Era il lontano 2007 quando diversi produttori tra cui Sony, Barnes & Noble e altri, diressero il proprio interesse verso il supporto del formato ePub per i libri digitali. Nello stesso anno Amazon iniziò la commercializzazione nel mercato statunitense dei Kindle, i suoi ormai famosi e celeberrimi eBook reader che però supportano prevalentemente il formato proprietario .Mobi (e .AZW che è sostanzialmente la stessa cosa).

Per 15 anni dunque coloro i quali volevano inserire un eBook in formato ePub sul proprio Kindle, dovevano prima provvedere a convertire il file in questione utilizzando software dedicati quali Calibre che, per quanto potente e adatto allo scopo, rappresentava comunque un passo fastidioso da compiere. Ora Amazon sembra intenzionata a piegarsi alla concorrenza supportando finalmente i formato ePub, anche se non nativamente e a modo suo.

Invia a Kindle convertirà automaticamente i file ePub in un formato supportato da Amazon

In realtà la strategia commerciale del colosso dell’ e-commerce non contempla l’inchinarsi di fronte alla concorrenza, pur di mantenere una sorta di egemonia di formato sui propri dispositivi, Amazon non consentirà il supporto nativo al formato ePub.

Ma da quanto si evince dalla pagina di supporto Invia a Kindle, a partire da fine anno sarà possibile inviare file in formato ePub su un dispositivo Kindle e il servizio provvederà in automatico a convertirlo in un formato adatto alla visualizzazione sull’eBook reader proprietario.

L’app Invia a Kindle supporta dunque i seguenti tipi di file:

  • Microsoft Word (.doc, .docx)
  • PDF (.PDF)
  • Testo (.TXT)
  • Immagini (.JPG, .JPEG, .PNG, .BMP, .GIF)
  • MOBI (.AZW, .MOBI) (non supporta più le funzionalità Kindle più aggiornate)
  • RTF (.RTF)
  • HTML (.HTML, .HTM)
  • ePub

Insomma nonostante l’iniziativa di Amazon non sia ovviamente rivolta a facilitare la vita della concorrenza, questa nuova possibilità si traduce in un utilizzo più semplice ed intuitivo per gli utenti, che non dovranno più provvedere alla conversione dei file di loro interesse, ma potranno delegare l’applicazione deputata a svolgere il compito per loro in maniera automatica.

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