Da diverso tempo i mouse da lavoro non vedevano cambiamenti radicali nelle loro funzioni o design, con molte novità spesso limitate a piccoli dettagli o gimmick privi di reale valore pratico. Logitech ha deciso di invertire questa tendenza con il nuovo MX Master 4, un mouse pensato per professionisti, creativi e power user che passano molte ore davanti al computer e vogliono uno strumento che non solo sia comodo, ma che aiuti concretamente a migliorare la produttività e rendere più fluide, precise e piacevoli le attività più complesse.

L’MX Master 4 arriva sul mercato italiano al prezzo di 129,99 euro. Un prezzo di fascia alta, ma giustificato dall’insieme di materiali, tecnologie e funzioni avanzate che offre, consolidando la reputazione di Logitech come punto di riferimento tra i mouse per ufficio e lavoro creativo.

Design e materiali: comfort ergonomico con attenzione all’ambiente

Il nuovo Master 4 abbandona la gomma testurizzata che avvolgeva gran parte della scocca del precedente modello 3S, limitandola alla sola parte laterale destra dove si poggia il pollice, e al cosiddetto “wing”, la piccola ala del mouse che ospita il nuovo pulsante dell’Actions Ring. Questa scelta rende la presa più pulita e meno appiccicosa nel lungo termine, senza sacrificare il grip nelle zone più delicate e utilizzate.

Logitech MX Master 4

Le plastiche sono di alta qualità, con un rivestimento superiore leggermente testurizzato che sembra questa volta mantenere un aspetto “nuovo” anche dopo un uso intensivo prolungato. La rotellina laterale è realizzata in alluminio a basse emissioni, contribuendo anche a un impatto ambientale ridotto. Il peso raggiunge i 151 grammi, leggermente superiore rispetto ai modelli precedenti e questo dobbiamo dire che si fa sentire soprattutto per chi è abituato a spostare il mouse alzandolo leggermente. 

Rimane comunque ben bilanciato e mai fastidioso grazie alla forma ergonomica studiata per adattarsi sia a chi usa presa “palm” sia “claw”. Peccato ancora l’assenza di una versione per i mancini, purtroppo: rimane un mouse esclusivamente per destrorsi e ci hanno detto in Logitech che la scelta in questo caso è dovuta ad un numero troppo esiguo di richieste di mancini che non permetterebbe di coprire le spese di produzione del mouse per mancini. 

Logitech MX Master 4

Logitech ha fatto un ottimo lavoro anche dal punto di vista della sostenibilità, utilizzando materiali riciclati certificati post-consumo fino al 48% e una batteria al cobalto riciclato al 100%. Un dettaglio sempre più rilevante per chi cerca prodotti dal minor impatto ambientale possibile senza rinunciare alla qualità.

Ergonomia e comfort d’uso: forme e tasti ottimizzati

Come da tradizione MX Master, la forma è scolpita per garantire il massimo comfort nelle lunghe giornate di lavoro. Le dimensioni sono generose ma bilanciate, e il design permette alla mano di trovare una posizione naturale senza affaticare polso e dita. 

I tasti principali sono ora leggermente più ampi e coprono una zona maggiore, permettendo anche al dito medio di posizionarsi comodamente. Il clic è uno dei punti forti: molto silenzioso, meno rumoroso addirittura del già discreto 3S, con un feeling tattile che non sfocia mai in “plastico vuoto” o fastidiose vibrazioni. Logitech dichiara una riduzione del rumore del 90%, e questa differenza è percepibile anche in ambienti silenziosi come uffici open space o sale riunioni.

Logitech MX Master 4

Il mouse integra due rotelle MagSpeed: quella superiore principale, perfetta per scorrere rapidamente o con precisione, e quella laterale secondaria, stavolta non è più incassata ma leggermente più sporgente e capace di rendere immediato il trovarla “al volo” con il pollice anche mentre si scrive o si navigano timeline complicate. La presenza del pulsante sopra la rotellina principale, che permette di passare velocemente dalla modalità di scorrimento libero a quella click-to-click, è come sempre un’aggiunta molto utile per chi alterna attività con esigenze di precisione e rapidità.

