM e Vodafone hanno incominciato i trial per abbandonare le SIM tradizionali ma tutti gli altri potrebbero avere delle problematiche non di secondo piano.