Seguiamo GeForce NOW da anni. Non solo come servizio, ma come idea: quella di portare davvero il PC gaming nel cloud, senza scorciatoie, senza compromessi. Prima con le istanze basate su RTX 3080, poi con le più recenti 4080 SuperPOD, NVIDIA ha continuato a spingere su una promessa tanto semplice quanto ambiziosa: offrire la vera esperienza PC, ma dal cloud.

È una visione in cui abbiamo sempre creduto, ma che fino a poco tempo fa restava ancorata a limiti ben riconoscibili. La compressione visiva sui dettagli più scuri, qualche artefatto nelle scene movimentate, l’input lag nei titoli competitivi, e una qualità d’immagine che, per chi è abituato al gaming in locale, risultava ancora nettamente “da streaming”.

Con l’arrivo dell’architettura Blackwell e dei nuovi server RTX 5080, però, si apre un nuovo capitolo. Non è solo una questione di potenza ma di un salto qualitativo nella resa visiva grazie alla nuova modalità di streaming Cinematic. Non si parla più solo di framerate o risoluzione, ma di nitidezza, fedeltà cromatica, precisione nei dettagli, anche su schermi 4K e 5K.

È proprio su questo che abbiamo voluto concentrare i test. Quanto si avvicina oggi il cloud gaming all’esperienza di un PC di fascia alta? E soprattutto, in quali scenari ha davvero senso scegliere il cloud? Leggi la recensione di NVIDIA GeForce NOW RTX 5080 Blackwell.

C’è il salto a Blackwell ma il cambiamento vero è altrove

rtx 5080 founders edition design ttt

Con l’introduzione dell’architettura Blackwell, GeForce NOW compie il più grande balzo in avanti dalla nascita del servizio. Le nuove istanze RTX 5080 SuperPOD sono pensate per spingere il cloud gaming oltre i limiti percepiti finora, sia in termini di qualità grafica che di prestazioni competitive.

I numeri raccontano già molto: si parla di 62 TFLOPS di potenza, un valore che supera di oltre tre volte le capacità di una console come PlayStation 5 Pro e di quasi il triplo rispetto ai SuperPOD con RTX 4080. Ma il vero cambiamento non sta solo nelle specifiche. A fare la differenza sono le nuove tecnologie abilitate proprio da questa architettura.

La prima, e forse più evidente, è la possibilità di streammare fino a 5K a 120 FPS, con AV1 encoding e bitrate fino a 100 Mbps. Una combinazione che alza drasticamente l’asticella della fedeltà visiva, soprattutto quando si attiva la modalità Cinematic Quality Streaming (CQS), pensata per offrire un’immagine più pulita, con colore a 10 bit, campionamento YUV 4:4:4, filtri AI e sharpness dedicato per le HUD. Ed è proprio la modalità Cinematografica che cambia le regole del gioco.

Lato prestazioni competitive, arriva il supporto a due nuove modalità: 360 FPS a 1080p e 240 FPS a 1440p, entrambe pensate per il mondo eSport. In combinazione con NVIDIA Reflex in cloud e la nuova tecnologia Rivermax, il sistema riesce a mantenere una latenza totale sotto i 30 millisecondi, più bassa di quella ottenibile su molte configurazioni locali entry level o console.

Tra le altre novità c’è anche l’estensione della compatibilità su dispositivi portatili: 90 FPS nativi su Steam Deck, supporto ai 4K 120 FPS su Lenovo Legion Go S collegato a monitor esterni, e la nuova logica di Install-to-Play, che raddoppia la libreria disponibile portandola a oltre 4500 titoli scaricabili direttamente nella sessione cloud. Install-to-Play è una carezza per chi ama gli indie.

GeForce NOW RTX 5080 vs PC Build RTX 5080: la prova su Wukong

Recensione NVIDIA GeForce NOW RTX 5080: test e differenze contro PC Build su Black Myth: Wukong 8

Per comprendere davvero l’impatto dell’aggiornamento a RTX 5080 su GeForce NOW, abbiamo deciso di testare in prima persona le differenze rispetto a un sistema fisico di pari livello. Il punto non era tanto confrontare i numeri di frame al secondo o fare benchmark competitivi, ma capire quanto l’esperienza del cloud si sia avvicinata, oggi, a quella offerta da un PC desktop di fascia enthusiast.

