L’evoluzione dell’intelligenza artificiale continua ad accelerare in maniera esponenziale e quello che oggi sembra avveniristico domani può diventare preistoria.

Una delle ultime “diavolerie” in materia di intelligenza artificiale è AutoGPT che in pratica è capace di fare quasi tutto da solo.

Partendo da un’unica richiesta iniziale, questa nuova IA è in grado di svolgere in modo autonomo compiti complessi come realizzare un sito Web, scrivere un libro o creare un’impresa, con un intervento minimo da parte dell’essere umano.

Rispetto a sistemi come ChatGPT, AutoGPT lavora in maniera autonoma per raggiungere l’obiettivo chiesto dall’utente senza che questi guidi l’IA attraverso varie richieste, poiché il modello generativo sviluppa in autonomia una serie di obiettivi intermedi.

AutoGPT è un’applicazione sperimentale open source sviluppata in Python da Toran Bruce Richards e consente agli utenti di eseguire GPT-4 e altri modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) creando agenti completamente autonomi.

Sebbene sia ancora in fase beta, alcuni utenti stanno già sfruttando le potenzialità di AutoGPT che sembra essere la prossima grande evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa.

Si tratta di una prospettiva tanto esaltante quanto inquietante, poiché sistemi del genere potrebbero andare fuori controllo con conseguenze che nessuno può realmente immaginare.

Non è un caso che recentemente figure di spicco del settore come Elon Musk, Wozniak e altri abbiano fatto un appello per sospendere lo sviluppo dei modelli di intelligenza artificiale, inoltre un pioniere dell’IA ha recentemente lasciato Google per i troppi rischi associati a questa rivoluzionaria tecnologia.

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