Apple torna a far parlare di sé sul fronte legale, questa volta per un presunto furto di informazioni riservate che riguarderebbero niente meno che Vision Pro, il visore per la realtà aumentata e virtuale su cui l’azienda sta puntando enormemente per il futuro dei propri dispositivi.
Secondo quanto riportato dalla denuncia depositata il 24 giugno presso la Corte Superiore della Contea di Santa Clara, un ex ingegnere progettista senior, Di Liu, avrebbe copiato un volume enorme di documenti contenenti segreti industriali e dettagli proprietari prima di lasciare Cupertino per approdare a Snap, l’azienda nota per i suoi occhiali AR Spectales.
Un ex ingegnere Apple avrebbe rubato dati riservati su Vision Pro
Stando a quanto affermato da Apple, Liu avrebbe agito in modo premeditato e deliberato, avrebbe scaricato migliaia di documenti riservati dai sistemi interni di Apple, salvandoli sul proprio account di cloud storage personale, si sarebbe dimesso dichiarando motivazioni di salute, omettendo però di aver già ottenuto un nuovo impiego presso Snap (circostanza che avrebbe impedito ad Apple di applicare la prassi standard che prevede la revoca immediata degli accessi informatici in caso di passaggio a un’azienda potenzialmente concorrente), in seguito avrebbe inoltre rimosso intenzionalmente i file dal laptop aziendale per cercare di cancellare le tracce dell’attività.
La denuncia sottolinea come Liu avrebbe persino rinominato e riorganizzato le cartelle per gestirle con più facilità, un dettaglio che secondo Apple evidenzierebbe la volontà di trasferire i dati in modo consapevole e sistematico.
L’azienda di Cupertino sostiene di non poter determinare con esattezza la totalità delle informazioni trafugate, ma di aver riscontrato significative sovrapposizioni con i progetti AR Spectacles di Snap, il che alimenterebbe il sospetto che tali dati possano essere stati utilizzati o siano destinati ad essere usati nello sviluppo di prodotti concorrenti.
Per questo motivo Apple ha richiesto al tribunale un risarcimento danni non specificato per la violazione degli obblighi contrattuali e la sottrazione di segreti commerciali, oltre all’ordine di restituire immediatamente tutti i documenti rubati.
Snap dal canto suo non risulta formalmente coinvolta nella causa, e ha dichiarato di non avere motivo di ritenere che le accuse siano collegate all’impiego o alla condotta di questo individuo presso Snap.
Non è la prima volta che Apple fa causa a un ex dipendente, a febbraio di quest’anno è stata ritirata una causa nei confronti di un ex ingegnere iOS accusato di aver sottratto documenti riservati, mentre nel 2022 Cupertino ha raggiunto un accordo transattivo con un ex architetto del design, dopo averlo denunciato per la diffusione di informazioni a giornalisti specializzati.
Questo nuovo episodio dimostra come Apple sia particolarmente vigile, nonché pronta ad agire in tribunale, per difendere il proprio vantaggio competitivo in un settore considerato strategico per i prossimi anni.
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