Facebook e Instagram sono nuovamente nel mirino degli utenti per quanto riguarda quella che sembrerebbe essere una ingerenza nella vita privata degli utenti che utilizzano Instagram. Infatti, secondo una causa intentata dall’utente Instagram Brittany Conditi alla Corte Federale di San Francisco, l’azienda avrebbe fatto utilizzo dell’accesso non consentito della fotocamera degli smartphone per spiare gli utenti Instagram.

Accesso furtivo per raccogliere dati

Ottenendo informazioni estremamente private e intime degli utenti, inclusa la privacy delle proprie abitazioni, Facebook e Instagram sono in grado di raccogliere informazioni di valore per ricerche di mercato“, si legge nel testo della denuncia.

La causa è figlia diretta di una notizia piuttosto scottante pubblicata qualche settimana fa circa l’acceso furtivo alla fotocamera degli iPhone senza che l’utente ne abbia dato il consenso. Secondo la compagnia statunitense si trattava di un semplice bug dell’applicazione che faceva apparire il classico avviso di iOS circa l’accesso a particolari sensori come appunto quello fotografico.

Non è dello stesso avviso Brittany Conditi che invece sottolinea come l’utilizzo furtivo della fotocamera risponda ad un preciso obbiettivo: raccogliere “informazioni preziose sui propri utenti a cui altrimenti non avrebbe accesso“. Come sottolineato da Bloomberg l’azienda di Mark Zuckerberg non ha ancora rilasciato una dichiarazione in merito, la quale probabilmente arriverà nel corso delle prossime ore.