Dopo mesi di attese, indiscrezioni e, diciamocelo, non poche polemiche legate alla privacy, Microsoft ha finalmente premuto il pulsante di avvio per Recall, la discussa funzionalità di “memoria fotografica” destinata ai suoi nuovi Copilot+ PC.

L’annuncio segna un passo importante nella strategia AI dell’azienda di Redmond, ma porta con sé un asterisco non da poco per gli utenti del Vecchio Continente: il roll-out iniziale esclude i paesi dell’Unione Europea.

Microsoft lancia Recall sui Copilot+ PC, ma l’Europa (per ora) resta a guardare

Presentata come una sorta di “macchina del tempo”, Recall ha l’ambizioso obiettivo di risolvere una frustrazione comune: ritrovare informazioni, documenti o pagine web consultate in passato. Quante volte ci siamo trovati a cercare disperatamente quel file o quel sito di cui ricordavamo solo vaghi dettagli? Recall affronta questo problema registrando istantanee di tutto ciò che appare sullo schermo dell’utente – documenti, siti web, applicazioni, immagini. Successivamente, permette di “riavvolgere il nastro” e cercare contenuti specifici utilizzando semplici descrizioni in linguaggio naturale.

Microsoft afferma che, grazie a Recall, ritrovare e riaprire, ad esempio, una presentazione PowerPoint può richiedere fino al 70% di tempo in meno rispetto ai metodi tradizionali. L’idea è quella di creare una “memoria digitale” personale, facilmente esplorabile tramite una timeline visiva o una ricerca semantica.

Tuttavia, fin dal suo annuncio, Recall ha sollevato un vespaio di critiche legate alla privacy e alla sicurezza. L’idea che il PC registri costantemente l’attività dell’utente ha fatto storcere il naso a molti. Microsoft, consapevole delle perplessità, è corsa ai ripari implementando diverse misure di sicurezza e controllo.

Innanzitutto, Recall è una funzione opt-in: l’utente deve scegliere attivamente di abilitarla. L’accesso alla cronologia di Recall richiede l’autenticazione tramite Windows Hello (riconoscimento facciale, impronta digitale o PIN). Tutti i dati raccolti vengono cifrati e, aspetto cruciale, elaborati e archiviati esclusivamente in locale sul dispositivo, sfruttando la NPU del processore. Nessun dato viene inviato al cloud, né condiviso con Microsoft o terze parti. Inoltre, i dati sono isolati all’interno di Recall, impedendo l’accesso da parte di altri processi. Gli utenti hanno anche la possibilità di filtrare i contenuti da salvare, escludendo specifiche app o siti web, e possono mettere in pausa o cancellare la cronologia in qualsiasi momento.

È persino possibile rimuovere completamente la funzionalità Recall dal sistema operativo seguendo una procedura specifica, anche se potrebbero rimanere copie temporanee di file non eseguibili che verranno eliminate nel tempo. Per le aziende con abbonamenti E3 attivi, sono previsti controlli IT avanzati per gestire permessi e policy di sicurezza a livello organizzativo.

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Non solo Recall: l’ecosistema AI dei Copilot+ PC si arricchisce

Il lancio di Recall non arriva da solo. Microsoft sta introducendo altre funzionalità AI esclusive per i Copilot+ PC, mirate a migliorare la produttività e l’interazione con il sistema:

  1. Ricerca Windows Migliorata (Improved Windows Search): Dimenticate la necessità di ricordare nomi file esatti. Grazie alla potenza della NPU, la ricerca integrata in Esplora File, nella barra di ricerca e nelle Impostazioni diventa capace di comprendere il significato contestuale delle parole. Si potrà descrivere a parole ciò che si cerca (ad esempio, “foto del cane sulla spiaggia” o “documento sul budget del mese scorso”) e il sistema sarà in grado di trovarlo analizzando file e dati. Microsoft sostiene che questa funzione possa ridurre fino al 70% il tempo necessario per trovare un’immagine e copiarla in una nuova cartella, rispetto a un PC Windows 10 tradizionale.
  2. Click to Do (Preview): Questa funzione introduce scorciatoie contestuali per azioni rapide su testo e immagini visualizzati sullo schermo. Attivabile con la combinazione `Win+Click`, uno swipe dal bordo destro su touchscreen, o tramite l’icona dedicata in strumenti come lo Strumento di cattura, Click to Do suggerisce azioni pertinenti come riassumere o tradurre un testo, oppure modificare un’immagine. Ad esempio, Microsoft afferma che rimuovere un oggetto da un’immagine all’interno di un PDF può richiedere fino al 55% di tempo in meno. Le azioni sulle immagini sono disponibili da subito su tutti i Copilot+ PC, mentre quelle sul testo arriveranno prima sui dispositivi con processori Snapdragon X Series e nei mesi successivi su quelli basati su AMD Ryzen e Intel. Anche questa funzione, come Recall, arriverà in Europa solo più avanti nel 2025.

