Oltre ad Android per gli smartphone, Wear OS per gli smartwatch e Fuchsia per i dispositivi smart home, Google sviluppa anche ChromeOS, il sistema operativo desktop che muove i Chromebook strettamente collegato al browser proprietario dell’azienda, ovvero Chrome, da cui prende il nome.
Tra gli utenti c’è chi apprezza ChromeOS e le sue caratteristiche e chi invece non lo ritiene degno nemmeno di una prova sul campo, ad ogni modo, a prescindere dai gusti e della esigenze di ognuno, una delle peculiarità del sistema operativo in questione è la possibilità di utilizzare il browser Chrome nella sua versione desktop, esperienza che non è paragonabile all’utilizzo su un tablet Android attivando la modalità desktop.
Per quanto questa possibilità sia interessante e utile, porta con sé anche una piccola problematica: a differenza di quanto accade sugli altri sistemi operativi desktop, dove l’utente può aggiornare in autonomia il browser Chrome ogni qual volta sia disponibile un update, su ChromeOS questo non è possibile visto che gli aggiornamenti del browser vengono rilasciati insieme agli aggiornamenti di sistema.
Qualora dunque fosse disponibile un aggiornamento importante che corregge qualche specifica vulnerabilità, l’utente Chromebook è impossibilitato ad aggiornare il proprio browser, e deve attendere che venga rilasciato un update di ChromeOS (anche se spesso ogni versione del sistema riceve almeno un aggiornamento intermedio, che implementa varie correzioni sotto il cofano).
Già da qualche tempo ormai, Google era al lavoro per ovviare a questa problematica con il progetto LaCros, ovvero un browser Chrome autonomo pensato per funzionare su ChromeOS, nonostante nel corso del tempo il progetto fosse cresciuto e sembrasse pronto al debutto, nelle ultime ore il colosso di Mountain View ha decretato la fine del progetto.
ChromeOS non avrà il suo browser Chrome autonomo, LaCros non vedrà la luce
È stata la stessa azienda a dare la notizia agli utenti con un post sulla comunità di Beta tester di ChromeOS, il progetto LaCros chiude definitivamente i battenti anche se l’azienda non fornisce particolari spiegazioni in merito, ma si limita a qualche accenno. Di seguito riportiamo l’annuncio di Google:
Ad agosto 2023, abbiamo presentato in anteprima il nostro lavoro su una versione sperimentale del browser Chrome per ChromeOS denominata Lacros . L’intenzione originale era quella di consentire al browser Chrome sui Chromebook di ottenere rapidamente gli ultimi aggiornamenti di funzionalità e sicurezza senza dover effettuare un aggiornamento completo del sistema operativo.
Mentre riconcentriamo i nostri sforzi sul raggiungimento di obiettivi simili con ChromeOS che abbraccia parti dello stack Android , abbiamo deciso di terminare il supporto per questo esperimento. Riteniamo che questo sarà un modo più efficace per accelerare il ritmo dell’innovazione su Chromebook.
Con questa modifica, non ci sarà alcun impatto sugli utenti di Chromebook. Come sempre, siamo pienamente impegnati a continuare a distribuire release mensili e correzioni di sicurezza per Chrome e ChromeOS più velocemente in tutto. Grazie ai primi test e al feedback della community su Lacros, siamo stati in grado di apportare vari miglioramenti delle prestazioni a ChromeOS dietro le quinte, come tempi di accesso più rapidi e una maggiore durata della batteria durante la riproduzione video.
Si prega di notare che Lacros non sarà più supportato sulla versione M128 di ChromeOS.
Come potete notare, Big G fa riferimento a quanto abbiamo visto di recente in merito ad una futura maggiore integrazione tra Android e ChromeOS, il sistema operativo dei Chromebook inizierà presto ad “abbracciare parti dello stack Android, come il kernel Android Linux e i framework Android come parte delle fondamenta di ChromeOS“; in sostanza la società ha intenzione di incorporare parti dell’ecosistema Android nei Chromebook così da semplificare gli sforzi di progettazione.
Oltre a ciò, seppur non espressamente menzionato, potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale anche la recente estensione del supporto al sistema operativo per 10 anni, facendo di conseguenza venir meno la necessità di fornire maggiore sicurezza ai Chromebook più datati.
Gli utenti che tramite l’attivazione dell’apposito flag utilizzavano già LaCros dovranno dunque rassegnarsi, visto che a partire dalla versione ChromeOS 128 non sarà più supportato; tutti gli altri utenti dovranno accontentarsi del ciclo di aggiornamento di quattro settimane a cui l’azienda ci ha ormai abituati da qualche tempo, facendo altresì affidamento sui diversi aggiornamenti intermedi qualora vi sia necessità di implementare qualche correzione urgente in materia di sicurezza.
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