Gli agenti dello Stato dell’Alaska l’hanno ricevuta ieri mattina alle 2:00 la notifica di richiesta di soccorso in questione, messaggio partito dal sistema “SOS emergenze” di iPhone e spedito via satellite. L’uomo, rimasto bloccato in un’area isolata, è stato poi localizzato e portato in salvo senza riportare ferite né conseguenze.

Alcuni dettagli della vicenda li ha riportato lo stesso Dipartimento della Pubblica Sicurezza dello Stato dell’Alaska, nel cui rapporto si legge quanto segue:

Il 1 dicembre 2022, intorno alle 2:00 gli Alaska State Troopers sono stati informati che un adulto che viaggiava con una motoslitta da Noorvik a Kotzebue, dopo essere rimasto bloccato, aveva inviato via satellite un SOS di emergenza dall’iPhone. In collaborazione con le squadre locali di ricerca e soccorso, l’Apple Emergency Response Center e il Northwest Arctic Borough Search and Rescue Coordinator, l’NWAB SAR, quattro ricercatori volontari si sono diretti nell’area di Nimiuk Point seguendo le coordinate GPS fornite dall’Apple Emergency Response Center. L’uomo è stato localizzato e poi trasportato a Kotzebue dalla squadra. Non ci sono stati feriti. Dunque, missione compiuta.

Apple ha attivato gli SOS emergenze via satellite per iPhone poco più di un paio di settimane fa negli USA e in Canada, una funzione che a giorni arriverà anche in Europa, ma non da noi per ora.

Per chi non lo sapesse, parliamo di una funzione compatibile con tutti i quattro gli iPhone 14 legata a un chip radio ivi montato che, tramite satellite (quindi anche quando la copertura della rete è assente), permette di inviare un messaggio ai servizi di emergenza. Per inciso, un servizio simile lo offre da anni anche Garmin su alcuni suoi dispositivi, ad esempio gli InReach Messenger.

In attesa di un’eventuale disponibilità italiana, per una panoramica esaustiva e comprensiva anche di una demo utile per familiarizzare col servizio, vi suggeriamo di visitare questa pagina dove Apple spiega tutti i dettagli del servizio.

In copertina iPhone 14 Pro (qui il video della nostra riprova dopo 2 mesi, del Max)

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