Da quando Elon Musk ha acquistato Twitter diventandone nuovo proprietario e CEO, molti utenti si sono sentiti minacciati e hanno deciso di abbandonare il social network. L’alternativa scelta dalla gran parte di utenti delusi è stata Mastodon, un social media decentralizzato open source.

Cosa si dice nel post del blog di Mastodon

Come sottolineato in un post sul blog del social da Eugen Rochko, CEO di Mastodon, la migrazione di utenti è stata massiccia e ha visto il passaggio da circa 300.0000 utenti attivi mensili a 2,5 milioni tra i mesi di ottobre e novembre, con sempre più giornalisti, figure politiche, scrittori, attori e organizzazioni che trasferiscono le loro comunicazioni su di esso.

Il post riguarda anche i divieti di Twitter, ora revocati, di condividere link a Mastodon, che hanno portato al ban immediato di molti giornalisti e all’account Twitter ufficiale di Mastodon a seguito del ban ancora in vigore di ElonJet. Per chi volesse approfondire la vicenda e leggere l’intervento dell’Europa in merito, può leggere questo articolo in cui si fa chiarezza sulla vicenda.

Parlando dell’episodio, il CEO ricorda come le piattaforme centralizzate possano imporre limiti arbitrari e ingiusti su ciò che si può o non si può dire, limitando di fatto la libertà di espressione. Proprio per questo è stata evidenziata la differente visione che anima Mastodon in contrapposizione a tutte le altre piattaforme social: gli sviluppatori credono che non ci debba essere un intermediario tra chi scrive e il suo pubblico e che i giornalisti e, in particolare, le istituzioni governative non debbano fare affidamento su una piattaforma privata per raggiungere il proprio pubblico. Ecco che Mastodon si ritaglia uno spazio fondamentale, consentendo a chiunque di gestire una piattaforma di social media interamente sulla propria infrastruttura e sotto il proprio controllo, mentre ci si connette a un social network decentralizzato globale.

Nonostante il crescente interesse per qualcosa di diverso da Twitter, l’app del proprietario di Tesla resiste ancora; Musk ha ripetutamente affermato che l’utilizzo del sito è ai massimi storici e più di 17,5 milioni di persone hanno votato in un suo recente sondaggio che chiedeva se dovesse dimettersi da amministratore delegato di Twitter.

Rochko, tuttavia, sembra fiducioso nel futuro di Mastodon e sottolinea quanto la libertà di stampa sia essenziale per una democrazia che funzioni. Proprio per questo motivo si definisce entusiasta di vedere Mastodon crescere e diventare un nome familiare nelle redazioni di tutto il mondo e promette di impegnarsi a migliorare il software per affrontare le nuove sfide che derivano dalla rapida crescita e dall’aumento della domanda.