Il lancio della GeForce RTX 5080 e più in generale della serie NVIDIA GeForce RTX 50 con architettura Blackwell ha smosso il mercato delle schede grafiche consumer, dando vita a molte discussioni tecniche e non, come del resto accade sempre quando debutta una nuova generazione di GPU.

Le novità introdotte da NVIDIA con l’architettura Blackwell sono diverse, dall’hardware al software, ambito quest’ultimo dove troviamo le innovazioni più interessanti del produttore, alcune delle quali probabilmente (anzi sicuramente) non stiamo ancora sfruttando al meglio per via di una mancata ottimizzazione dei giochi e più in generale degli applicativi.

Detto questo, oggi ci focalizzeremo su un aspetto che di solito non enfatizziamo molto sulle schede grafiche, ovvero l’overclock e il possibile incremento delle prestazioni ottenibile su una scheda video nel gaming e nel calcolo in un ambito di utilizzo quotidiano.

L’idea di condurre questa nuova sessione di test, che ora argomenteremo, è arrivata dopo aver provato le varianti custom della GeForce RTX 5080, oltre alla Founders Edition, talmente propense a operare sopra le specifiche tecniche di NVIDIA da spingerci ad annoverare le doti di overclock tra i punti di forza delle nuove GPU Blackwell.

NVIDIA GeForce RTX 5080: è un mostro in overclock, ma c’è un motivo

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Chi ha seguito il lancio di GeForce RTX 5090 ed RTX 5080, saprà che, al netto delle nuove tecnologie come il DLSS 4 e il Multi Frame Generator, il divario in termini di prestazione assoluta tra GeForce RTX 50 e GeForce RTX 40 non è abissale; la top di gamma Blackwell migliora del 30% rispetto alla GeForce RTX 4090, mentre per la GeForce RTX 5080 questo incremento gen su gen è più risicato, toccando nel migliore dei casi il 20% in ambito ray-tracing (25% se parliamo di alcuni benchmark sintetici ad hoc).

Nel caso della GeForce RTX 5080, quello che ha stuzzicato il nostro interesse è proprio l’ampio margine di overclock lasciato da NVIDIA e dai partner sui modelli custom. Di fabbrica le migliori custom offrono un sostanziale incremento della frequenza Boost rispetto alla Fonders Edition (già valida), impattando positivamente sul frame-rate e garantendo al contempo di spingere ulteriormente il clock di GPU e memorie GDDR7 grazie ai mostruosi dissipatori in dotazione. Ma non è tutto; dopo diversi test, possiamo affermare anche che NVIDIA è stata molto conservativa riguardo alle frequenze di clock, un approccio che al momento non ci siamo spiegati e che potremmo ricondurre solo a una questione di efficienza energetica (e consumi quindi, ma da verificare).

La procedura di overclock su una scheda video può essere effettuata in piena sicurezza, o meglio, con la possibilità di modificare o meno le impostazioni originali della scheda relative al Power Limit (e i relativi consumi). Rimanendo in tema di Power Limit, o per meglio dire di TBP (Total Board Power), il motivo dietro questa propensione all’overclock della GeForce RTX 5080 rispetto alla sorella maggiore è abbastanza palese e intuibile.

NVIDIA Blackwell GPU

NVIDIA GeForce RTX 5090 parte da un TBP di 575 watt, collocandosi praticamente al margine dei 600 watt che può erogare il connettore PCI-E 12V-2x6pin; calcolatrice alla mano, siamo il 4% sotto questa soglia massima che, inutile dirlo, non è consigliabile superare per motivi riconducibili alla stabilità.

Con GeForce RTX 5080 invece si parte invece da una base di “soli” 360 watt, decisamente sotto la soglia della RTX 5090, ma anche dei 450 watt, un gradino che avevamo affrontato con la GeForce RTX 4090. Tale caratteristica, non solo permette alla Founders Edition di spingersi sino a un +10% del suo Power Limit, ma offre ai partner molto altro “spazio” per BIOS più spinti con margini che possono toccare anche il +25%.

