Da parecchi mesi Apple e Google lavorano a un sistema congiunto di notifiche relative alla possibile esposizione al coronavirus che sta flagellando questo 2020. Dopo aver rilasciato le rispettive API, utilizzate dai governi di alcuni Paesi per realizzare applicazioni di tracciamento (come Immuni), ora le due compagnie hanno annunciato Exposure Notification Express.

La novità è inclusa in iOS 13.7, in fase di rollout a partire da oggi, mentre i possessori di dispositivi Android, in particolare quelli che hanno installato Android 6.0 o successivi, dovranno attendere ancora qualche settimana per vedere la nuova funzione.

Exposure Notification Express è stata sviluppata per evitare ai Paesi che non hanno risorse economiche a disposizione di dover sviluppare una propria app per il tracciamento dei contatti. Con ENE infatti è il sistema operativo (per iOS) o un; applicazione auto-generata (per Android) a occuparsi di tutto.

Le varie autorità sanitarie dovranno semplicemente fornire i propri messaggi informativi, un server dove saranno registrati i contatti ottenuto dal tracciamento tramite Bluetooth e il modello da utilizzare per diagnosticare il possibile contatto a rischio (distanza da un soggetto risultato positivo, tempo di esposizione e altri fattori).

Di tutto il resto si occuperà direttamente il sistema operativo, senza che sia necessario ricorrere ad ulteriori applicazioni. Quelle sviluppate finora continueranno a funzionare regolarmente e sarà possibile incrociare i dati con quelli provenienti da altri Paesi o stati, come nel caso di realtà come gli Stati Uniti dove solo sei stati hanno sviluppato una propria app di tracciamento.

In entrambi i casi gli utenti riceveranno una notifica, con iOS che chiederà espressamente di accedere al servizio ENE per il tracciamento. Android utilizzerà un metodo ancora più esplicito visto che, per garantire il corretto funzionamento sui tantissimi dispositivi interessati, offrirà la possibilità di scaricare un’applicazione auto generata e perfettamente funzionante a seconda del Paese di residenza.

Al momento la funzione è in fase di roll out negli Stati Uniti ma nel corso delle prossime settimane raggiungerà anche numerosi altri Paesi in tutto il mondo.

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