Per questo, la prova è stata impostata in modo da minimizzare tutte le variabili. Da un lato GeForce NOW RTX 5080, dall’altro una build desktop equipaggiata con RTX 5080 e Intel Core Ultra 9, su Windows 11 aggiornato e driver NVIDIA all’ultima versione. Entrambe le configurazioni sono state collegate allo stesso monitor, un ASUS ROG Swift OLED 32” 4K a 240Hz, e sono state utilizzate le stesse periferiche. Tutto sotto connessione in Wi-Fi 6E, volutamente non cablato.

Il gioco scelto per il test è stato Black Myth: Wukong, uno dei titoli visivamente più impressionanti degli ultimi anni, con supporto completo a Full Ray Tracing, DLSS 4, HDR, e una direzione artistica che mette alla prova tanto la GPU quanto la qualità del sistema di encoding video. Entrambe le versioni del gioco sono state configurate con gli stessi settaggi grafici massimi, con DLSS attivo in modalità qualità, frame gen 2x, ray tracing completo e risoluzione nativa 4K.

Wukong test dettagli e luce artificiale

Recensione NVIDIA GeForce NOW RTX 5080: test e differenze contro PC Build su Black Myth: Wukong 9

  • Dettagli texture: nella versione locale si notano chiaramente i pattern del legno intagliato e le crepe nelle superfici in pietra, mentre su GFN risultano leggermente impastati.

  • Illuminazione: la luce sulle lanterne è più “piena” e con meno alone su PC. Nello stream l’effetto bloom appare più accentuato.

  • Micro-dettaglio: nei crop zoomati emerge un vantaggio visibile della GPU fisica, specialmente nelle linee sottili dei bassorilievi.

Dal punto di vista visivo, i risultati sono stati sorprendenti. Abbiamo catturato screenshot a piena risoluzione su entrambe le piattaforme e li abbiamo confrontati in condizioni controllate. A colpo d’occhio, senza alcuno zoom, è quasi impossibile distinguere tra la sessione in cloud e quella locale. I colori sono fedeli, le texture restano nitide anche in movimento, tutto è rappresentato con un livello di precisione impressionante.

Il merito va alla nuova modalità Cinematic Quality Streaming, che attiva YUV 4:4:4, AV1 encoding, bitrate fino a 100 Mbps, filtri AI e un sistema avanzato di gestione della nitidezza sui dettagli a schermo. Anche nelle sequenze più movimentate con effetti particellari, trasparenze, profondità di campo, il flusso video si è mantenuto stabile e pulito. Non ci sono più blocchi o “quadratoni” nelle aree in ombra, né dissolvenze spurie o bordi sfocati attorno a testi ed elementi dinamici.

Wukong test profondità e nebbia

Recensione NVIDIA GeForce NOW RTX 5080: test e differenze contro PC Build su Black Myth: Wukong 10

  • Profondità atmosferica: il rendering della nebbia tra le pagode è più realistico su PC, con un gradiente più omogeneo. GFN mostra un leggero “banding”.

  • Contrasto cielo-rocce: su GeForce NOW, il profilo delle montagne tende a perdere leggermente definizione nelle aree retroilluminate.

Detto questo, osservando gli screenshot con zoom superiori al 150%, si nota ancora un vantaggio per il rendering locale. Non tanto nella gamma cromatica, quanto in una leggera granularità che il cloud, per quanto migliorato, non riesce a ricostruire in modo identico. Ma si tratta di dettagli marginali, percepibili solo da vicino e in condizioni di osservazione quasi forzata. In una normale sessione di gioco, da una distanza standard, la differenza diventa trascurabile da un casual player.

Il discorso cambia leggermente quando si entra effettivamente in partita. Qui, la restituzione visiva rimane straordinaria, ma la sensazione di controllo assoluto che si ha su un sistema nativo è ancora superiore. GeForce NOW RTX 5080 ha raggiunto livelli di reattività senza senso, un casual player non noterà nessuna differenza, un pro player si. In un titolo narrativo o action-adventure come Wukong che è comunque molto frenetico nelle battaglie, non è assolutamente un limite. Chiaramente un pro player competitivo non andrà mai a compere con il cloud gaming, quindi è un discorso che non regge.

Wukong test vegetazione e luce radente

Recensione NVIDIA GeForce NOW RTX 5080: test e differenze contro PC Build su Black Myth: Wukong 11

  • Gestione controluce: entrambe le versioni gestiscono bene la luce radente, ma su PC le ombre appaiono più naturali e sfumate. Lo stream tende ad appiattirle.

  • Vegetazione: l’erba in primo piano è più nitida e contrastata su PC. In streaming tende ad amalgamarsi visivamente al terreno.

