Quest’oggi, 1 marzo 2021, il Ministero dell’Interno dichiara che le pubbliche amministrazioni devono consentire ai cittadini di accedere ai servizi digitali tramite la carta d’identità elettronica (CIE), come prevede il Decreto Semplificazioni che, appunto, spinge per utilizzare questo mezzo di identificazione per l’accesso ai servizi rivolti al cittadino.

Accesso ai servizi digitali al cittadino

La carta d’identità elettronica riveste un ruolo determinante nel processo di digitalizzazione del Paese. 19 milioni di cittadini possiedono già CIE che rappresenta la prima identità digitale con cui accedere in modo sicuro e semplice al mondo dei servizi online della PA“, si legge nella nota ufficiale. “Grazie alle sue caratteristiche di sicurezza, versatilità e interoperabilità, non è solo un documento di riconoscimento ma è soprattutto una chiave d’accesso rapida e sicura con cui attivare un dialogo sempre più diretto ed efficace con la pubblica amministrazione.”

Secondo i dati raccolti dal Ministero dell’Interno, sono oltre 19 milioni le CIE emesse il che le rende il servizio d’identità digitale più diffuso in Italia, mentre sono oltre 5,5 milioni gli accessi ai servizi pubblici online durante il 2020. I vantaggi offerti dalla CIE, oltre quelli relativi all’accesso ai servizi digitali, è che rappresenta uno strumento valido in tutta Europa e riconosciuto come documento di viaggio in tutta l’area Schengen.

Infine, ricordiamo che per richiedere la CIE on è necessario attendere la scadenza della vecchia carta; la nuova può essere richiesta al proprio Comune e riceverla a casa entro sei giorni lavorativi. Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link.