Zepp Health ha da poco presentato Amazfit Balance 2 e Amazfit Helio Strap, una coppia di dispositivi indossabili pensati per lavorare in sinergia e aiutare gli utenti a ottenere maggiori informazioni sul proprio stato di salute. Il nuovo smartwatch è a tutti gli effetti un dispositivo multisport, andando a differenziarsi dal predecessore che invece puntava maggiormente sull’equilibrio fisico, con la gestione dello sport ma anche con l’analisi della composizione corporea.

Amazfit Balance 2 offre il supporto a oltre 170 diversi sport, ma non è sicuramente solo questo a permettergli di potersi definire “smartwatch multisport”, sarebbe indubbiamente troppo semplice e andrebbe contro alla filosofia di Amazfit, un brand da sempre concentrato sull’innovazione. I veri punti di forza del nuovo dispositivo sono sostanzialmente tre: il software, grazie a un sistema operativo rinnovato, la qualità costruttiva e BioCharge, la nuova funzione che promette di cambiare il modo in cui ci alleniamo.

Andiamo allora a scoprire nel dettaglio come questi tre aspetti hanno permesso di ottenere uno smartwatch che vuole assolutamente diventare un punto di riferimento in un mercato dove la concorrenza è davvero spietata.

Zepp OS 5, sport-centrico

Balance 2 rappresenta quindi un vero e proprio punto di rottura rispetto al modello precedente, e Zepp OS 5 ne è la prova. È un sistema operativo riscritto dal basso, sulla base dei feedback fornito dagli utenti che praticano regolarmente palestra, HYROX, sport acquatici, corsa, e molto altro. Questo ovviamente non significa che sia stato buttato tutto quello che funzionava nelle versioni precedenti, più semplicemente non siamo di fronte a un normale aggiornamento, quanto piuttosto a una evoluzione.

Il nuovo sistema operativo è più intelligente, intuitivo e pensato per gli sportivi, per chi ama essere sempre in movimento, per massimizzare le prestazioni, il tutto con la giusta dose di IA. Questo perché Zepp Health ha riscontrato negli utenti un maggior interesse verso il fitness e il corretto stile di vita, tanto che Zepp OS 5 diventa sport-centrico, andando a cambiare radicalmente l’esperienza d’uso durante lo sport, che diventa il fulcro dell’intero sistema. Un cambio di paradigma importante quindi, per un modello che a questo punto va a lanciare il guanto di sfida agli sportwatch più blasonati del settore.

La nuova interfaccia dispone di font scalabili su sei differenti dimensioni, così da ottimizzare i contenuti per garantire la massima visibilità o per migliorare la densità dei dati visualizzati e consentire di avere tutto sotto controllo con un semplice colpo d’occhio. Potrete così avere a portata di mano i dati essenziali durante una corsa o, al contrario, un sacco di dati durante gli esercizi in palestra, dove potete dedicare qualche secondo in più alla lettura tra un esercizio e l’altro.

È possibile bloccare lo schermo o i tasti, per evitare tocchi accidentali che annullerebbero la sessione di allenamento, ma all’utente è data la massima flessibilità su quale elemento bloccare, a seconda delle proprie esigenze e dello sport. La nuova interfaccia mette i dati più importanti al centro dello schermo, dove è più facile vederli, confinando sui bordi le informazioni secondarie che possono essere controllate durante le pause o nei momenti meno frenetici.

E per chi ha problemi di vista, ma anche per essere sicuri di vedere bene ogni informazione, è presente una lente di ingrandimento virtuale che permette di ingrandire specifici elementi della UI, così da poter vedere, ad esempio, la frequenza cardiaca o altri parametri monitorati senza alcuno sforzo.

Zepp OS 5 introduce anche un nuovo sistema di notifiche durante gli allenamenti, con la possibilità di visualizzarle con una rotazione del polso, senza dover toccare lo schermo o un tasto, ideale se state lavorando in palestra o se siete in bici. E se ricevete più di una notifica, non sarà necessario scorrerle manualmente, visto che dopo un breve intervallo verrà automaticamente visualizzata la notifica successiva.