Sempre sulla sinistra troviamo, con grande piacere, pulsanti “indietro-avanti” più prominenti, facilmente individuabili senza errori di input. Il nuovo pulsante dedicato ai Gesti, posizionato più avanti rispetto ai tradizionali tasti laterali “indietro” e “avanti”, rappresenta una novità interessante ma non priva di compromessi pratici. Per raggiungerlo è necessario spostare il pollice dalla sua naturale posizione di riposo, costringendo a un piccolo ma costante aggiustamento della presa durante l’utilizzo intensivo. Questo spostamento, se ripetuto di frequente, può risultare poco ergonomico e alla lunga un po’ scomodo per chi fa largo uso di funzioni rapide e shortcut nel multitasking quotidiano.

Logitech MX Master 4

Sotto il cofano: “vecchio” sensore, nuove performance

Se avete già usato un mouse MX Master recente, la sensazione di tracking sarà familiare: il sensore resta quello già noto, capace di coprire 8000 DPI e lavorare (quasi) su ogni superficie tranne vetro lucido. Le novità sono però sotto le PTFE feet: Logitech ora le ha allargate, soprattutto sui bordi e intorno al sensore, rendendo ogni movimento di scorrimento morbido, silenzioso e costante.

Durante le sessioni di utilizzo prolungato, soprattutto nel lavoro di precisione (CAD, grafica vettoriale ma anche montaggio video o editing fotografico), questa small change si percepisce come una crescente leggerezza dello scorrimento giorno dopo giorno: c’è meno bisogno di “spingere” e, quindi, meno affaticamento a fine giornata.

Logitech MX Master 4

Innovazioni software e funzionalità: feedback aptico e Action Ring

Qui Logitech ha finalmente osato! La novità più rilevante dell’MX Master 4 è senza dubbio l’introduzione del feedback aptico, un sistema di vibrazioni leggere e calibrate che accompagnano l’uso quotidiano del mouse. Che si tratti di scorrere una pagina, selezionare un elemento o lavorare in ambienti software complessi come Photoshop o Premiere, il feedback aptico offre una conferma sensoriale immediata e personalizzabile sotto il pollice. Ne guadagna l’esperienza immersiva in modo significativo, avvicinando il feeling a controller di fascia alta come DualSense per PS5.

Logitech MX Master 4

Questa tecnologia facilita la cosiddetta memoria muscolare, aiutando a compiere azioni con maggiore sicurezza e velocità, con un risparmio concreto in movimenti inutili stimato fino al 63% per alcune attività specifiche. Logitech permette quattro livelli di intensità di vibrazione (Discreta, Bassa, Media – la predefinita – e Elevata), ma segnala anche che i livelli più alti consumano più batteria, invitando all’uso di moderazione o allo spegnimento completo se si cerca la massima durata. Nella quotidianità, già il livello medio trasmette un feedback deciso, che può risultare però un po’ eccessivo in ambienti silenziosi o se si usa il mouse la sera. Non sono chiarissime le implicazioni sulla batteria: tendenzialmente, meglio non esagerare se si vuole risparmiare energia.

Proprio nel “wing” del mouse si trova il pulsante dedicato all’Actions Ring: premendolo appare sullo schermo un overlay digitale circolare con fino a otto scorciatoie, configurabili per ogni singola app tramite il software Logi Options+. Le shortcut possono includere comandi rapidi, automatismi, o open tools specifici ai programmi più usati. 

Ad esempio, durante una sessione su Adobe Premiere o Photoshop, compaiono automaticamente comandi specifici dedicati, come la regolazione dei livelli audio, l’applicazione di filtri, le azioni rapide di editing oppure la gestione delle notifiche e dei canali. Questa personalizzazione profonda è resa possibile dai plugin scaricabili dal Logi Marketplace, un vero ecosistema ancora agli inizi ma dal potenziale enorme: più sviluppatori aderiranno, e più software verranno supportati con funzioni native di Action Ring.

Il limite attuale, però, è la scarsa varietà di plugin di terze parti disponibili: al momento, solo pochi programmi — principalmente Adobe con Photoshop e Lightroom o anche Zoom — dispongono di integrazioni avanzate, mentre molte app diffuse nel mondo creativo, office e produttività sono in attesa di essere implementate. Logitech sta puntando sul continuo ampliamento della sua piattaforma, quindi la prospettiva è quella di assistere ad una crescita costante settimana dopo settimana, rendendo il mouse sempre più intelligente e versatile. In pratica, il tasto Action Ring è pensato come un vero hub produttivo, in grado di rivoluzionare i flussi di lavoro per chi utilizza software specifici e predilige automazioni, ma per sfruttarne davvero il potenziale occorre un po’ di pazienza e fiducia nell’evoluzione dell’ecosistema Logi Marketplace.