Queste novità si aggiungono alle funzionalità AI già presenti sui Copilot+ PC, come Cocreator in Paint, Restyle Image e Image Creator in Foto, gli effetti di Windows Studio per le videochiamate e le traduzioni in tempo reale con Live Captions (che ora supportano anche il Cinese Semplificato, portando il totale a 27 lingue).

Copilot+ PC: prestazioni, autonomia e la spinta verso l’AI

Microsoft sta puntando forte sui Copilot+ PC, posizionandoli come un salto generazionale. L’azienda cita test commissionati che mostrerebbero prestazioni fino al 13% superiori rispetto a un MacBook Air M4 nei benchmark multi-core e fino a 5 volte più veloci di un PC Windows di 5 anni fa. Viene sottolineata anche l’autonomia, definita la migliore mai vista su PC Windows, con valori dichiarati fino a 22 ore di riproduzione video e 15 ore di navigazione web con una singola carica.

Con prezzi a partire da 599 dollari (negli USA), Microsoft mira a rendere queste macchine accessibili, evidenziando come già nel periodo natalizio rappresentassero il 15% dei laptop di fascia premium venduti negli Stati Uniti e prevedendo che diventeranno la maggioranza dei PC venduti nei prossimi anni.

L’obiettivo è chiaro: rispondere alla crescente domanda di funzionalità AI (il 76% dei consumatori le usa per compiti complessi, secondo uno studio commissionato da Microsoft) integrandole direttamente nel sistema operativo, senza necessità di abbonamenti aggiuntivi.

Il roll-out sarà graduale, ma gli utenti europei devono attendere

Come avviene spesso con le nuove funzionalità di Windows, il rilascio sarà graduale. Le nuove esperienze AI, inclusa Recall (preview), sono state introdotte con l’aggiornamento facoltativo “non-security preview update” di aprile 2025.

Nel corso del prossimo mese, inizierà il roll-out più ampio attraverso il normale canale di Windows Update, utilizzando la metodologia Controlled Feature Rollout (CFR). Gli utenti più impazienti possono provare ad accelerare l’arrivo delle novità attivando l’opzione “Ottieni gli ultimi aggiornamenti non appena sono disponibili” nelle impostazioni di Windows Update.

Tuttavia, come accennato all’inizio, c’è una nota dolente per gli utenti europei. Microsoft ha specificato chiaramente che, per il momento, il roll-out di Recall non interesserà il mercato dell’Unione Europea. Lo stesso vale per la funzione Click to Do. L’azienda ha dichiarato l’intenzione di lanciare queste funzionalità anche nei paesi UE, ma questo avverrà solo “nel corso del 2025“, senza fornire una tempistica più precisa.

Le ragioni di questo ritardo non sono state esplicitate, ma è plausibile che siano legate alla necessità di ulteriori verifiche di conformità con le normative europee sulla privacy e sui dati, come il GDPR, data la natura particolarmente sensibile di una funzione come Recall.

L’era dei PC con l’intelligenza artificiale accelera, ma con qualche distinguo

Microsoft sta spingendo con decisione sull’acceleratore dell’intelligenza artificiale integrata nei PC. Recall è senza dubbio la funzionalità più emblematica e controversa di questa nuova ondata, in quanto promette di cambiare radicalmente il modo di cercare informazioni sul proprio computer, ma porta con sé interrogativi legittimi sulla privacy che l’azienda ha cercato di affrontare con misure tecniche e di controllo. Il pacchetto si completa con altre novità interessanti come la ricerca semantica e le azioni rapide contestuali di Click to Do.

Il tutto è incorniciato dalla piattaforma Copilot+ PC, che Microsoft promuove come il non plus ultra in termini di prestazioni, efficienza e sicurezza, anche in vista della fine del supporto per Windows 10, prevista per il 14 ottobre 2025, data che spingerà molti utenti a considerare un upgrade. I nuovi PC sono già disponibili presso i principali produttori (Acer, Asus, Dell, HP, Lenovo, Microsoft Surface, Samsung) e rivenditori globali.

Resta, però, l’amaro in bocca per gli utenti europei, che dovranno attendere ancora diversi mesi per poter provare Recall e Click to Do. Un ritardo che sottolinea come, nonostante la corsa globale all’AI, le complessità normative e le sensibilità culturali possano ancora giocare un ruolo significativo nei piani di lancio delle grandi aziende tecnologiche. Sarà interessante osservare come queste funzionalità verranno accolte una volta disponibili su larga scala e se riusciranno davvero a mantenere le promesse senza compromettere la fiducia degli utenti.