Alcuni di voi potrebbero aver seguito l’evento in diretta, per tutti gli altri SpaceX ha recentemente condotto l’ottavo volo di prova del suo razzo spaziale Starship (Flight 8), un evento che, pur avendo raggiunto importanti traguardi, ha anche evidenziato le sfide che la società di Elon Musk deve ancora superare. Il razzo Starship, un veicolo riutilizzabile di dimensioni imponenti, è stato progettato per una varietà di missioni, dal lancio di satelliti Starlink V3 fino alle future missioni con equipaggio verso la Luna e Marte. Scopriamo insieme com’è andato l’ultimo test.
Indice:
I voli precedenti e le modifiche al vettore
Per comprendere appieno l’importanza di questo volo, è essenziale ricordare il contesto dei test precedenti: il settimo volo (Flight 7), avvenuto tra il 16 e il 17 gennaio, aveva visto il recupero con successo del Super Heavy Booster 14, un risultato significativo che dimostrava la capacità di rientro del primo stadio; tuttavia, Ship 33, il secondo stadio (di seconda generazione) era andato distrutto poco dopo la separazione dei due elementi.
SpaceX ha attribuito la distruzione di Ship 33 a un cedimento strutturale causato da una risposta armonica superiore alle aspettative, che ha portato alla perdita di propellente, alla generazione di sovrapressione e a incendi nella zona posteriore del veicolo; circostanza che ha portato all’attivazione del sistema di autodistruzione (AFTS), causando la perdita del secondo stadio.
Sulla base dei dati raccolti dal Flight 7, SpaceX ha proceduto con il Flight 8, utilizzando Super Heavy Booster 15 e Ship 34; quest’ultimo con un’altezza di 52 metri, due metri in più rispetto alle versioni precedenti. Entrambe le unità hanno superato test di accensione statica (static fire) a febbraio, con Ship 34 che ha acceso i suoi sei motori Raptor per circa 60 secondi, simulando le condizioni del Flight 7; a differenza dei lanci precedenti, non è stata eseguita una simulazione di lancio con caricamento di propellente (Wet Dress Rehearsal, WDR), forse a causa della crescente confidenza di SpaceX con il vettore.
Ship 34 presentava diverse modifiche rispetto a Ship 33, molte delle quali non sono state rese pubbliche a causa delle restrizioni ITAR (International Traffic in Arms Regulations), che limitano la diffusione di informazioni su tecnologie avanzate utilizzate in sistemi sofisticati e per lanci legati al Dipartimento della Difesa statunitense.
L’ottavo volo: successo del booster, problemi con Ship 34
Il decollo del razzo Starship per l’ottavo volo è avvenuto alle 0:30 (ora italiana) del 7 marzo da Starbase, Texas; Super Heavy Booster 15 ha acceso i suoi 33 motori Raptor 2, portando Ship 34 nello spazio. Dopo la separazione degli stadi, Super Heavy ha iniziato il rientro, mentre Ship 34 ha continuato la sua ascesa, spinta dai suoi sei motori Raptor.
Super Heavy Booster 15 è stato recuperato con successo dalle braccia di Mechazilla, segnando il terzo recupero del booster, tuttavia, Ship 34 ha incontrato problemi: poco dopo gli 8 minuti dal lancio, a 145 km di quota, un motore Raptor si è spento, seguito dallo spegnimento degli altri motori; è stata osservata una perdita di propellente e un’esplosione, con conseguente perdita di controllo del veicolo, in seguito Ship 34 ha iniziato a ruotare in modo incontrollato prima che il collegamento fosse perso.
Come nel Flight 7, parti del secondo stadio sono state viste rientrare, questa volta nei cieli della Florida, probabilmente per via dell’attivazione dell’AFTS; la causa esatta del problema non è ancora chiara, e SpaceX dovrebbe fornire ulteriori informazioni nelle prossime ore e settimane.
#Starship reentering as viewed from Cape Canaveral, Florida. #FLwx pic.twitter.com/4FvcVGIBa1
— Nick Stewart (@NStewWX) March 6, 2025
Prospettive future e obbiettivi di SpaceX
L’obiettivo finale di SpaceX è aumentare la frequenza di lancio di Starship, essenziale per le missioni verso lo spazio profondo che richiedono il rifornimento in orbita; la società prevede di espandere le operazioni di Starship anche in Florida, con la costruzione di una struttura di assemblaggio al Kennedy Space Center. Entro quest’anno, dovrebbero essere completati i lavori al Launch Complex 39A (LC-39A), e in futuro dovrebbe diventare operativo anche lo Space Launch Complex 37 (SLC-37), consentendo quattro pad operativi contemporaneamente.
SpaceX continua dunque a raccogliere dati preziosi da ogni volo, avvicinandosi all’obiettivo di rendere i viaggi spaziali più frequenti e accessibili; gli appassionati dovranno attendere per avere maggiori informazioni sulle problematiche occorse nell’ottavo volo, e per scoprire qualche dettaglio sul prossimo.
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