LinkedIn continua a investire sull’intelligenza artificiale per rendere sempre più efficiente, intuitiva e personalizzata l’esperienza degli utenti sulla propria piattaforma; dopo aver introdotto funzionalità intelligenti in ambito contenutistico e formativo, il social professionale per eccellenza punta ora dritto al cuore della sua identità: la ricerca di lavoro, introducendo una novità che potrebbe cambiare radicalmente le regole del gioco.

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LinkedIN adotta una barra di ricerca potenziata dall’IA generativa

Il nuovo strumento, annunciato ufficialmente da LinkdeIn con un comunicato stampa, consente agli utenti di descrivere in linguaggio naturale il lavoro dei propri sogni e ottenere in risposta offerte reali e pertinenti; un cambiamento epocale che supera i limiti dei tradizionali filtri per ruolo, settore e località, spesso troppo rigidi per intercettare aspirazioni più sfumate o percorsi professionali non convenzionali.

Tanto per fare qualche esempio pratico, sarà possibile scrivere nella barra di ricerca richieste come “Trovami ruoli entry-level come brand manager nel settore moda”, oppure “Cerca lavori per analisti interessati alle sfide della sostenibilità”, per ottenere risultati più in linea con le proprie esigenze.

Come spesso accade l’obbiettivo è duplice, semplificare la vita agli utenti e allo stesso tempo offrire una maggiore aderenza tra desideri personali, competenze e opportunità concrete.

Zara Easton, career expert di LinkedIn ha spiegato che questa novità punta proprio a unire aspirazioni, interessi e skill per facilitare il prossimo passo professionale di milioni di utenti:

L’intelligenza artificiale sta cambiando il nostro modo di lavorare e la ricerca di lavoro su LinkedIn cambierà radicalmente il modo in cui le persone trovano la loro prossima opportunità. La nostra speranza è che questo modo di scoprire ruoli, e persino nuove carriere, unisca competenze, interessi e aspirazioni di chi cerca lavoro per trovare il suo prossimo passo.

Il sistema, com’è lecito aspettarsi, non si limita a pescare parole chiave ma utilizza modelli di linguaggio per interpretare le intenzioni dell’utente, restituendo risultati pertinenti anche nel caso di query complesse o fortemente personalizzate.

L’introduzione di strumenti di intelligenza artificiale generativa anche in ambito HR non è certo una novità assoluta, ma l’integrazione nativa all’interno di una piattaforma di portata globale come LinkedIn rappresenta sicuramente uno dei segnali più forti del cambiamento in atto.

Al momento la nuova funzione è disponibile solo in lingua inglese e limitata agli abbonati LinkedIn Premium, ma l’azienda ha già confermato che entro al fine della settimana sarà accessibile a tutti gli utenti che utilizzano la piattaforma con l’impostazione linguistica “Global English“.

Non è chiaro, almeno per ora, quando questa funzionalità verrà estesa ad altre lingue, ma è facile immaginare che (come accaduto per altri strumenti basati sull’IA) la localizzazione avverrà progressivamente, soprattutto in mercati chiave come quello europeo.