Cinque anni dopo la storica rottura che ha segnato il passaggio di Apple ai chip Silicon, Intel torna a bussare alla porta di Cupertino; secondo quanto riportato da Bloomberg, il colosso dei semiconduttori avrebbe infatti avviato contatti preliminari con Apple per un possibile investimento, una mossa che pur essendo ancora nelle fasi iniziali, dimostra quanto la situazione del produttore californiano di chip sia diventata delicata.

Intel sarebbe in trattativa con Apple per possibili investimenti

Negli ultimi mesi Intel ha affrontato una competizione sempre più serrata, i processori ARM e le soluzioni sviluppate internamente da aziende come Apple hanno eroso quote di mercato, costringendo il gruppo guidato da Pat Gelsinger a tagliare il 15% della forza lavoro e a cancellare alcuni progetti di espansione, inclusi i piani per nuovi stabilimenti in Europa.

Gli Stati Uniti hanno già tentato di supportare la ripresa acquistando una quota del 9,9% per accelerare la produzione in Ohio, mentre giganti come NVIDIA e SoftBank hanno investito rispettivamente 5 e 2 miliardi di dollari per sostenere la ricerca e la capacità produttiva di Intel; l’obbiettivo è chiaro, riconquistare competitività in un mercato dominato da TSMC, AMD e dagli stessi progetti custom dei grandi OEM.

Il ritorno di Apple come potenziale investitore appare però tutt’altro che scontato, dal 2020, con il lancio dei primi Mac basati su Apple Silicon, Cupertino ha completato il distacco dalla tecnologia Intel affidandosi quasi interamente a TSMC per la produzione dei propri chip.

Le due aziende avevano già tentato una collaborazione anche sui modem 5G, ma l’incapacità di Intel di soddisfare gli standard richiesti portò Apple ad acquisire direttamente l’intera divisione modem dell’ex partner. Non sorprende quindi che, oggi, nessuno a Cupertino stia pensando di tornare ai processori Intel.

Resta il dubbio su che tipo di accordo potrebbe nascere, le indiscrezioni parlano di una partnership su componenti specifici, magari legati alla produzione di chip destinati a data center o a segmenti meno strategici, dove Intel potrebbe offrire tecnologie complementari a quelle di TSMC; tuttavia, anche questa ipotesi resta al momento solo una possibilità remota.

Come sempre, i colloqui potrebbero concludersi senza alcun risultato concreto, ma il semplice fatto che Intel, dopo anni di rivalità e una separazione netta, torni a cercare Apple dimostra la portata della sfida che l’azienda sta affrontando in un mercato in rapida evoluzione, dove anche i vecchi avversari possono trasformarsi, seppur temporaneamente, in potenziali alleati.