Dopo le novità introdotte nei mesi scorsi con le versioni precedenti del sistema operativo desktop di Google e ad un mese di distanza dalla distribuzione dell’ultimo update, l’azienda di Mountain View ha ufficialmente avviato il rollout di ChromeOS 135; si tratta di un aggiornamento che, pur non rivoluzionando l’esperienza utente, porta con sé alcune novità piuttosto interessanti, specie per quanto riguarda l’accessibilità, l’integrazione con il mondo Android e le funzionalità smart del sistema.

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ChromeOS 135 disponibile per tutti i Chromebook: le novità

Come sempre, l’aggiornamento è in distribuzione graduale, gli utenti dovrebbero riceverlo automaticamente nei prossimi giorni, ma è possibile controllarne manualmente la disponibilità dalle impostazioni di sistema. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio tutte le principali novità di ChromeOS 135.

Il nuovo stack Bluetooth di Android (Fluoride) arriva anche su ChromeOS Flex

Partiamo con una delle novità più rilevanti (sebbene poco visibile per l’utente comune) che riguarda l’infrastruttura Bluetooth: lo stack Fluoride, già in rollout su ChromeOS a partire dalla versione 122, viene ora esteso anche agli utenti di ChromeOS Flex, la variante del sistema pensata per rivitalizzare vecchi PC e Mac.

Nella versione appena menzionata Google ha iniziato a sostituire l’attuale implementazione del software Bluetooth con Fluoride, lo stack Bluetooth di Android, una migrazione denominata Project Floss che ha richiesto circa due anni per essere implementata (considerando che l’inizio dei lavori risale al 2021) per raggiungere la parità di qualità con Bluez, il precedente stack Bluetooth di ChromeOS.

Il tutto nasce dall’intenzione dell’azienda di portare tutte le nuove funzioni mosse dall’intelligenza artificiale presenti su Android anche su ChromeOS, con il minimo sforzo.

Questa transizione, come sottolineato da Google, avverrà in maniera completamente trasparente per l’utente, mantenendo i dispositivi già associati e garantendo la continuità operativa con mouse, cuffie e accessori Bluetooth.

Fast Pair arriva anche per i mouse Bluetooth

Un’altra novità degna di nota riguarda il supporto a Fast Pair, la tecnologia di associazione rapida sviluppata da Google che semplifica e velocizza il pairing dei dispositivi Bluetooth con i Chromebook.

Dopo aver abilitato auricolari e cuffie, ChromeOS 135 estende il supporto ai mouse compatibili con Fast Pair: sarà sufficiente avvicinare il dispositivo al Chromebook per ricevere automaticamente una notifica di associazione, con un semplice clic per completare il processo. Un passo avanti importante, soprattutto per chi cambia spesso accessorio o desidera un’esperienza plug & play più fluida, in perfetto stile Android.

Ricerca delle immagini basata sul contenuto

Spostandoci su un ambito più “smart”, ChromeOS introduce ora la possibilità di cercare immagini in base al loro contenuto, e non più solo in base al nome del file; una novità apparentemente semplice, ma estremamente utile per chi gestisce molte immagini e fa fatica a ricordare i nomi dei file o le cartelle in cui sono salvate.

chromeos 135 ricerca immagini contenuto

La nuova funzione è integrata nel Launcher, il centro nevralgico della ricerca su ChromeOS, e consente di trovare facilmente uno screenshot, una foto o un’immagine scaricata semplicemente digitando una parola chiave descrittiva.

Novità per l’accessibilità: Tasti mouse e miglioramenti al controllo del volto

Come già accaduto nelle ultime versioni, non mancano anche questa volta alcuni interventi pensati per rendere il sistema più inclusivo e accessibile a tutte le tipologie di utenti.

Con ChromeOS 135 fa il suo debutto ufficiale “Tasti mouse”, una funzione pensata per chi ha difficoltà motorie o dolori nell’uso del mouse: attivandola, è possibile controllare il puntatore del mouse direttamente tramite tastiera, sfruttando i tasti direzionali per il movimento.

Miglioramenti anche per la funzione di controllo del volto, originariamente introdotta con ChromeOS 132, ma ora più trasparente nel funzionamento: quando attiva, verrà mostrato un messaggio visivo ben evidente con un pulsante per disattivarla, oltre a una notifica persistente che ne segnala l’attivazione; un piccolo ma significativo passo avanti in termini di chiarezza e controllo da parte dell’utente.

Ricarica adattiva

Per quanto se ne parli da un po’ e alcuni utenti segnalino online di aver ricevuto la funzione in questione già in versioni precedenti, ChromeOS 135 introduce la funzionalità Ricarica adattiva che “prolunga la durata della batteria mantenendo la carica della batteria all’80%. La batteria viene ricaricata completamente prima del momento in cui generalmente ti scolleghi dall’alimentatore”.

La novità è vantaggiosa sia per gli amministratori che gestiscono flotte di dispositivi (ad esempio in ambito scolastico), sia per i singoli utenti che desiderano massimizzare la longevità del proprio Chromebook.

chromeos 135 ricarica adattiva

Alcuni di voi potrebbero ricordare come nell’ultima versione del sistema operativo, ChromeOS 134, Google avesse teoricamente avviato la sostituzione di Assistant con Gemini anche sui Chromebook; almeno per quanto ci riguarda, allo stato attuale questo cambio di consegne non è ancora avvenuto e le impostazioni del sistema infatti riportano ancora la presenza e la disponibilità, esclusiva, di Assistant.

Una volta completato il passaggio, nelle impostazioni del vostro Chromebook dovreste trovare Gemini al posto dell’attuale assistente; richiamandolo, il sistema aprirà in automatico l’app di Google Gemini, decisamente più comoda da utilizzare in ambito desktop rispetto alla soluzione attuale.

Tanto per cambiare, non è chiaro quando verrà introdotta questa novità, potrebbe essere rilasciata lato server o attraverso uno degli aggiornamenti intermedi prima della prossima versione; non ci resta che attendere per scoprirlo.

Oltre a ciò infine, anche questa volta, Google non ha ancora introdotto gli angoli arrotondati per le finestre sui Chromebook classici, caratteristiche di cui godono ancora solo i Chromebook Plus. Non è chiaro il motivo di questa disparità di trattamento, soprattutto considerando che non si tratta di una funzionalità particolare o che richiede specifiche risorse o strumenti per funzionare; bisognerà attendere per scoprire se Google introdurrà gli angoli arrotondati anche sui laptop mossi da ChromeOS standard in una futura versione.

Come di consueto, quanto sopra esposto è frutto delle prime considerazioni in seguito all’utilizzo del sistema operativo aggiornato all’ultima versione, qualora dovessimo individuare altre novità non riportate provvederemo ad aggiornare l’articolo.