Ad esempio, se si lavora su Adobe Premiere, sulla schermata compariranno opzioni di editing della timeline o di esportazione rapida; in Photoshop, strumenti come i pennelli o lo zoom. Questa capacità di adattamento è resa possibile dai plugin scaricabili da Logi Marketplace, che stanno crescendo di settimana in settimana, pur al momento risultando ancora limitati: la compatibilità si estende a una manciata di programmi chiave, mentre molte delle principali app creative, di produttività e lavoro non sono ancora supportate in modo nativo.

Il potenziale dell’Action Ring è enorme perché trasforma il mouse in un vero centro di controllo: basta un tocco per accedere a funzioni avanzate altrimenti possibili solo da tastiera, con una velocità e una precisione ritagliata sui flussi di lavoro di ogni utente. Tuttavia, chi desidera sfruttarlo al massimo dovrà avere un po’ di pazienza: l’ecosistema dei plugin è in rapida espansione, e Logitech sta lavorando per coinvolgere sempre più sviluppatori e software house. Il consiglio, quindi, è di vedere nell’Action Ring un investimento sulla produttività che crescerà col tempo: già ora è una marcia in più per editing, design, meeting e automazioni quotidiane, e lo sarà ancor di più nei mesi a venire.

Software Options+: personalizzazione totale (ma obbligata)

Tutto quello che rende unico questo mouse passa da Options+, il software di Logitech (compatibile con Windows 11, macOS 13+, Linux, ChromeOS, iPadOS 15+, Android 12+): qui si impostano macro, shortcut per ogni app e profili multipli. La parte positiva è la facilità d’uso e la nuova interfaccia, molto più stabile rispetto ai primi tempi con SetPoint. Da segnalare che su Windows 10 non è possibile sfruttare il Bluetooth LE, quindi bisogna usare per forza il ricevitore Bolt (non incluso in confezione ma da acquistare a parte).

Ma c’è anche un aspetto critico da evidenziare:

  • Niente memoria interna: tutte queste belle personalizzazioni rimangono vincolate al computer dove Options+ è installato. Su PC aziendali “blindati”, o se si lavora sempre su postazioni diverse, si perde tutto quel valore in praticità che rende MX Master 4 superiore.
  • Non tutto è mappabile: alcune funzioni di spicco, come Smart Actions (macro automatiche) o l’AI Prompt Builder, non si possono attivare tramite l’Action Ring ma solo come azioni a parte. Un piccolo intoppo per chi vorrebbe massimizzare tutto dalla wheel overlay centrale.

Il supporto multi-dispositivo permette di passare con un solo pulsante tra tre computer o tablet connessi, mentre la tecnologia Logi Flow abilita il trasferimento rapido di file trascinandoli da uno schermo all’altro. La connettività è potenziata rispetto al modello precedente grazie a un chip e antenna di ultima generazione, con doppia opzione di collegamento via Bluetooth LE o dongle USB-C proprietario (Logitech Bolt).

Prestazioni: solida continuità e qualche rimpianto lato “pro”

Sul piano delle performance e del feeling puro di utilizzo, il nuovo MX Master 4 non ha nulla da invidiare alle generazioni passate: anzi, convince da subito grazie ai piccoli accorgimenti su materiali, bottoni e precisione dello scorrimento. In tutto ciò, però, rimane un grande assente: la frequenza di polling, ferma a 125 Hz, non va oltre lo standard delle MX Master precedenti. Questo vuol dire:

  • Scrolling e movimenti: su monitor ad alta frequenza di aggiornamento, il movimento del cursore non è così fluido come mouse da gaming con polling rate a 1 kHz o 8 kHz. Nulla che infici il lavoro “classico” da produttività (Excel, CAD, foto editing), ma chi scrive trova l’effetto visivo un po’ “scattoso” su display OLED a 120 Hz.
  • Precisione: il sensore, pur di alto livello, non cambia rispetto alla MX Master 3S, rendendo la differenza tra vecchia e nuova versione poco tangibile per chi già lavora a livello avanzato.

Logitech MX Master 4

Lavorando per lunghe sessioni su PC e smartphone — tra articoli, editing, gestione social, revisioni immagini e gestione mail — MX Master 4 si inscrive facilmente tra le 2-3 periferiche di input “indispensabili”. Le differenze rispetto alla MX Master 3S si percepiscono nel lungo periodo: meno stanchezza, più soggettiva soddisfazione ad ogni interazione, sensazione di “perfect fit” anche dopo una giornata intera di lavoro.