L’incremento di prestazioni e TBP (360 vs 320 watt) della GeForce RTX 5080 rispetto alla GeForce RTX 4080/4080 SUPER, non stimola sicuramente l’utente che punta a massimizzare l’efficienza e contenere i consumi, tuttavia vedremo che l’ottima propensione all’overclock delle GPU Blackwell e più in generale delle GeForce RTX 50, permette di incrementare notevolmente le frequenze operative e le prestazioni globali della scheda senza inficiare TBP e consumi.

Overclock NVIDIA GeForce RTX 5080: cosa abbiamo fatto e come farlo in sicurezza

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Quando nelle nostre recensioni testiamo le doti di overclock di una scheda grafica, lo facciamo per verificarne la propensione e di conseguenza la selezione/bontà del silicio, ma anche e soprattutto per avere un riferimento sul limite del sistema di dissipazione adoperato su quel preciso modello di scheda.

Andando a ritroso però, prima di divenire anche una sorta di sport, la pratica dell’overclock nasce sostanzialmente per incrementare le prestazioni di un sistema, solitamente che non brilla dal punto di vista velocistico. Non è il caso di una GeForce RTX 5080, ma il concetto è sempre lo stesso: perché rinunciare a prestazioni gratis, quando sono facilmente accessibili come in questo caso?

Facendo un piccolo sondaggio, anche consultando le recensioni dei colleghi sulle GeForce RTX 5080 custom, rileviamo come nel nostro caso un certo incremento percentuale delle prestazioni nei giochi/produttività rispetto alla Founders Edition; lo scarto varia in base all’applicativo e all’overclock applicato ai relativi modelli custom, ma di primo acchito sembra emergere che guadagnare un ulteriore 8-10% di prestazioni su questa scheda non è per niente difficile.

Un incremento del 10% sommato al +18-20% circa uscito fuori dalle varie recensioni, inizia a essere un balzo sicuramente più appetibile gen su gen, ma a questo punto si potrebbe argomentare che anche la serie GeForce RTX 40 può essere overcloccata. Questo è vero, ma è vero anche che in ambito overclock le GPU Ada Lovelace non hanno mostrato le potenzialità di Blackwell in questa fase iniziale del lancio, spingendoci quindi a cercare di quantificare quanto possiamo guadagnare davvero se mettiamo mano seriamente alle frequenze di GPU e memorie di una GeForce RTX 5080.

Overclock GPU: cosa ci serve e le procedure (semplici) per non sbagliare

Abbiamo preferito non dilungarci oltre sulla pratica dell’overclock e sulla sua utilità, ambito dove si potrebbe argomentare molto e dove ognuno alla fine può avere una propria visione personale. Quello che vogliamo chiarire in partenza però, è che miriamo a un incremento di prestazioni che non vada a inficiare i consumi e le temperature, o comunque in minima parte, focalizzandoci invece sulla sicurezza e sulla stabilità.

Per avere un quadro più chiaro della situazione, cercheremo anche il limite a cui ci si può spingere con una dissipazione standard/custom ad aria, ovviamente ad alto profilo, rilevando in quel caso quanto ci costano in termini di watt gli FPS in più che riusciamo a tirar fuori dalla scheda.

Andando al sodo, sempre con un occhio di riguardo per i neofiti, partiamo dalle basi e vediamo la procedura per effettuare un overclock sicuro, ma ancora prima le premesse da fare a monte. Iniziamo dicendo che, se avete acquistato una NVIDIA GeForce RTX 5080 si presume che abbiate a disposizione un’unità di alimentazione adeguata, o comunque non sottodimensionata e scelta come si usa dire col “contagocce”.

