Solo poche settimane fa, il futuro del Ford F-150 Lightning (versione EV dell’iconico modello della casa americana) sembrava incerto, al punto che si parlava apertamente di un possibile ridimensionamento o addirittura di un’uscita anticipata.

Ora, invece, il brand ha deciso di cambiare rotta annunciando un rilancio profondo del suo pickup elettrico, che tornerà sul mercato in una veste completamente diversa. La prossima generazione del Lightning non sarà un EV puro, ma un Extended Range Electric Vehicle, cioè una soluzione ibrida pensata per superare uno dei principali limiti percepiti dell’elettrico, ovvero l’autonomia.

Contestualmente, Ford ha confermato che la produzione dell’attuale F-150 Lightning terminerà entro la fine dell’anno, chiudendo di fatto un primo capitolo che non ha raggiunto i risultati sperati in termini di domanda e di sostenibilità economica.

Cos’è un EREV e perché Ford lo considera importante

Il nuovo F-150 Lightning adotterà una configurazione EREV, sigla che indica un veicolo elettrico a autonomia estesa. Il concetto è simile a quello di un ibrido plug-in, ma la differenza che in questo caso la trazione è interamente elettrica, mentre il motore a combustione interna non muove mai direttamente le ruote. La sua funzione è esclusivamente quella di generatore, utilizzato per ricaricare la batteria quando necessario.

Secondo Ford, questa architettura permetterà al nuovo Lightning di raggiungere un’autonomia stimata superiore alle 700 miglia, un valore nettamente più elevato rispetto a quello degli attuali pickup elettrici. L’obiettivo, spiega l’azienda, è quello di rispondere alle esigenze di una clientela che utilizza il veicolo per lunghi tragitti, lavoro pesante e traino, contesti in cui l’ansia da ricarica e le infrastrutture ancora incomplete continuano a rappresentare un freno all’adozione degli EV puri.

Il cambio di strategia sull’elettrico

Il rilancio del Lightning come EREV non è un caso isolato, ma rientra in una revisione più ampia della strategia di Ford sui veicoli elettrici, infatti l’azienda ha dichiarato che entro il 2030 circa il 50% dei volumi globali sarà composto da ibridi, veicoli elettrici a autonomia estesa ed EV puri. Oggi, questa quota si ferma intorno al 17%, una cifra che evidenzia quanto il percorso di transizione sia più complesso del previsto da attuare.

Nel comunicato ufficiale, Ford ammette anche che alcune scelte fatte negli ultimi anni non sono più sostenibili. L’azienda ha annunciato:

“Come parte di queste azioni, Ford non prevede più di produrre veicoli elettrici di grandi dimensioni selezionati, laddove il business case si è eroso a causa di una domanda inferiore alle aspettative, costi elevati e cambiamenti normativi”

Il cambio di rotta coinvolge anche il segmento dei veicoli commerciali. Ford ha infatti deciso di abbandonare il progetto di un van completamente elettrico per il Nord America, sostituendolo con un nuovo modello più accessibile, disponibile sia con motorizzazioni a benzina sia in versione ibrida. Anche in questo caso, la scelta riflette la volontà di adattarsi alle reali richieste del mercato, soprattutto in ambito professionale, dove affidabilità, costi operativi e flessibilità restano priorità assolute.

Dal punto di vista finanziario, la transizione non sarà indolore. Ford ha stilato una previsione di questo cambio di rotta, con un impatto negativo complessivo di 19,5 miliardi di dollari legato alla revisione della strategia EV.