Circa un anno fa la Fiat aveva lanciato Kiri, un programma al quale era stato affidato il compito di premiare i guidatori più attenti all’ambiente della nuova 500 elettrica. Il programma funzionava in maniera molto semplice, facendo leva su un algoritmo congegnato nel preciso intento di valutare i dati relativi a distanza percorsa e velocità e di dedurne lo stile di guida, facendone discendere ricompense in token.

I premi accumulati erano poi conservati all’interno di un portafoglio digitale accessibile mediante l’app FIAT per essere successivamente spesi in un marketplace dedicato, in cui sono attualmente presenti oltre 350 aziende attive in settori come quelli della moda, degli accessori e del design.

L’iniziativa è stata coronata da un buon successo nel corso di questi mesi, considerato come siano stati generati KiriCoin per un importo equivalente di oltre 750 mila euro da circa 7300 utenti attivi, di cui 1881 nel nostro Paese, i quali hanno sin qui speso 24mila euro, a fronte di un controvalore generato nell’ordine di 132mila.

La stessa azienda ha giudicato molto positivamente i risultati ottenuti, tanto da decidere di rilanciare il suo sforzo teso coniugare le proprie esigenze commerciali con quelle ambientaliste sempre più diffuse all’interno della società. Andiamo a vedere come.

Kiricoin lascia il posto a Fiat e.Coins

Nel preciso intento di celebrare il successo tributato dalla propria utenza all’iniziativa, Fiat ha deciso di rinnovare il programma Kiri e di cambiare la denominazione della moneta virtuale che ora si chiama Fiat e.Coins. Il cambio di nome del token non è però la sola novità relativa al programma, in quanto anche il suo layout grafico all’interno dell’applicazione FIAT è stato oggetto di un restyling.

Per chi intenda aderire al programma, sviluppato in collaborazione con la startup KIRI Technologies e l’e-Mobility Business Unit di Stellantis, il percorso è molto semplice. Una volta che si sia proceduto a scaricare l’app FIAT basta infatti registrarsi e una volta terminato il relativo processo sarà sempre possibile verificare l’ammontare dei Fiat e.Coins accumulati. A patto naturalmente di adottare uno stile di guida attento e sostenibile, la condizione di base da rispettare per avere la giusta ricompensa.

La moneta virtuale, come abbiamo ricordato, risponde agli input di un algoritmo collegato all’eco:Score, integrato all’interno del sistema Uconnect, il quale è chiamato a dare una valutazione sul comportamento dei clienti al volante della Fiat 500 proprio sulla base della linearità dimostrata alla guida del veicolo. In particolare sono le brusche frenate e le accelerazioni a dover essere evitate, in maniera da riuscire a conservare una velocità costante e aumentare le ricompense previste, in base ad una griglia di punteggio da 0 a 100.

Ricompense tali da aggiungersi all’aumento di autonomia la quale può derivare dalla maggiore efficienza dello stile di guida adottato e alla legittima soddisfazione degli interessati per aver contribuito ad alleggerire lo stress cui è attualmente sottoposto il nostro pianeta a causa delle emissioni nocive. Si calcola infatti che dal momento in cui è stato lanciato il programma KIRI, i suoi partecipanti abbiano dato luogo ad un risparmio superiore alle mille tonnellate di anidride carbonica. Non sarà un risultato decisivo, ma si tratta comunque di un primo passo verso una mobilità più sostenibile.

A proposito di Fiat e.Coins

Se la strada tesa ad evitare il surriscaldamento globale è ancora molto impervia, anche Fiat sta cercando di dare un contributo in tal senso, che potrebbe aumentare nel futuro anche grazie all’utilizzo dell’innovazione finanziaria e tecnologica.

A questo proposito, occorre comunque precisare che se da un lato gli utenti della 500 elettrica riceveranno un coin per ogni due chilometri percorsi, il cui valore è pari a due centesimi di euro, non si tratta comunque di un vero e proprio token, anche in considerazione del fatto che non esiste una blockchain su cui appoggiarsi, né è previsto l’utilizzo di una rete simile.

Per quanto, infine, concerne il nome dato al progetto, si spiega con il fatto che proprio Kiri è il nome con cui i giapponesi sono soliti indicare la Paulownia, un albero in grado di assorbire 10 volte più anidride carbonica di qualsiasi altra pianta esistente al mondo. In pratica l’adozione del suo nome rappresenta un chiaro riferimento all’impronta ecologica del progetto e all’intento dell’azienda di dare un contenuto sempre più sostenibile alla sua produzione di veicoli.

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