Tuttavia, anche su questo fronte, GeForce NOW ha fatto enormi passi avanti. Grazie all’integrazione di NVIDIA Reflex direttamente nel cloud, al packet pacing via Rivermax e alle ottimizzazioni lato rete come L4S e DOCSIS low-latency, la latenza percepita è stata ridotta al minimo. Durante l’intera prova non si sono verificati stutter, lag o desincronizzazioni audio-video. I comandi sono stati fluidi, coerenti, e il gioco è stato perfettamente godibile dall’inizio alla fine come se fosse in locale.

Va anche detto che la comparativa è avvenuta in un contesto quasi “da laboratorio”: monitor 4K, postazione da scrivania, occhi puntati sul minimo dettaglio. Ma nel mondo reale, dove spesso si gioca da divano, con display TV o su schermi portatili, la possibilità di notare queste differenze si riduce drasticamente. Per la stragrande maggioranza degli utenti, l’esperienza sarà quasi indistinguibile da quella di un PC fisico.

Wukong test foresta diurna

Recensione NVIDIA GeForce NOW RTX 5080: test e differenze contro PC Build su Black Myth: Wukong 12

  • Nitidezza generale: estremamente simile. Le sagome degli alberi, i contorni della vegetazione e i dettagli architettonici sono resi molto bene anche in streaming.

  • Compressione: su GeForce NOW, si nota una leggera morbidezza nei bordi dei tronchi e delle rocce distanti, soprattutto nelle aree ad alto contrasto luce/ombra.

  • Cromaticità: il tono generale dell’immagine è più caldo e saturo su PC, mentre sullo stream c’è una leggera desaturazione, probabilmente dovuta alla codifica AV1 e al downsampling dinamico.

Requisiti di rete richiesti: si può fare anche in Italia

Modalità Streaming Risoluzione Frame Rate Banda minima consigliata Note
Cinematic Quality Streaming Fino a 5K Fino a 120 FPS 65 Mbps Massima qualità visiva, AV1 + YUV 4:4:4, fino a 100 Mbps effettivi
Competitive Mode (FHD) 1920×1080 360 FPS 48 Mbps Richiede monitor ad alta frequenza, Reflex + Rivermax attivi
Competitive Mode (QHD) 2560×1440 240 FPS 55 Mbps Latenza sotto i 30 ms, consigliato con G-SYNC o FreeSync
Custom Mode (5K) 5120×2180 120 FPS 65 Mbps Attivabile manualmente via impostazioni avanzate
Balanced Mode (default) Adattivo Variabile min. 25 Mbps Selezione automatica in base al dispositivo e alla rete
Install-to-Play (download) ≥50 Mbps consigliati Per download rapidi durante la sessione cloud

Install-to-play è un piccolo tassello in più

Una delle novità più sottovalutate, ma al tempo stesso più rivoluzionarie dell’upgrade a RTX 5080 su GeForce NOW, è l’introduzione della funzionalità Install-to-Play. Non si tratta solo di un’aggiunta tecnica, ma di un cambio di paradigma per il cloud gaming, che inizia ad avvicinarsi ancora di più al concetto di PC gaming virtuale, lasciandosi alle spalle la rigidità da “catalogo pre-caricato” che ha sempre caratterizzato il servizio.

Fino a oggi, la maggior parte dei giochi disponibili su GeForce NOW rientravano nella categoria Ready-to-Play (R2P): titoli già installati e aggiornati nei server, pronti a essere lanciati con un click. Un sistema veloce, comodo, ma limitato dal numero di giochi che NVIDIA aveva potuto pre-configurare in collaborazione con gli sviluppatori.

Con Install-to-Play cambia tutto. L’utente può scegliere un qualsiasi gioco compatibile con Steam e, una volta avviata la sessione cloud, viene avviato un processo di installazione “virtuale” direttamente sullo storage del server. Il comportamento è identico a quello di un PC fisico: il client Steam si apre, si sceglie dove installare il gioco e si attende il download, come se si trattasse di un sistema locale.

Questo approccio è reso possibile dalla tecnologia NVMesh, che consente a NVIDIA di gestire in modo dinamico e isolato le installazioni cloud per ogni singolo utente. Non è più necessario che un gioco sia stato preconfigurato da NVIDIA per essere giocabile nel cloud: basta che sia compatibile con Steam Cloud e con l’estensione Steamworks Cloud Gaming. Il risultato è una libreria che raddoppia: da circa 2300 titoli R2P a oltre 4500 giochi disponibili, con aggiornamenti settimanali e piena compatibilità con i salvataggi in cloud.

