A quasi nove mesi di distanza dall’approvazione della Camera del 27 marzo scorso, nella giornata di oggi, mercoledì 20 novembre, il Senato ha approvato senza modifiche di rilievo e in via definitiva il disegno di legge della riforma del Codice della Strada, che con 83 voti a favore, 47 contrari e un’astensione, è diventato legge. Sono diversi i cambiamenti, più e meno significativi: multe più severe per il contrasto di alcol e droghe, sanzioni più elevate per chi usa lo smartphone alla guida, nuove regole sull’utilizzo dei monopattini elettrici, e altro.
Le nuove norme entreranno in vigore dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e 15 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ma non tutte perché per alcuni punti serviranno i via libera dei relativi decreti attuativi. Intanto, scopriamo nel dettaglio cosa cambia con il nuovo Codice della Strada.
Indice:
Le nuove regole della riforma del Codice della Strada
“Obiettivi: ridurre i rischi di incidenti e incentivare comportamenti responsabili alla guida” ha sottotitolato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel comunicato con cui ha oggi annunciato l’approvazione del Senato del nuovo Codice della Strada. Del relativo disegno di legge se ne parla già da mesi, soprattutto dallo scorso 18 settembre, quando il Governo in Conferenza unificata (l’organo di confronto fra governo e amministrazioni locali) aveva anticipato le modifiche che intendeva introdurre.
Sostanzialmente, si tratta di un pacchetto di norme che inasprisce delle regole in buona parte già presenti, soprattutto relativamente alla guida in stato di alterazione psicofisica (sotto effetto di alcol e droghe) e all’uso dello smartphone alla guida. Ci sono poi delle modifiche significative anche per l’uso di monopattini elettrici, limiti diversi per i neopatentati e altre novità che riassumiamo fra poco.
“Più sicurezza e prevenzione, contrasto ad abusi e comportamenti scorretti, norme aggiornate ed educazione stradale vera” il commento su X del vicepremier e ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, il principale artefice e promotore di questa riforma del Codice della Strada.
Guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti
Le misure di contrasto alla guida in stato di alterazione psicofisica, ovvero sotto l’effetto di alcol e droghe, sono diventate più severe, come previsto. Il nuovo Codice della Strada prevede che a chi viene fermato con un tasso alcolemico rilevato superiore a 0,8 grammi per litro venga scritto sulla patente un codice della durata di due anni (tre anni in caso di tasso superiore a 1,5 grammi per litro), codice che indica il divieto di assumere alcol prima di guidare o l’obbligo di guidare un veicolo con alcolock, un dispositivo collegato al motore che non permette al veicolo di avviarsi qualora il tasso alcolemico del conducente sia superiore a zero.
Si tratta di un cambiamento che segue le norme dell’Unione Europea introdotte dal luglio 2022, che obbliga tutte le nuove auto a predisporne l’installazione. È tuttavia una di quelle modifiche al Codice della Strada che, come dicevamo, necessitano di decreti attuativi per l’implementazione effettiva.
Oltre all’alcolock, la riforma introduce anche multe più severe per chi guida in stato di ebbrezza: con tasso alcolemico rilevato compreso fra 0,5 e 0,8 grammi per litro (gL) sono previste multe da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi; con tasso alcolemico compreso fra 0,8 e 1,5 gL le multe vanno da 800 a 3.200 euro, con in aggiunta la sospensione della patente da 6 mesi a un anno e detenzione fino a sei mesi. Stessa pena detentiva anche superando 1,5 gL, con sanzioni da 1.500 a 6.000 euro e patente sospesa da uno a due anni.
Chi guida sotto l’effetto di stupefacenti, secondo il nuovo Codice della Strada, sta di fatto commettendo un reato, anche qualora non si trovi in uno stato di alterazione psico-fisica. Le forze dell’ordine potranno fare i controlli (prelievi di saliva) in qualsiasi momento, non solo in caso di incidente come previsto finora. La positività comporta la revoca e la sospensione della patente fino a tre anni.
Smartphone alla guida
La riforma del Codice della Strada prevede inoltre sanzioni più severe per chi usa smartphone, telefoni e altri dispositivi elettronici mentre guida. Dall’intervallo attuale compreso fra i 165 e i 660 euro si passa a un minimo di 250 e a un massimo di 1.000 euro di multa, con in più la sospensione della patente da 15 giorni a tre mesi, a seconda del numero di punti della patente del conducente.
