Il numero di ATM Bitcoin in Europa ha raggiunto il massimo storico, almeno stando agli ultimi dati resi noti da Coin ATM Radar. Il dato complessivo, riferito al 12 ottobre, è infatti pari a 1.459 installazioni, a fronte di un dato globale che si attesta a quota 38.604.
Per quanto concerne il nostro Paese, gli sportelli ATM di Bitcoin sono al momento 78, così distribuiti: 13 a Milano, 11 a Roma, 8 a Bologna, 5 a Brescia, 4 a Napoli e Torino, 3 a Catania, 2 a Bari, Firenze, Genova, Parma, Pisa e Palermo, uno a Bolzano, Cagliari, Caserta, Ferrara, Foggia, Livorno, Messina, Olbia, Pordenone, Ravenna, Reggio Calabria, Rovigo, Siracusa, Taranto, Treviso, Trieste, Udine e Verona.
Il risultato conseguito in termini di installazioni di ATM Bitcoin arriva in un momento molto particolare, ovvero quello che vede l’Unione Europea ormai in procinto di approvare la normativa MiCA (Market in Crypto Assets), la quale ha ormai imboccato la dirittura finale dopo il lungo iter istituzionale. La crescita delle installazioni ATM in Europa è nell’ordine del 5% da inizio anno e del 10% su base annua. L’anno passato si era concluso con il numero di bancomat attestato a 1.324.
Per quanto concerne il loro utilizzo, uno dei Paesi che sta crescendo in maniera impetuosa è la Grecia, ove sono 64 gli sportelli attivi, utilizzati in particolare dai tanti stranieri i quali affollano le mete turistiche elleniche, usando pagare con denaro virtuali i servizi fruiti. Ai turisti va peraltro ad aggiungersi l’utilizzo quotidiano di criptovalute da parte di una comunità che si fa sempre più attiva, giorno dopo giorno.
Alla Grecia si affianca poi l’Austria, che ha potuto fare leva in particolare sull’installazione di 12 ATM Bitcoin da parte di MediaMarkt all’inizio dell’anno. Installazioni le quali si sono rivelate decisive per promuovere la diffusione di asset virtuali nel Paese e di un atteggiamento di attenzione verso i pagamenti con BTC e altri token.
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Gli Stati Uniti sono sempre in testa per numero di ATM Bitcoin
Se in Europa si assiste ad un trend espansivo di rilievo, sono comunque sempre gli Gli Stati Uniti, di gran lunga, a condurre le danze per quanto riguarda il maggior numero di installazioni ATM Bitcoin lungo il territorio nazionale. Ammonta infatti a 33.779 il numero degli ATM già presenti, cui si vanno ad aggiungere i 2541 posizionati all’interno del Canada. L’Unione Europea è quindi al momento soltanto al terzo posto in questa particolare graduatoria, anche se la tendenza alla crescita sembra consolidarsi giorno dopo giorno.
Occorre peraltro sottolineare che il vecchio continente sta andando in controtendenza rispetto al dato globale. Per la prima volta in assoluto, infatti, si è assistito alla riduzione dei bancomat dedicati ai Bitcoin, con la rimozione di 500 installazioni in alcune parti del mondo. Non esistono studi in grado di spiegare il motivo di questa riduzione, ma tra le possibili spiegazioni che sono state formulate al proposito c’è quella relativa ad una maggiore opera di controllo e prevenzione da parte delle autorità preposte. A partire da quella del Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti, che proprio il 3 ottobre ha reso noto in un annuncio di servizio pubblico l’utilizzo degli sportelli crypto automatici per organizzare truffe a danno degli utenti, che hanno fruttato bottini spesso di notevole rilievo.
L’Europa si avvia alla regolamentazione delle criptovalute
Come abbiamo ricordato in avvio, l’Europa si appresta ad approvare il nuovo regolamento in tema di criptovalute, indicato come Market in Crypto Assets (MiCA). Dopo un lungo lavoro di limatura, iniziato nel corso del 2020, ora il provvedimento sembra essere entrato nell’ultima parte del suo iter e potrebbe essere definitivamente liquidato nella sua forma finale. Una volta pubblicato nella Gazzetta Ufficiale inizierebbe un periodo transitorio teso a dare modo a tutti gli attori del settore di capirne la portata e adattarsi al nuovo regime normativo, che terminerebbe nel 2024, con la definitiva entrata in vigore del regolamento.
Dopo aver ricevuto l’approvazione dalla divisione economica dell’UE si attende un voto finale in una della sessioni del Parlamento europeo entro la fine dell’anno. Ove il processo andasse in porto, le nuove regole andrebbero a coprire una serie di aspetti estremamente importanti, tra cui la difesa di consumatori e investitori, stablecoin e prevenzione per il riciclaggio di capitali. Se gli analisti si attendono un impatto di rilievo sul mercato, sembra che la sua approvazione non abbia assolutamente dissuaso i consumatori europei dall’utilizzo di denaro virtuale. Al contrario, proprio la maggiore trasparenza che sembra in grado di introdurre potrebbe fornire ulteriore propellente per una ulteriore diffusione di Bitcoin e Altcoin.
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