La vendita di HONOR da parte di Huawei produce subito degli effetti positivi per l’ex sub-brand, che in tempi strettissimi è riuscito a ricongiugersi con Microsoft, alimentando così la speranza di vedere presto novità anche in ambito smartphone (con ovvio riferimento ai servizi di Google).

HONOR si riprende la licenza Microsoft

La complessa e tuttora irrisolta vicenda del ban di Huawei da parte degli USA aveva ovviamente coinvolto anche HONOR, la cui vendita assume ora il sapore di una libertà riconquistata.

Un report in arrivo dalla Cina conferma infatti che HONOR sta iniziando a riappropriarsi di ciò di cui il ban degli USA nei confronti dell’ex casa madre l’aveva privata.

Il primo fondamentale tassello è rappresentato dalla licenza di Microsoft per poter utilizzare il sistema operativo Windows 10 a bordo degli apprezzatissimi notebook della serie MagicBook.

Google, Qualcomm e gli altri

Dal momento che il ricongiungimento con Microsoft si è realizzato in tempi decisamente rapidi, ci sono buoni motivi per sperare in una riapertura analoga in ambito smartphone, questa volta da parte di Google, così da rivedere i servizi e le app di Big G sui device a marchio HONOR.

Naturalmente le novità attese non sono soltanto quelle in ambito software, ma anche sul fronte dell’hardware. In questo senso, la licenza ottenuta da Microsoft potrebbe portare ad una decisa accelerazione delle trattative con Qualcomm e altre compagnie statunitensi.

D’altronde HONOR avrà bisogno di rimpiazzare i chipset Kirin e gliene serviranno parecchi per superare le spedizioni di Huawei e agguantare l’obiettivo dei 100 milioni di smartphone venduti nel 2021.

HONOR fa sul serio, il ritorno sulla scena internazionale dovrebbe concretizzarsi a partire dalla primavera e questo primo segnale di disgelo è un ottimo inizio.

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