In caso di recidiva la sanzione passa a un intervallo da 350 a 1.400 euro, con l’aggiunta della sospensione della patente da uno a tre mesi e la decurtazione di 10 punti della patente. Qualora l’uso del telefono alla guida sia la causa di un incidente i giorni di sospensione vengono raddoppiati.
Monopattini e biciclette
Il nuovo Codice della Strada regolamenta anche i monopattini elettrici, ma anche in questo caso servirà un decreto attuativo per l’effettiva entrata in vigore della nuova normativa. Non si potranno più utilizzare sui marciapiedi, se non condotti a mano, né parcheggiare nel caso in cui non siano presenti delle aree di sosta apposite. Ma soprattutto viene introdotto l’obbligo di indossare il casco e di dotarsi di assicurazione e di un contrassegno adesivo (una specie di targa).
Sono previste multe da 100 a 400 euro per i monopattini elettrici che circolano senza targa, assicurazione o in caso di mancata comunicazione della variazione di residenza o sede del proprietario. Sanzioni doppie, da 200 a 800 euro, invece, per chi circola su monopattini privi di indicatori luminosi di svolta (frecce) e freni su entrambe le ruote.
I monopattini elettrici delle flotte di sharing dovranno inoltre introdurre un sistema di geofencing con cui inibirne il funzionamento fuori dalle aree consentite, un sistema simile a quello che ne limita la velocità a 6 km/h nelle zone pedonali. Da segnalare anche l’obbligo di circolazione di qualsiasi monopattino elettrico sulle strade urbane con limiti di velocità non superiori ai 50 km/h.
Per quanto riguarda invece le biciclette, la riforma del Codice della Strada introduce l’obbligo per i veicoli in sorpasso di lasciare almeno 1,5 metri di spazio. Ampliato anche il novero delle strade considerate adatte alla realizzazione di piste ciclabili.
Le novità per i neopatentati
La riforma del Codice della Strada introduce inoltre alcune modifiche rivolte ai neopatentati, i quali potranno guidare veicoli più potenti: si passa da 55 a 75 kW/t (rapporto fra potenza e tara) e da 70 a 105 kW di potenza massima (cioè da 95 a 142 cavalli). Diverso invece il limite per le auto elettriche e ibride plug-in, per le quali il tetto massimo è di 65 kW/t. Il divieto di guidare automobili con livelli di potenza superiori a queste soglie passa inoltre da 1 a 3 anni.
Un altro cambiamento previsto dalle nuove misure riguarda inoltre l’impossibilità di ottenere la patente prima del compimento dei 24 anni per i minori di 21 anni che sono stati sorpresi a guidare senza patente e sotto l’effetto di sostanze psicotrope.
Autovelox e altre novità
Fra le altre novità della riforma del Codice della Strada ce n’è una che rende più complicato installare gli autovelox. Prevede cioè che questi ultimi potranno essere usati solo nelle strade ad alto tasso di incidentalità e in città, ma non saranno utilizzabili per i limiti inferiori ai 50 km/h.
Altrettanto significativo il fatto che non potranno essere usati per rilevare infrazioni quando la velocità indicata è inferiore di 20 km/h rispetto al limite. Per esempio, se su una determinata strada il limite è di 90 km/h, gli autovelox non possono considerare limiti e segnalare infrazioni inferiori ai 70 km/h, utili in determinati casi particolari. Sulle strade extraurbane, fra un autovelox e l’altro ci dovrà essere almeno un chilometro e, in caso di più violazioni sulla stessa strada il proprietario del veicolo riceverà una sola multa, ma con l’importo della più grave maggiorata di un terzo.
Sono più severe anche le sanzioni per chi supera i limiti di velocità: oltre alla multa è prevista la sospensione della patente per sette giorni per chi ha fra i 10 e i 19 punti sulla patente e di 15 giorni per chi ne ha fra 1 e 9. Stesso inasprimento delle sanzioni per la sosta selvaggia: negli stalli per disabili tra 165 e 660 euro per ciclomotori e veicoli a due ruote, tra 330 e 990 euro per gli altri veicoli; mentre nelle corsie riservate ai mezzi pubblici sanzioni tra 87 e 328 euro per ciclomotori e veicoli a due ruote, e tra 165 e 660 euro per tutti gli altri veicoli.
Il nuovo Codice della Strada, come anticipato, entrerà in vigore nelle prossime settimane dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, periodo in cui dovrebbero emergere anche maggiori informazioni relative ai vari decreti attuativi necessari per l’implementazione di tutte le nuove norme.
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