Non è la prima volta che parliamo di Google Fuchsia, il misterioso sistema operativo al quale il colosso di Mountain View starebbe silenziosamente lavorando da alcuni anni. Google non si è mai espresso più di tanto sul progetto, ma non molti mesi fa ha deciso di aprirne le porte a sviluppatori esterni, così da agevolarne e velocizzarne i tempi di sviluppo.

Di Google Fuchsia sappiamo che sarà un sistema operativo open source che potrebbe – tra le altre cose – eseguire anche applicazioni sviluppate per piattaforme Linux (comprese quelle Android) pur non basandosi su questo sistema operativo. Per questo motivo sono in molti a credere che Fuchsia sia un sistema operativo unificante che può funzionare sulla maggior parte dei dispositivi, smartphone, laptop e dispositivi IoT inclusi.

Google pronta a rilasciare la prima versione stabile di Fuchsia per gli sviluppatori

Fino ad ora, Google Fuchsia è stato reso disponibile solamente per quegli utenti che sono in grado di scaricare il codice sorgente, buildarlo e installarlo su uno dei pochi dispositivi supportati, oppure eseguirlo tramite un emulatore. Di questo sistema operativo sono state diffuse internamente diverse versioni, e pare proprio che adesso Google si stia preparando per rilasciare la versione stabile di Google Fuchsia destinata agli sviluppatori.

Stando a quanto scoperto dai ragazzi di 9to5google, il colosso di Mountain View ha di recente creato un nuovo “ramo” del codice di Google Fuchsia intitolato “releases/F1”, arricchendo progressivamente questo ramo con delle nuove aggiunte. Circa sei settimane dopo la comparsa di questo ramo, Google ha aggiunto anche il ramo “F2” e il bug tracker ha iniziato a segnalare problemi che dovranno essere risolti con la versione “F3”. Per questo motivo, la fonte crede che Google Fuchsia si stia progressivamente avvicinando al lancio della sua prima versione stabile destinata agli sviluppatori, al quale seguirà un programma regolare di rilasci importanti.

L’ultima volta che Google Fuchsia è stato visto in azione risale al 2019: un utente era riuscito a sostituire la propria interfaccia utente con quella del nuovo sistema operativo, ai tempi piuttosto essenziale. Non esistevano funzionalità concrete, ma più che altro quella versione esisteva per preparare gli sviluppatori a creare applicazioni per l’eventuale arrivo di Fuchsia OS. Molto probabilmente, con questa nuova versione gli sviluppatori non avranno più bisogno di scaricare il codice sorgente e di buildarlo, ma avranno direttamente accesso a una versione pronta all’uso. Sicuramente il rilascio della versione stabile di Fuchsia ci aiuterà a comprendere meglio quali saranno gli ambiti di utilizzo di questo nuovo sistema operativo.