Netflix ha avviato in queste settimane nuovi test per combattere la condivisione delle password a partire da alcuni Paesi del Sud America. Non è la prima volta che il colosso dello streaming tenta di arginare la questione: secondo l’azienda californiana la pratica della condivisione, attualmente troppo diffusa, “mina la capacità a lungo termine di investire e migliorare il servizio“. Grazie ai chiarimenti diffusi da Netflix stessa, andiamo a scoprire nel dettaglio a cosa ha pensato questa volta.

Pagamento extra per ogni casa aggiuntiva: Netflix vuole arginare la condivisione

Netflix ha deciso in queste settimane di cambiare approccio in Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras e Repubblica Dominicana: non vengono più contate le “famiglie” o i “membri” in sé, ma le “case”. Dal 22 agosto 2022 gli utenti saranno spinti a pagare di più per poter aggiungere altre case all’abbonamento Netflix, qualunque esso sia (base, standard o premium). Il comunicato ufficiale riporta un costo extra mensile di 219 pesos (Argentina) o di 2,99 dollari (Repubblica Dominicana, Honduras, El Salvador e Guatemala).

Nei Paesi in questione l’abbonamento Netflix includerà una casa principale, oltre ovviamente alla possibilità di usufruire della visione in movimento su tablet, notebook e smartphone (anche tramite Wi-Fi, ma all’interno della stessa casa). Per aggiungere una casa extra sarà d’ora in poi necessario pagare la cifra aggiuntiva descritta qui sopra.

Come farà Netflix a saperlo? Sicuramente sarà questa la domanda più gettonata. Ebbene, in base a quanto possiamo leggere nella sezione Help Center del sito, Netflix permetterà di utilizzare una seconda TV fuori dalla casa solo per un periodo di massimo due settimane senza costi aggiuntivi (per una sola volta all’anno), dopodiché l’azienda procederà al blocco e costringerà ad aggiungere la casa extra. Netflix utilizzerà informazioni come l’indirizzo IP, l’ID del dispositivo e l’attività dell’account per rilevare che l’abbonamento venga usato solo nella casa registrata.

Con gli abbonamenti Base si potrà aggiungere al massimo una casa extra, con quelli Standard e Premium si potrà arrivare rispettivamente a due e tre aggiuntive (con un costo extra ciascuna): il massimo sarà dunque di quattro case, compresa quella principale.

Per il momento questi test riguardano i suddetti Paesi del Sud America, ma in caso di successo è possibile che l’iniziativa possa essere allargata a sempre più Paesi fino ad arrivare in Europa. Sareste disposti a pagare delle cifre aggiuntive per l’aggiunta di case extra al vostro abbonamento Netflix? Vi ricordiamo che il colosso dello streaming sta anche lavorando con Microsoft per proporre un nuovo abbonamento con pubblicità.

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