Il panorama delle app mobili potrebbe essere sull’orlo di una trasformazione significativa, e Spotify non ha perso un istante per cavalcare l’onda del cambiamento.
A seguito di una decisione giudiziaria che ha del clamoroso negli Stati Uniti, il colosso dello streaming musicale ha prontamente sottomesso ad Apple una nuova versione della sua applicazione per iOS. Questa mossa arriva all’indomani di una sentenza che accusa Cupertino di violare volontariamente un’ingiunzione del tribunale risalente al 2021, segnando un potenziale punto di svolta nelle annose dispute sulle commissioni e le restrizioni dell’App Store.
Indice:
La sentenza che scuote l’App Store: cosa cambia davvero
Mercoledì scorso, esattamente il 30 aprile 2025, un giudice federale statunitense ha emesso un verdetto destinato a fare storia, definendo il comportamento di Apple come una “violazione volontaria” di una precedente ordinanza giudiziaria.
Questa ordinanza imponeva ad Apple di allentare la sua “stretta ferrea” sull’App Store, consentendo agli sviluppatori di integrare nelle proprie app meccanismi – come pulsanti o link esterni – che indirizzino gli utenti verso sistemi di acquisto alternativi, esterni a quelli gestiti direttamente da Apple. Non solo: la sentenza sottolineava il diritto degli sviluppatori a comunicare liberamente con i propri clienti riguardo alle opzioni di pagamento disponibili, senza subire le limitazioni imposte da Cupertino.
Spotify, da sempre in prima linea nella battaglia contro le politiche dell’App Store ritenute anticoncorrenziali, ha definito questa sentenza come “l’azione più consequenziale fino ad oggi” nella lotta globale contro le pratiche di Apple, sottolineando come porti benefici che tutti i consumatori meritano, non solo negli USA ma potenzialmente in tutto il mondo.
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Spotify non perde tempo: l’aggiornamento è già pronto
Con una rapidità sorprendente, appena il giorno dopo la pubblicazione della sentenza, quindi il 1 maggio 2025, Spotify ha annunciato di aver già inviato ad Apple l’aggiornamento della sua app. L’obiettivo è chiaro: implementare immediatamente le libertà concesse dal tribunale a beneficio degli utenti statunitensi.
Apple sembra aver approvato questa nuova versione – sebbene si trattasse di un passaggio tutt’altro che scontato, come vedremo più tardi –. L’aggiornamento sarà disponibile per tutti nelle prossime ore; d’ora in poi gli utenti americani di Spotify potranno finalmente godere di una maggiore trasparenza e libertà.
APPLE HAS APPROVED SPOTIFY’S U.S. APP UPDATE – SPOTIFY SPOKESPERSON
— *Walter Bloomberg (@DeItaone) May 2, 2025
Ma cosa cambierà concretamente? Secondo quanto comunicato da Spotify stessa, le novità saranno tangibili:
Innanzitutto, sarà possibile visualizzare direttamente all’interno dell’app i dettagli sui costi degli abbonamenti e le informazioni su eventuali promozioni, mettendo fine all’oscurità imposta in precedenza da Apple su questi temi.
Gli utenti potranno cliccare su link specifici per acquistare l’abbonamento desiderato, facilitando il passaggio da un account gratuito a uno dei piani Premium.
Allo stesso modo, cambiare il proprio piano Premium (ad esempio, da Individuale a Duo, Family o Student) diventerà un’operazione più fluida e diretta, sempre tramite link interni all’app che rimandano al sito.
Gli utenti avranno accesso anche a opzioni di pagamento diverse dal sistema proprietario di Apple, potendo sfruttare la più ampia gamma di metodi disponibili sul sito web di Spotify.
Con questo aggiornamento specifico Apple non potrà:
- Imporre commissioni o tariffe sugli acquisti effettuati al di fuori di un’app;
- Limitare lo stile, il linguaggio, la formattazione, la quantità, il flusso o il posizionamento dei link di acquisto esterni da parte degli sviluppatori;
- Vietare o limitare pulsanti o inviti all’azione, o dettarne il contenuto, lo stile o il posizionamento;
- Escludere determinate app o sviluppatori dall’utilizzo di link esterni;
- Interferire con la scelta di un utente di abbandonare l’app, se non tramite un messaggio neutro;
- Limitare i link dinamici che indirizzano gli utenti alle pagine dei prodotti registrati o che trasmettono informazioni su prodotti/utenti per acquisti esterni all’app.
Infine, Spotify vede questa apertura come un’opportunità per future integrazioni, come l’acquisto diretto di audiolibri, a vantaggio diretto dei creatori di contenuti.
Spotify non usa mezzi termini nel commentare la situazione precedente, definendo “assurdo” il fatto di non aver potuto offrire questi servizi, ritenuti “ovvi”, “user-friendly” e “basilari”, nonostante fossero già stati implicitamente permessi dall’ingiunzione del 2021.
L’azienda accusa Apple di aver deliberatamente abusato della sua posizione dominante sul mercato per danneggiare la concorrenza e avvantaggiare unicamente sé stessa. La sentenza, scaturita dalla causa tra Apple ed Epic Games, secondo Spotify, dovrebbe rendere questi cambiamenti “effettivi immediatamente”.
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Un ecosistema più aperto? Le reazioni e il futuro
La mossa di Spotify non è isolata. Ci si aspetta che altri sviluppatori, tra cui la stessa Epic Games e Proton Mail, seguano l’esempio, rilasciando aggiornamenti che sfruttino le nuove possibilità per i pagamenti esterni. In questo contesto si inserisce anche l’annuncio di Stripe, uno dei principali fornitori di servizi di pagamento, che ha presentato una nuova soluzione per permettere agli sviluppatori iOS di accettare pagamenti al di fuori dell’app senza dover corrispondere le commissioni ad Apple. Un segnale chiaro di come l’industria si stia muovendo rapidamente per approfittare della breccia aperta dalla sentenza.
Tuttavia, la strada non è ancora completamente spianata. Durante la presentazione dei risultati finanziari trimestrali, il CEO di Apple, Tim Cook, ha dichiarato che l’azienda è in forte disaccordo con la decisione del giudice e intende presentare appello. Questa presa di posizione getta un’ombra sulla durabilità di questi cambiamenti. Mentre gli sviluppatori si affrettano a implementare i link esterni, la battaglia legale è tutt’altro che conclusa e potrebbe trascinarsi ulteriormente.
Ci troviamo di fronte a un momento potenzialmente cruciale per l’ecosistema delle app iOS. La sentenza statunitense e la reazione immediata di Spotify rappresentano una vittoria significativa per chi chiede maggiore apertura e concorrenza. Resta però l’incognita legata all’appello di Apple, che potrebbe rimettere tutto in discussione.
Per ora gli utenti americani possono sperare di vedere presto approvato l’aggiornamento di Spotify, un piccolo passo che simboleggia una battaglia molto più grande per un mercato digitale più equo, come sostenuto dalla campagna “Time To Play Fair” della stessa Spotify.
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