Per la GeForce RTX 5080, NVIDIA consiglia un buon alimentatore da 850 watt, soluzione che potrebbe non essere del tutto adeguata o starvi stretta se volete spingere al limite la scheda, ma non solo. Se infatti pensiamo di abbinarci una CPU verace come un Core i9-14900K o 14900KS ad esempio, dovremo tenere in conto altri 250-300 watt di picco sulla CPU che sommati ai 360 watt nominali della RTX 5080 portano il consumo massimo teorico di picco a 660 watt (solo GPU e CPU).

Se pensate che i modelli custom della nuova scheda NVIDIA possono spingersi sino a 450 watt modificando il Power Limit, converrete con noi che senza dubbio è preferibile un’unità da 1.000 watt e possibilmente con il connettore PCI-E 12V-2x6pin da 450/600 watt.

Possiamo confermare questo dato in prima persona visto che la Gigabyte AORUS GeForce RTX 5080 MASTER, che abbiamo provato al day-one, è uno di quei modelli (non sono molti per intenderci) che consente di modificare il Power Limit sino al +25% (ben 450 watt, ovvero 360+90 watt). La nuova scheda grafica AORUS ci sarà di aiuto oggi proprio per via di questa sua peculiarità, senza dimenticare che di fabbrica è la GeForce RTX 5080 più veloce in commercio con una frequenza Boost di 2.805 MHz e un BIOS decisamente più ottimizzato di altri modelli.

NVIDIA GeForce RTX 5080: come incrementare le frequenze mantenendo la stabilità

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Anticipando che ci sarà una breve tornata di test grafici dedicati, se non altro per quantificare il guadagno prestazionale ottenuto con l’overclock, per effettuare tale procedura correttamente e monitorare tutti i parametri dobbiamo procurarci delle utility ad hoc.

Niente di complicato, lasciamo da parte le sessioni di overclock estremo dei professionisti di settore con azoto liquido, sonde, coibentazione e tutti i contorni del caso, cercando invece con pazienza il limite della nostra scheda e del relativo sistema di dissipazione ad aria. Come anticipato, per l’occasione ci siamo serviti della AORUS GeForce RTX 5080 MASTER, probabilmente la custom più spinta in fatto di TBP e di operare fuori dalle specifiche NVIDIA.

Riguardo i software da tenere sotto mano, ne esistono diversi ma per comodità vi elenchiamo quelli che utilizziamo solitamente nelle nostre prove. Ci serve senza dubbio un software per il monitoraggio e il tweaking, ossia la modifica dei parametri della scheda grafica (frequenza, Power Limit, ventole ecc); solitamente optiamo per MSI Afterburner, tra i più validi in circolazione, tuttavia quasi tutte le aziende ormai forniscono un’utility proprietaria per tale scopo.

Nel caso di Gigabyte ad esempio, è disponibile AORUS Engine, semplice da utilizzare, meno completa di Afterburner per certi versi, ma già sufficiente per la procedura che ci aspetta e dotata di tutte le opzioni necessarie per il nostro overclock. A questa noi abbiniamo di solito anche GPU-Z e, se volete, HWiNFO, soprattutto perché spesso riesce a monitorare ulteriori parametri del sistema e della scheda grafica.

AORUS GeForce RTX 5080 MASTER software

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Preparate le utility, abbiamo bisogno di almeno uno stress test per “verificare” l’efficacia delle modifiche applicate a GPU e memorie, senza questo non possiamo capire se la scheda grafica e più in generale il sistema sono stabili. Uno dei test più pesanti in quest’ottica, spesso sconsigliati per l’elevato carico applicato sulla GPU, è FurMark; se utilizzato con cautela è un banco di prova molto valido per avere una sicurezza anche in altri ambiti di utilizzo, tuttavia potete optare anche per strade alternative come i test del 3DMark e, cosa che consigliamo comunque di fare, una sessione di gaming in 4K su giochi di un certo peso come Cyberpunk 2077 RT 4K ad esempio (o comunque titoli che permettono di portare la scheda grafica al suo limite).