Tra le novità degne di nota troviamo anche gli avvisi vocali durante l’allenamento, con indicazioni sul ritmo, sulla distanza e sui tempi di recupero, tutti personalizzabili a seconda delle proprie esigenze. Potete inoltre utilizzare la voce per configurare le ripetizioni e i pesi, una funzione molto utile in palestra.

Non manca ovviamente la possibilità di ascoltare la musica, sia in locale che in streaming (via Bluetooth) dal proprio smartphone. Per rendere più stabile il flusso audio è possibile impostare la dimensione della cache che può esse utilizzata anche per l’ascolto offline. Grande novità invece per gli appassionati di podcast, che ora potranno sottoscriverli via RSS o OPML e scaricare i propri episodi preferiti direttamente sullo smartwatch.

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Qualità costruttiva prima di tutto

Il cambio di paradigma, che mette lo sport al centro dell’esperienza, ha portato anche a una rivisitazione della struttura dello smartwatch, pensato per ottenere un maggior numero di certificazioni rispetto al modello precedente. Durabilità è la parola chiave e Amazfit Balance 2 l’ha ottenuta con uno schermo protetto da vetro zaffiro, una lunetta in alluminio e cassa in lega di alluminio e fondello in polimeri rinforzati con fibre, unendo resistenza a leggerezza. Il nuovo smartwatch  pesa infatti 42 grammi, un ottimo risultato considerando la tipologia di prodotto.

Zepp Health ha puntato molto anche sull’autonomia e la nuova batteria garantisce fino a tre settimane di utilizzo normale, con almeno 10 giorni di uso intenso e fino a 39 ore con GPS continuo. Il tutto, come già detto, senza andare a incidere sul peso. A questo si aggiunge il sensore BioTracker PPG di sesta generazione costruito in casa, una scelta che permette di avere la miglior ottimizzazione possibile, bilanciando alla perfezione prestazioni e consumi, con u tracciamento GPS di altissimo livello.

BioCharge

La terza grande novità si chiama BioCharge, una funzione che va a sostituire Prontezza, presente sulle versioni precedenti di Zepp OS. Mentre Prontezza forniva dati sulla fatica fisica e mentale basandosi sugli allenamenti e sul riposo del giorno precedente, BioCharge misura i cambiamenti del livello di energia durante tutto il giorno, fornendovi quindi indicazioni più precise, senza consigliarvi di andare a correre al termine di una giornata lunga e faticosa.

Il nuovo indice si basa sul sonno notturno, sul riposo di giorno, anche i momenti in cui siete seduti, sull’indice HRV di variabilità del battito cardiaco, sulla frequenza cardiaca a riposo e sul livello di attività svolta. Allenamenti, esercizi, stress, tutto va a consumare il BioCharge, mentre il sonno e il relax contribuiscono a ricaricare l’indicatore. Per questo è meglio indossare Balance 2 giorno e notte, così da avere la massima precisione possibile.

Al risveglio potrete visualizzare il Wake BioCharge, il valore in tempo reale dopo il sonno (tiene conto anche delle attività svolte nei tre giorni precedenti per evitare sovraccarichi di lavoro), un indicatore perfetto per sapere l’intensità da applicare al vostro allenamento. Se l’indicatore è basso, è meglio riposarsi e continuare con il recupero.

Come tutti gli indicatori anche BioCharge ha bisogno di qualche tempo per fornire risultati precisi: Zepp Health afferma che dopo una settima in cui i dati potrebbero non essere attendibili, potrete avere dei dati basati sulle vostre attività, visto che il sistema modellerà il risultato esclusivamente sui vostri dati personali.

Tantissime novità che fanno di questo Amazfit Balance 2 un vero e proprio sportwatch, pronto a lanciare il guanto di sfida ai marchi più blasonati del settore. Ci riuscirà? Lo scopriremo molto presto insieme nella nostra recensione completa, che arriverà nelle prossime settimane su queste pagine.