È in arrivo il primo ospedale virtuale. A lanciarlo nel Metaverso saranno gli Emirati Arabi Uniti, nel prossimo mese di ottobre, mentre a gestirlo sarà il Thumbay Group, il quale sta già lavorando attivamente al progetto. Si tratterà di un ospedale virtuale completamente funzionante che potrà essere visitato dai pazienti tramite l’utilizzo di avatar, i quali potranno essere usati anche nelle interazioni con il personale medico.

Il Thumbay Group è specializzato nell’offerta di tecnologie di realtà aumentata e virtuale a favore di pazienti i quali necessitano di assistenza a lungo termine, ricoverati in ospedale per archi temporali di almeno sei mesi, costretti a letto oppure paralizzati. Negli intenti del nuovo ospedale virtuale c’è anche quello di fornire un supporto indispensabile per le persone gravate da disabilità permanente.

Tra i tanti casi trattati sinora dal gruppo, spicca quello di un cittadino dello Sri Lanka rimasto immobilizzato dopo un incidente d’auto, cui sono stati forniti visori AR e VR in modo da rendergli praticabile una visita virtuale della sua abitazione, nonostante l’impossibilità di movimento. Proprio nella possibilità di motivare i pazienti a lungo termine e fornire loro loro la speranza di poter tornare nel proprio Paese è considerato l’obiettivo principale del progetto, che potrebbe fungere da vero e proprio apripista, a livello mondiale.

Dubai e il Metaverso in ambito sanitario

Per Dubai l’utilizzo del Metaverso in ambito sanitario non rappresenta una novità assoluta. Già nel passato mese di gennaio il piccolo emirato ha provveduto al lancio del primo centro di assistenza medica a livello mondiale fondato su questa tecnologia, ad opera del Ministero della Salute e della Protezione della Comunità degli Emirati Arabi Uniti (MOHAP).

Il centro è stato progettato anche al fine di riuscire a soddisfare le esigenze dei clienti in spazi 3D in modo semplice e intuitivo, fornendo loro un’esperienza sensoriale interattiva e immersiva. I pazienti, infatti, possono entrare in MetaHealth, questo il nome del progetto, e comunicare tramite live chat con un addetto in carne e ossa del Customer Satisfaction Center.

Per riuscire a fornire un servizio all’altezza, l’organizzazione sanitaria degli Emirati Arabi Uniti ha anche deciso di farsi affiancare da un’azienda specializzata nella formazione del personale medico, in modo da consentire ai medici la comprensione del modo migliore di interagire con i propri pazienti all’interno del Metaverso.

Ancora non è stato deciso nulla sul fronte dei costi, ma dall’interno del Thumbay Group si sostiene che le tariffe potrebbero essere in linea con quelle di teleconsulto solitamente praticate dagli operatori sanitari. Per la decisione finale in tal senso occorrerà però attendere ancora.

Dubai sempre più rivolto in direzione del Metaverso

Le novità in campo sanitario fanno il paio con quelle relative alla possibilità di aprire gli uffici governativi alla realtà virtuale e aumentata, consentendo ai cittadini di Dubai di espletare le proprie pratiche senza doversi recare presso gli stessi. Una semplificazione amministrativa che rientra nelle ipotesi prospettate da Dubai Metaverse Strategy, il programma elaborato di recente dall’emirato nell’intento di fare del Metaverso un vero e proprio volano per lo sviluppo interno.

Un programma il quale ha del resto già visto la sua prima realizzazione pratica, con lo sbarco sul Metaverso del VARA ((Virtual Assets Regulatory Authority), l’ente governativo preposto al controllo dei mercati finanziari su The Sandbox, una delle più importanti piattaforme di settore esistenti al momento.

La strategia rappresenta la presa d’atto, da parte del potere politico, delle grandi potenzialità prospettate da un uso accorto e intensivo della realtà virtuale e aumentata. Secondo le stime elaborate al proposito, si calcola che il Metaverso potrebbe fornire un apporto pari a circa 4 miliardi di dollari all’economia di Dubai entro il 2030.

In particolare, è il settore immobiliare dell’emirato a guardare con grande interesse alle tecnologie di ultima generazione. Grazie ai visori AR e VR tutti coloro che in ogni parte del globo sono interessati ad avere una proprietà immobiliare all’interno del Paese arabo potrebbero infatti visitare gli immobili da casa, senza alcuna necessità di spostarsi, in modo da avere una prima idea degli stessi.

Il grande attivismo messo in mostra da Dubai non dovrebbe del resto sorprendere eccessivamente gli osservatori. Le autorità politiche locali, infatti, non fanno mistero di voler fare dell’emirato un vero e proprio hub a livello globale, sia per quanto riguarda il Metaverso che le criptovalute. I passi compiuti in questa direzione sembrano rendere molto probabile questa ipotesi.

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