Installato il tutto, iniziamo con l’overclock vero e proprio. Per una questione di comodità la nostra scelta è ricaduta su Afterburner, in particolare perchè è stato aggiornato proprio in vista del lancio delle GeForce RTX 50. Apriamo quindi il software e, per chi non lo conosce, iniziamo a fare amicizia con l’interfaccia; non è molto complicata e ben in vista notiamo subito i cursori che permettono di incrementare la frequenza di GPU e memorie GDDR7.

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Per il momento non tocchiamo nessuna voce, fatta eccezione, almeno secondo noi, per il regime rotativo delle ventole; un incremento contenuto della frequenza di clock non dovrebbe creare problemi su un dissipatore come quello della AORUS (anche perché non mettiamo mani alle tensioni), tuttavia per il momento diamo alla scheda il meglio per quanto concerne la dissipazione, contenendo al massimo le temperature.

Passando il controllo su Manuale, impostiamo le ventole al 75% (da modificare in base alle vostre temperature se preferite), fatto questo rompiamo il ghiaccio e per prima cosa proviamo a modificare il clock della GPU; non cambiate contemporaneamente i valori di clock per GPU e memorie perché in caso di instabilità non saprete quale dei due crea problematiche.

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Si potrebbe iniziare anche delle memorie, già molto spinte, ma qui lasciamo la scelta all’utente. Ribadendo che non ci assumiamo nessuna responsabilità su eventuali errori da parte dell’utente o malfunzionamenti, il primo step, senza perdere troppo tempo, dovrebbe essere quello di aggiungere 100 MHz al Boost clock della GPU; posizioniamoci sul cursore quindi spostiamolo di 100 MHz (o scriviamo nel box dedicato) e successivamente premiamo su Applica.

In una prima fase non ci interessa molto la prestazione assoluta, apriamo anche GPU-Z o HWiNFO e lasciamoli in background per monitorare tutto, dalle temperature alle frequenze operative e consumi. Successivamente lanciamo il nostro test di stabilità, assicurandoci di aver verificato a monte come si comporta in quell’applicativo la scheda con impostazioni di fabbrica.

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Se lo stress test viene superato senza problemi, con valori nella norma per temperature e consumi, siamo a buon punto; appuriamoci che il risultato ottenuto nel test sia comunque migliore che con scheda a default e passiamo avanti. Bisogna infatti tenere presente che spesso, non sempre, modifiche e impostazioni errate nell’overclock non provocano per forza blocchi o crash di sistema e del driver video; in alcuni casi il test viene superato con apparente stabilità, tuttavia il risultato in termini di prestazioni (FPS o score) è inferiore al previsto, frutto di una sorta di instabilità legata alla tensione della GPU, troppo bassa per operare con quei parametri.

Non è una regola, ma solitamente le GPU NVIDIA hanno un buona propensione all’overclock, per questo il nostro secondo step potrebbe essere un ulteriore incremento del clock GPU di 50-75 MHz; ripetiamo la procedura sopra e in caso di stabilità continuiamo fino a quando la scheda risulta stabile e performante (tenendo sempre conto che non tutte le GPU hanno la stessa potenzialità).

Se avete portato avanti questa metodologia, avrete guadagnato almeno 200-250 MHz sul chip grafico, 300 MHz o più se siete fortunati; tarata la GPU in overclock, passiamo alle memorie dove applichiamo la stessa procedura, ricordando che in questo caso la percentuale di guadagno in termini di frequenza potrebbe essere minore visto che le GDDR7 della GeForce RTX 5080 sono già molto spinte.

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Qui consigliamo modifiche decrementali, solitamente partiamo con un primo step da +500 MHz, ricordando che la frequenza per la GDDR7 è da moltiplicare x2 (più o meno); in pratica, se sulla GeForce RTX 5080 aggiungete 500 MHz alla frequenza della VRAM vi ritroverete con una velocità GDDR7 pari a 31 Gbps (+ 1 Gbps). Gli step potrebbero essere anche inferiori, tuttavia il procedimento rimane identico e, almeno in questo caso, risulta semplice arrivare a fondo scala come abbiamo fatto noi.

