L’ho provata per qualche settimana e oggi è giunto il momento di raccontarvi Fitbit Luxe con qualche considerazione più personale che tecnica perché lui non si discute in quantoè  a funzioni e qualità però è venduto a un prezzo fuori ogni logica di mercato.

Purtroppo la filosofia di Fitbit non è cambiata dopo l’acquisizione da parte di Google e continua a proporre dispositivi di elevata qualità ma che nella sostanza non offrono quel qualcosa in più da giustificare il prezzo di molto maggiore rispetto a quelli dei prodotti concorrenti.

Fitbit Luxe è una smartband che è sì di gran qualità, completa, ben funzionante e compagnia bella ma che a conti fatti non dà niente di più di un’altra smartband concorrente che ne costa 1/3; basti pensare a una Xiaomi Mi SmartBand 6, senza chiamare in causa quella con NFC, per avere le stesse cose come qualità e funzionalità a 1/3 del prezzo.

Sì, Fitbit Luxe è costruita con un corpo in metallo e si sente ma poco importa perché non è una caratteristica che fa la differenza alla fine e inoltre è il suo unico punto a favore rispetto ad alcune concorrenti con il corpo in plastica, senza scomodare quelle che anche loro sono in metallo.

A parte questo e un display decisamente sotto la media e un menù impostazioni striminzito, che sono punti decisamente a sfavore rispetto alla concorrenza, è la solita ottima smartband che conta i passi, le calorie e la distanza percorsa, tiene traccia del sonno, misura l’ossigenazione del sangue, misura i battiti cardiaci, tiene traccia delle attività sportive (senza GPS integrato però), fa da timer e coach per la respirazione, visualizza le notifiche in modo basico, fa da sveglia e così via.

Insomma, fa quello che fanno tante altre smartband e lo fa bene, offre tante funzioni, fra cui diverse disponibili con l’abbonamento premium però, ed è di qualità, ma questo non significa che deve costare il triplo di prodotti concorrenti pari e per tanti aspetti superiori. Alla fine non dà nessun plus, anzi manca di GPS, di un display all’altezza, di NFC e di un’autonomia decente poiché la sua, senza always-on-display e con un uso medio-basso, si aggira intorno ai 3-4 giorni.

E accettare un prodotto del genere al prezzo di 150 euro, capirete, è quindi difficile, anzi, per me, impossibile, soprattutto se penso che a questo prezzo posso portarmi a casa degli smartwatch di tutt’altra categoria sotto ogni profilo o che la concorrenza offre la stessa cosa, anzi anche migliore per tanti aspetti, a 1/3 del suo costo.

Fitbit Luxe è una smartband che dovrebbe avere un prezzo non più alto di 70-80 euro e invece ne costa il doppio; e questo è un grosso problema perché ne pregiudica ogni buona considerazione che si potrebbe fare sul suo conto. Ribadisco che è completa e funziona molto bene perché è precisa e affidabile, sia chiaro, però la si deve per forza di cosa vedere con un occhio critico considerato quanto costa.

A ciò si aggiunge che l’applicazione di Fitbit non fa alcun passo in avanti da anni ed è vecchia graficamente, lenta, macchinosa e difficile da usare, delle volte si blocca e altre ancora non si sincronizza con i dispositivi abbinati; e, insomma, per 150 euro, a cui ci si potrebbe aggiungere un costoso abbonamento premium, io mi aspetto, anzi pretendo, tutt’altra qualità e un supporto ben diverso.

Dunque, Fitbit Luxe è da buttare? Il discorso fatto finora è piuttosto chiaro e la risposta è che ne vale la pena solamente se si è fan dei prodotti di Fitbit e si usano e si posseggono già suoi prodotti, altrimenti non c’è alcuna ragione valida per comprarla. Per i temerari su Amazon costa 150 euro.

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