Non tutto è ancora perfetto: i giochi installati in modalità I2P non restano salvati in modo permanente a meno che non si attivi un piano di storage persistente (con tagli da 200GB fino a 1TB). In alternativa, ogni sessione avrà 100GB di spazio temporaneo, che viene cancellato al termine della sessione. È una limitazione tecnica comprensibile, ma da tenere in considerazione nel caso si vogliano scaricare giochi molto pesanti o privi di cloud save.

Nel complesso, Install-to-Play rende GeForce NOW molto più simile a un vero PC da gaming virtualizzato, con tutta la flessibilità che ne deriva. È possibile scaricare mod, accedere ai launcher, gestire librerie personalizzate e persino avere più giochi installati simultaneamente.

GeForce NOW RTX 5080: prezzi e conclusioni

nvidia geforce now rtx 5080

Con l’arrivo delle istanze RTX 5080, GeForce NOW compie un salto che non riguarda solo la qualità visiva o la latenza, ma ridefinisce il valore stesso del servizio, soprattutto in rapporto al costo e all’accessibilità. Il piano Ultimate, che dà accesso ai SuperPOD basati su architettura Blackwell, mantiene lo stesso prezzo della generazione precedente: 21,99€ al mese oppure 109,99€ per sei mesi. È un abbonamento che consente di accedere alla migliore qualità oggi disponibile nel cloud gaming, con streaming fino a 5K 120FPS, modalità competitiva a 360FPS, qualità cinematografica con AV1 e YUV 4:4:4, Install-to-Play, Reflex, e una libreria di oltre 4500 titoli.

Per capire meglio il valore, basta un confronto diretto con il mondo PC e console. Una GeForce RTX 5080 standalone costa circa 1200€, a cui vanno aggiunti processore, RAM, storage, dissipazione, scheda madre e alimentatore per costruire una macchina realmente capace di gestire il ray tracing a quella risoluzione e frame rate. Una build simile difficilmente scende sotto i 2500€, senza considerare i consumi energetici: una configurazione di questo tipo, solo per la GPU, può facilmente arrivare a 330 watt o più.

Oltre al risparmio economico iniziale, c’è da considerare anche il risparmio energetico: un dispositivo che esegue solo lo streaming GFN consuma una frazione rispetto a un PC in pieno carico. È un beneficio per la bolletta che per chi utilizza notebook o handheld con batteria limitata. Anche rispetto a una console premium, come PlayStation 5 Pro che si attesta intorno agli 800€, GeForce NOW offre un’alternativa più accessibile, scalabile e, soprattutto, multipiattaforma.

Con una spesa inferiore a 200€ all’anno, è possibile giocare in 4K con ray tracing attivo su qualsiasi dispositivo: da un iPad a un MacBook, da un Chromebook a un mini PC, da uno smartphone a una console portatile Windows o Android, passando per qualsiasi vecchio laptop che non vale più la pena aggiornare. Tutto senza dover pensare a driver, aggiornamenti, compatibilità o spazio su disco.

E proprio lo spazio su disco è un altro punto chiave. L’introduzione di Install-to-Play offre la possibilità di scaricare e installare i giochi nel cloud come su un normale PC, anche se con alcune limitazioni. Il piano Ultimate include 100 GB di spazio temporaneo, ma per mantenere le installazioni tra una sessione e l’altra serve attivare lo storage persistente, con costi contenuti: 2,99€/mese per 200 GB, 4,99€/mese per 500 GB, oppure 7,99€/mese per 1 TB.

GeForce NOW Ultimate con RTX 5080 non è per tutti, ma è probabilmente la soluzione più intelligente per quasi tutti. Chi cerca il frame in più, il benchmark perfetto o la build da custom loop con LED sincronizzati, continuerà a preferire l’hardware fisico. Ma oggi il cloud è così maturo da confondersi con il gioco in locale. La qualità visiva è sbalorditiva, la latenza è sotto controllo, e la possibilità di giocare ovunque, anche da un Chromebook o da un vecchio laptop, cambia completamente il modo in cui possiamo vivere il gaming.

Per meno di quanto costi un controller pro, si accede a un ecosistema da 5K 120 FPS, ray tracing completo, DLSS 4, installazioni dinamiche e una compatibilità che abbraccia ogni forma di dispositivo moderno. Non è un surrogato, non è un’alternativa economica. È semplicemente un altro modo, finalmente valido, di giocare davvero bene.