Overclock AORUS GeForce RTX 5080 MASTER: i nostri risultati in gaming e non solo

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Nel nostro caso, ma vale anche per altri modelli custom, la base di partenza relativa alla frequenza GPU della AORUS MASTER è molto importante; a parità di TBP infatti, una scheda già overcloccata potrebbe avere un margine di miglioramento inferiore rispetto a un modello stock, ma non è detto e le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

In questo ambito la AORUS GeForce RTX 5080 MASTER si dimostra davvero solidissima e, parere personale, risulta senza dubbio la RTX 5080 custom da battere in quanto a propensione all’overclock. Senza intervenire sulle impostazioni relative al TBP, la Gigabyte AORUS GeForce RTX 5080 MASTER ci ha permesso di utilizzare in piena stabilità un +350 MHz sul core Blackwell e ben 3.000 MHz sulle memorie; il risultato è una GPU che con queste impostazioni opera a 3.200 MHz con memorie GDDR7 invece a 36 Gbps, ovvero il 20% più veloci rispetto alle specifiche NVIDIA.

Ma quanto impatta una modifica del genere sulle prestazioni globali? Vediamolo subito.

Ricordando che non possiamo fisicamente modificare la GPU per numero di unità di elaborazione (vedi CUDA Core/RT Core), non ci aspettiamo di rivoluzionare il comportamento della scheda; se la GeForce RTX 5080 va il 15-20% in più di una RTX 4080 SUPER, questo divario non arriverà al 50%, mentre qualsiasi cosa entro l’8-10% in più sarà sicuramente ben venuta.

Per l’occasione abbiamo voluto ripetere qualche benchmark sintetico e riprovato alcuni dei titoli che solitamente utilizziamo per misurare le prestazioni delle schede video. Ora vediamo subito i risultati, ma prima un breve sguardo alla nostra configurazione di test.

Piattaforma di test

  • Schede video:
    • Gigabyte AORUS GeForce RTX 5080 Master
    • NVIDIA GeForce RTX 4080 SUPER
    • NVIDIA GeForce RTX 4090
  • Processore: Intel Core i7-14900K (Profilo Extreme)
  • Dissipatore: NZXT KRAKEN ELITE F360 RGB CORE
  • RAM: 32 GB Corsair Dominator Titanium RGB DDR5 7.400 MT/s
  • Scheda madre: Gigabyte Z790 AORUS ELITE X Wi-Fi 7
  • Storage SSD: Corsair MP600 PRO LPX 2 TB – PCI-E Gen 4.0
  • Alimentatore: NZXT C1500 Platinum
  • Case: NZXT H7 Flow RGB
  • Sistema Operativo: Windows 11 PRO e driver aggiornati all’ultima versione disponibile

AORUS GeForce RTX 5080 MASTER overclock 3DMark suite

Partiamo con i benchmark del 3DMark, ambito dove la AORUS GeForce RTX 5080 MASTER è (o meglio diventa) in media il 33,3% più veloce della GeForce RTX 4080 SUPER, avvicinandosi alla GeForce RTX 4090 e battendola nei test più recenti come 3DMark Steel Nomad (+40% su RTX 4080 SUPER) e Speedway.

Nei cinque titoli testati a 1440P e in 4K lo scenario è praticamente lo stesso, con una media del +35% sulla sua antenata e un frame-rate che si allinea alla GeForce RTX 4090 nel gaming in 4K; meno marcato al contrario il guadagno in ambiti come il rendering e il calcolo puro, dove la media scende a +23% circa (qui purtroppo contano le unità di elaborazione).

Come cercare il limite assoluto della scheda video modificando il Power Limit

Visto come si procede per effettuare un overclock “sicuro”, o per meglio dire non troppo spinto o estremo, mantenendo inalterato il Power Limit, ora faremo un’ultima tornata di test sbloccando completamente il Power Limit della scheda. Nel caso della AORUS GeForce RTX 5080 MASTER, la percentuale di incremento è a dir poco notevole, un +25% che porta il TBP della scheda a ben 450 watt.