La riconfigurazione rapida dei tasti, la possibilità di trascinare file tra più computer e la fluidità nei passaggi di device rendono l’esperienza molto superiore rispetto a mouse di fascia anche superiore lato gaming. Tuttavia, le mancanze — polling rate e memoria su tutte — restano un punto dolente che si percepisce soprattutto se si lavora spesso su postazioni “blindate”.

Autonomia e ricarica

L’autonomia della Logitech MX Master 4 si conferma uno dei suoi punti di forza più apprezzabili nella vita quotidiana: poter stare fino a 70 giorni senza ricaricare, specialmente disattivando il feedback aptico, significa dimenticarsi quasi completamente della batteria durante settimane di lavoro intenso o viaggi. Non lo abbiamo appurato effettivamente in 70 giorni di utilizzo ma facendo una proporzione dopo qualche settimana ci siamo accorti che Logitech non mente sui numeri. In situazioni di uso continuativo, la modalità di risparmio energetico si rivela preziosa per massimizzare la durata senza rinunciare troppo alle funzionalità smart.

La ricarica rapida USB-C, poi, è una vera svolta per chi fa spesso sessioni lunghe e impreviste: bastano pochi minuti collegati alla presa per accumulare ore di autonomia, un vantaggio decisivo in un ambiente produttivo dove ogni interruzione può diventare un fastidio.

Materiali & sostenibilità: finalmente un passo up

Un plus gigantesco per la nuova generazione è il focus su materiali riciclati: la struttura impiega fino al 54% di plastiche riciclate, la batteria è in cobalto riciclato e la rotella in alluminio ecologico. Questi dettagli non sono puramente di marketing: si percepiscono davvero sotto mano e gratificano chi cerca prodotti premium con un occhio all’ambiente. Il design “riparabile” — con viti ora in vista sul fondo — rende più semplice eventuali interventi nel lungo periodo, che sia per cambiare la batteria o risolvere altri problemi hardware.

Logitech MX Master 4

Conclusioni

Logitech MX Master 4 è una naturale evoluzione del mouse per produttività più amato dai professionisti. Con materiali premium, ergonomia superiore e una suite di funzionalità volte a migliorare il flusso di lavoro, rappresenta oggi uno dei migliori mouse per lavoro intensivo e creativo sul mercato. È una scelta quasi obbligata per chi lavora ogni giorno tra più device, gestisce workflow complessi in ambito grafico, Excel, editing video, content creation o sviluppo, grazie alle nuove funzioni e alla personalizzazione via Options+.

Il feedback aptico e l’innovativo sistema Actions Ring sono la vera novità che potrebbe definire il futuro della produttività digitale, anche se serve tempo per familiarizzarci e per l’arrivo di un ecosistema di plug-in più ampio che ne valorizzi l’uso.

Logitech MX Master 4

Sul mercato italiano, il nuovo MX Master 4 costa 129,99 euro (con alcune oscillazioni tra 119 e 139 euro a seconda di offerte e disponibilità). È un prezzo importante, superiore di circa 40 euro rispetto al già ottimo MX Master 3S, giustificato solo in parte dai miglioramenti nei materiali e dalle novità aptiche. Per la maggior parte degli utenti business/professionali, soprattutto chi già possiede una MX Master recente, la spesa extra vale solo se:

  • Si sfruttano davvero le nuove funzioni dell’Action Ring e dei plugin,
  • Si cercano materiali più duraturi,
  • Si vuole contribuire su un prodotto più “green”.

A questo prezzo è certamente un investimento importante ma giustificato dalla qualità complessiva e dalle nuove tecnologie integrate. Un mouse da consigliare a chi lavora veramente tanto al computer e vuole uno strumento in grado di essere non solo comodo, ma anche un valido alleato contro la perdita di tempo e la stanchezza da clic ripetuti. Chi possiede già la versione 3S e non usa funzioni avanzate può serenamente attendere: i miglioramenti non sono rivoluzionari, ma rappresentano la massima espressione della filosofia “evolution, not revolution”.

Pro:

    • Design ergonomico e materiali premium
    • Nuovo feedback aptico convincente
    • Tasto Action Ring rivoluzionario
    • Rotelle MagSpeed ultra fluide
    • Autonomia eccellente e ricarica rapida USB-C
    • Materiali riciclati e approccio green

Contro:

    • Assenza di memoria interna
    • Nuovo tasto Mission Control un po’ scomodo
    • Ecosistema plugin ancora limitato
    • Prezzo elevato (circa 129€)

Voto finale:

9