Amazon si prepara a introdurre un cambio di passo importante e, per certi versi epocale, nella gestione dei resi per gli acquisti online effettuati sulla propria piattaforma; la finestra di reso standard passa da 30 giorni a 14 giorni per una vastissima gamma di prodotti. Una modifica che non sorprende completamente, ma che segna un ulteriore giro di vite in quella che può essere definita, senza troppi giri di parole, una vera e propria stretta anti furbetti.

Il periodo di reso Amazon scende a 14 giorni per un sacco di prodotti

Tanto per cominciare è bene chiarire fin da subito un punto fondamentale, Amazon continuerà a garantire il reso gratuito, almeno nelle modalità previste dal portale; tuttavia, a partire da lunedì 23 giugno 2025 moltissime categorie di prodotto vedranno la finestra utile per effettuare un reso ridursi drasticamente a soli 14 giorni, contro i 30 che molti utenti davano per scontati.

Un cambio che riguarderà non solo i prodotti venduti direttamente da Amazon, ma anche e soprattutto quelli commercializzati dai venditori terzi, che da tempo lamentavano le conseguenze di una politica estremamente permissiva.

La novità era già stata introdotta nel 2024 in forma limitata, con l’elettronica di consumo come banco di prova, ma adesso la nuova policy viene estesa a quasi tutto il marketplace: libri, giocattoli, elettrodomestici, articoli per la cura della persona, video, utensili da lavoro, attrezzature per moto e fai da te; praticamente, con poche eccezioni, si salveranno solo alcune categorie residuali (ma sempre a discrezione delle condizioni riportate sotto ogni prodotto).

Va specificato che i 14 giorni non sono una scelta arbitraria di Amazon, bensì rappresentano il minimo previsto per legge come diritto di recesso sugli acquisti online. Per anni Amazon ha scelto volontariamente di estendere questo periodo a 30 giorni come parte della propria strategia incentrata sulla customer satisfaction, e anche come leva di marketing; tuttavia, l’abuso sistematico da parte di alcuni utenti ha spinto l’azienda a fare marcia indietro, riportando tutti ai termini minimi previsti dal Codice del Consumo.

Una scelta comprensibile e in parte attesa, soprattutto se si pensa alla mole enorme di resi gestiti ogni giorno dalla piattaforma e alle situazioni sempre più al limite che si sono verificate negli ultimi anni, utenti che acquistano prodotti solo per utilizzarli una volta e poi restituirli con motivazioni presuntuose (Non conforme alla descrizione è una delle più gettonate) sono ormai all’ordine del giorno, soprattutto per accessori da lavoro o articoli da una tantum.

Come anticipato, l’attuale politica colpisce soprattutto i venditori terzi, spesso penalizzati in quanto costretti a gestire un gran numero di articoli restituiti, aperti e ormai invendibili come nuovi, da ricollocare necessariamente come ricondizionati con margini spesso inesistenti; mentre Amazon con la sua struttura logistica colossale riusciva a sostenere l’impatto economico di questi resi, i piccoli operatori del marketplace hanno faticato non poco a tenere il passo.

La nuova politica mira quindi a riequilibrare il sistema, scoraggiando l’uso del reso come sistema di noleggio gratuito, ma scaricando in ultima analisi sul consumatore attento la responsabilità di leggere bene le condizioni di vendita; non tutti i prodotti avranno una finestra di 14 giorni, ma la durata sarà indicata chiaramente sotto al prezzo.

Non è certo un caso che questo cambio di rotta arrivi a poche settimane dal Prime Day 2025, che quest’anno si articolerà su quattro giorni di promozioni; il nuovo regime sui resi sarà quindi in vigore già durante l’evento, e molti utenti che erano abituati a provare e poi restituire senza troppe remore dovranno ora fare attenzione ai tempi stretti.

Insomma Amazon lancia un messaggio chiaro, sì alla soddisfazione del cliente, ma no agli abusi, e nel frattempo riduce i costi operativi legati ai resi, taglia sprechi e cerca di tutelare anche i piccoli venditori che operano all’interno della piattaforma.

Alcuni utenti dovranno dunque modificare le proprie abitudini e prestare maggiore attenzione in fase di acquisto, confrontare le politiche di reso prodotto per prodotto sarà fondamentale, così come essere certi di voler davvero tenere ciò che si mette nel carrello.