Sia chiaro, non è obbligatorio portare il Power Limit a fondo scala, si potrebbe optare per una via di mezzo (+10/15%), ma in questo caso non ci interessava limare i consumi bensì trovare il limite della scheda, oramai ampiamente fuori dalle sue specifiche e allineata a una GeForce RTX 4090.

In questi casi la differenza la fa il BIOS della AORUS che, con tali impostazioni, ci garantisce GDDR7 36 Gbps e un ulteriore Boost sulla GPU sino a +385 MHz, per una frequenza di picco che supera in questo caso quota 3.200 MHz (abbiamo visto picchi a 3.300 MHz), oltre il 26% superiore alla GeForce RTX 5080 Founders Edition.

AORUS GeForce RTX 5080 MASTER overclock

A questo punto torna a galla il ragionamento fatto sopra. Senza toccare il Power Limit, sulla GPU siamo arrivati a +350 MHz, mentre il limite dei +385 MHz è stato raggiunto con Power Limit sbloccato del 25%, un rapporto sconveniente visto che limiamo solo il 10% della frequenza di clock (350 MHz vs 385 MHz).

In realtà la AORUS GeForce RTX 5080 arriva anche a +365 MHz sulla GPU senza toccare il Power Limit, tuttavia abbiamo rilevato che le prestazioni decadono probabilmente perché la GPU necessiterebbe di un incremento del VCORE.

Considerazioni

Al termine di quello che possiamo definire un mix tra una sessione di test e una mini guida per l’overclock di una GeForce RTX 5080, cerchiamo di capire cosa possiamo portarci a casa con questa nuova scheda NVIDIA. La GeForce RTX 5080 probabilmente non offre il salto prestazionale “puro” che tutti si aspettavano, o meglio, la percentuale di miglioramento gen su gen rispetto alla GeForce RTX 4080 SUPER non ha del tutto convinto, collocandosi in un range che può andare dal 10% al 20 in base agli scenari (25% in alcuni benchmark sintetici).

Volendo essere giusti, NVIDIA in realtà potrebbe argomentare che la RTX 4080 SUPER andrà confrontata con la prossima GeForce RTX 5080 SUPER; anche questo è vero, ma vista l’attuale differenza tra RTX 4080 ed RTX 4080 SUPER (+5% di CUDA Core), al momento nessuno si aspetta che a inizio 2026 NVIDIA proponga una GeForce RTX 5080 SUPER da 14.000 CUDA Core (magari cambia idea).

Le GeForce RTX 50 sono appena uscite, quindi rimanere in attesa di una GeForce RTX 5080 SUPER non ha molto senso, soprattutto se dovete acquistare una scheda grafica di fascia alta che vi permetta di maxare i vostri titoli preferiti in 4K con supporto DLSS 4 e MFG. Vista la diatriba della scorsa generazione (RTX 4080 12 GB vs RTX 4080 16 GB), siamo sicuri che il produttore non farà lo stesso errore, per questo vogliamo essere ottimisti.

Nel frattempo, possiamo confermare che NVIDIA e i partner hanno lasciato molto margine di miglioramento sulla GeForce RTX 5080, anche senza intervenire sui valori del Power Limit e quindi dei consumi globali della scheda. Per molti fare overclock su una GPU come la GeForce RTX 5080 potrebbe essere inutile o comunque superfluo; abbiamo visto che non è proprio così e modelli ad alto profilo come la AORUS GeForce RTX 5080 MASTER sono realizzate anche per questo scopo, pur fornendo un incremento prestazionale già con impostazioni di fabbrica. Perchè non giovare quindi di questi FPS gratis?

A voi la scelta, l’overclock come visto richiede comunque un po’ di tempo e accortezza, ma i risultati alla fine possono essere anche consistenti, sempre salvaguardando l’hardware e in questo caso la scheda grafica.