Come era stato promesso da Mark Zuckerberg alla metà di marzo, gli NFT si apprestano a sbarcare su Instagram. Il social media di proprietà di Meta sta infatti pianificando l’integrazione di token non fungibili per Ethereum, Polygon, Solana e Flow. Una scelta da considerare non proprio casuale, considerato come le blockchain in questione siano quelle che ospitano la stragrande maggioranza del trading di oggetti da collezione digitali.

Per ora si tratta di un progetto pilota riservato ad un piccolo gruppo di appassionati di NFT dislocati lungo il territorio degli Stati Uniti. Inoltre non è ancora chiaro se Instagram supporterà immediatamente gli NFT di tutte e quattro le catene al momento del lancio o se alcune di esse saranno aggiunte in un secondo momento.

Per quanto riguarda i wallet, l’intenzione del social media sembra quella di privilegiare i portafogli più popolari, a partire da MetaMask. Per quanto concerne invece il lato finanziario, sembra che le feature relative agli NFT non saranno a pagamento per gli utenti, i quali saranno liberi di postare i propri token non-fungibili e condividerli senza alcun genere di spesa.

Un approccio il quale è in pratica agli antipodi rispetto a quello scelto da Twitter. L’azienda appena passata nelle mani di Elon Musk ha infatti optato per il versamento di piccole somme per ogni token il quale venga caricato sulla piattaforma.

Meta intende assumere un ruolo di rilievo negli NFT?

Secondo il Financial Times, comunque, il vero intento di Meta non è di fare da semplice vetrina per NFT contrattati altrove, bensì assumere un ruolo attivo, permettendone ad esempio il conio. Un’intenzione la quale non stupirebbe affatto, considerato come proprio Mark Zuckerberg abbia dichiarato che i token non fungibili potrebbero assumere un ruolo di grande rilievo nel metaverso. Ad esempio permettendo ad ogni utente di coniare un NFT per l’abbigliamento che indosserà tramite il proprio avatar nella realtà virtuale, ma non solo.

Un proposito che del resto fa seguito alle dichiarazioni rilasciate da Adam Mosseri, l’amministratore delegato di Instagram, il quale non aveva nascosto l’intenzione di rendere accessibili gli NFT ad un pubblico più ampio, come quello che giorno dopo giorno interagisce sul social media. Sembra difficile pensare che l’azienda non sia intenzionata a rivestire un ruolo di rilievo nei vari processi di produzione e vendita dei token non fungibili.

Lo stesso Mosseri ha voluto affrontare un tema abbastanza delicato, ovvero quello rappresentato dal fatto che Instagram, essendo una piattaforma centralizzata, non sembra il miglior contesto possibile per NFT e tecnologie blockchain e Web3 in generale, ricordando comunque che al tempo stesso proprio la sua diffusione può rappresentare un vantaggio per questi settori, accostandoli ad un pubblico sempre più vasto.

Non resta quindi che attendere gli ulteriori sviluppi di quello il quale, al momento, è da considerare semplicemente un atto inaugurale, avendo però ben presente come il creatore di Facebook non sia di certo un modello di moderazione, quando si tratta di intraprendere una determinata strada.

Gli NFT e Instagram

Quello che balza agli occhi, dopo la diffusione della notizia, è il vantaggio che ne potrebbe derivare per gli NFT in termini di diffusione. Instagram, infatti, vanta oltre un miliardo di utenti in ogni parte del mondo. Una fetta consistente di loro, inoltre, lo utilizza per commercializzare le proprie opere d’ingegno o d’arte.

Ciò vuol dire che i produttori di NFT, una volta che il programma sarà stato esteso, potranno avere a propria disposizione una platea immensa. Soprattutto alla luce del fatto che, come rilevato da più parti, l’adozione globale delle criptovalute sembra avvicinarsi a grandi passi, soprattutto in alcune parti del globo, ad esempio l’America Latina.

Se nel corso degli ultimi giorni il Wall Street journal ha suonato la campana a morto per il settore, sembra in effetti che la situazione sia molto diversa dal quadro fornito dal quotidiano finanziario. I dati sembrerebbero al contrario confermare, almeno in parte, le previsioni straordinariamente ottimistiche fatte dagli esperti nel corso dei mesi precedenti.

Considerata la diffusione capillare di Instagram, proprio il network controllato da Meta potrebbe risultare decisivo in tal senso, dando anzi ulteriore impulso a questo particolare mercato. Non resta quindi che attendere gli ulteriori sviluppi per capire meglio cosa stia accadendo.

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