Open Fiber ha confermato di aver coperto 16.000 unità abitative della città di Ravenna con la propria fibra ottica FTTH e che la vendita dei servizi dei vari ISP interessati (al momento Vodafone, Wind Tre, Tiscali, Fibra.City, Melita, Spadhausen, X-Stream, Twt e WithU) è attiva.

Si tratta di un’ottima notizia per tutti i residenti di Ravenna che, d’ora in poi, potranno sfruttare connessioni fino a 1 Gbps su rete interamente costituita da fibra ottica (ultimo miglio compreso).

FTTC, FTTB, FTTH e ADSL: differenze, vantaggi e svantaggi

Per Open Fiber, la fibra FTTH “è un asset strategico per la crescita dei territori urbani, poiché abilita velocità di connessione fino a 1 Gigabit per secondo, e sviluppa connessioni e servizi digitali, leve principali della produttività per affrontare le sfide economiche e sociali di oggi e dei prossimi anni. I servizi abilitati dalla banda ultra larga sono numerosi e si estendono ad ambiti come l’Internet of Things, l’e-health, il cloud computing, lo streaming online di contenuti in HD, l’accesso ai servizi avanzati della Pubblica Amministrazione, applicazioni Smart City come la mobilità sostenibile, il controllo elettronico degli accessi, il monitoraggio ambientale, la gestione dell’illuminazione pubblica e la digitalizzazione dei servizi per il turismo“.

Precisiamo che la cablatura di Ravenna in fibra ottica non fa parte dei bandi Infratel (che Open Fiber ha vinto ricevendo finanziamenti pubblici sulla posa della fibra ottica nelle aree bianche) ma si tratta di investimenti personali.

Esattamente però come per la fibra legata ai bandi Infratel, Open Fiber non opera direttamente come un ISP: l’azienda infatti provvede ad affittare la propria rete in fibra ai vari operatori interessanti, segnando un forte cambiamento con il passato ed aprendo le porte anche a nuovi player in un settore che è stato sempre dominato da poche figure.

Non è un caso che l’idea dapprima di fondere la rete in fibra ottica con TIM e successivamente quella di acquisizione diretta da parte di TIM porterebbe ad avere una copertura nazionale quasi completa con ogni operatore che potrebbe accedervi a condizioni uguali per tutti e non discriminatorie.