Secondo quanto riportato da Reuters, nelle prossime settimana Apple dovrà affrontare un’ulteriore accusa da parte dell’antitrust in UE come parte di un’indagine innescata da una denuncia della società di streaming musicale Spotify.

La Commissione Europea lo scorso anno ha accusato il colosso di Cupertino di alterare la concorrenza nel mercato dello streaming musicale attraverso regole restrittive imposte dal suo App Store che obbligano gli sviluppatori a utilizzare il sistema di pagamento in-app di Apple senza offrire loro la possibilità di informare gli utenti di altre opzioni alternative.

Apple accusata di pratiche anticoncorrenziali nello streaming musicale

In base alle nuove regole stabilite dall’UE e raggruppate sotto il Digital Markets Act (DMA) concordate il mese scorso, tali pratiche sono illegali. Le aziende che violano le norme antitrust dell’UE rischiano multe fino al 10% del loro fatturato globale, oltre all’ordine di abbandonare le pratiche anticoncorrenziali, tuttavia Apple e le altre big tech a stelle e strisce prese di mira dalle nuove regole avranno un paio d’anni di tempo prima che inizi la repressione.

Dal momento che mancano ancora due anni all’effettiva operatività del DMA, le nuove politiche probabilmente avranno efficacia su Apple non prima dell’inizio del 2024.

Oltre all’indagine sullo streaming musicale, sono nel mirino dell’antitrust dell’UE anche le pratiche di Apple per quanto riguarda gli e-book e la sua piattaforma di pagamento Apple Pay. Al momento né la Commissione Europea né Apple hanno commentato la vicenda.

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