Tim Cook ha detto di iPhone Air che il “design non è un vestito estetico, ma l’anima stessa del prodotto. Non un contorno, bensì la sostanza che plasma l’esperienza d’uso”. Voglio partire proprio da qui per capire iPhone Air che già con il suo nome sembra far intendere la volontà di Apple: creare uno spartiacque con gli altri iPhone del passato.

Un po’ come fece Steve Jobs con il MacBook Air quando lo tirò fuori dalla celebre busta gialla svelando uno dei portatili più sottili di sempre e se lo ricordate, fece decisamente scalpore. Dopo 17 anni Apple prova a ripetere il colpo con iPhone Air. 

Video recensione di iPhone Air

Design: la sfida della sottigliezza

Apple con iPhone Air rompe davvero con la tradizione, dopo anni di cambiamenti minimi. Negli ultimi 5-6 anni il design era rimasto pressoché invariato, ma oggi ci troviamo di fronte a un dispositivo che, per impatto estetico e sensazione al primo tocco, richiama le rivoluzioni di iPhone 4 e iPhone X. Con uno spessore di soli 5,64 mm e un peso di 165 grammi, è il più sottile e leggero di sempre: tenerlo in mano è un’esperienza inedita, con curve ergonomiche che offrono un feeling elegante e morbido.

La sottigliezza poteva far pensare a fragilità, invece Apple ha evitato il “bendgate” dei vecchi iPhone 6 puntando su un telaio interamente in titanio di grado 5, lo stesso usato in ambito aeronautico, che conferisce rigidità e resistenza pur con una leggerezza sorprendente. Restano i pulsanti fisici, mentre la porta USB-C 2.0 è il primo compromesso per favorire dimensioni così ridotte, insieme al passaggio definitivo all’eSIM. Niente slot fisico per la SIM, scelta che ha permesso di risparmiare spazio per la batteria.

iPhone Air

Non è però un iPhone senza compromessi. Il più evidente riguarda il comparto audio: per mantenere lo spessore record, Apple ha sacrificato gli speaker stereo introducendo un unico altoparlante nella capsula superiore. Il volume resta buono, ma in orizzontale lo sbilanciamento si nota molto, un limite rispetto all’esperienza immersiva dei modelli precedenti. In tasca sparisce, nell’uso quotidiano conquista, ma resta questa rinuncia che si farà sentire soprattutto per chi guarda molti contenuti multimediali.

Segui APPLE Italia su Telegram, ricevi news e offerte per primo

Display: un vero spettacolo

Il display di iPhone Air è di altissima qualità, in linea con quello dei modelli Pro. Parliamo di un pannello Super Retina XDR LTPO da 6,5 pollici, con refresh rate variabile da 120Hz fino a 1Hz per l’always-on, luminosità di picco di 3000 nits e cornici ridotte al minimo. La resa cromatica è calibrata con la solita precisione Apple e la protezione Ceramic Shield 2 lo rende ancora più resistente ai graffi, tanto che dopo giorni di utilizzo in tasca con chiavi e oggetti non mostra segni visibili. La vera novità è il rivestimento antiriflesso, che finalmente rende leggibili contenuti e notifiche anche sotto la luce diretta, colmando un gap rispetto ai principali rivali come Samsung, che restano appena un passo avanti.

iPhone Air

Novità assoluta il rivestimento antiriflesso, per la prima volta su iPhone. In condizioni di forte luce, si riesce finalmente a leggere notifiche e contenuti senza dover ruotare lo schermo come un equilibrista a causa dei riflessi. Samsung a mio parere resta ancora un pochino avanti con la versione S25 Ultra, ma Apple qui ha fatto un netto salto rispetto alle generazioni passate e devo dire finalmente perché davvero può fare la differenza in tante situazioni.

iPhone Air

Altra novità si può disattivare la gestione della luminosità in PWM: se vi è capitato di guardare lo schermo del vostro telefono e iniziare a sentir salire un’emicrania, potrebbero esserci diverse cause, e una di queste è legata a una sensibilità verso il PWM dimming che in parole povere è un “trucco” utilizzato dai produttori di dispositivi per ingannare l’occhio umano nel diminuire la luminosità dello schermo, e con la diffusione dei pannelli OLED soprattutto negli smartphone il suo utilizzo si è esteso enormemente.  

Segui APPLE Italia su Telegram, ricevi news e offerte per primo

Hardware: A19 Pro come iPhone 17 Pro

Sotto la scocca di iPhone Air c’è il nuovo chip A19 Pro a 3 nanometri, un processore così potente da avvicinarsi alle prestazioni di un Mac mini M3, quindi di livello desktop. Rispetto ai modelli Pro, però, ha una GPU con 5 core invece di 6 e una gestione termica più cauta: niente camera a vapore e con il design ultra sottile il SoC tende a ridurre le frequenze sotto stress per contenere il calore. In pratica, per gaming spinto conviene orientarsi sui modelli più grandi, mentre nell’uso quotidiano e nella produttività, anche con AI, resta uno dei telefoni più veloci in circolazione.

iPhone Air

Apple ha introdotto anche due chip proprietari inediti. Il primo è il modem C1X di seconda generazione, che migliora le prestazioni di rete 5G rispetto a iPhone 16. Il secondo è il chip N1, che integra Wi-Fi 7, Bluetooth 6 e supporto Thread, elemento chiave per la smart home. La vera innovazione è la sinergia tra N1 e A19 Pro: i due lavorano insieme per ottimizzare consumi ed efficienza, permettendo al processore principale di rimanere inattivo quando non serve, mentre N1 gestisce con bassissimo consumo tutte le attività di rete e background.

Nell’uso quotidiano i risultati si vedono chiaramente: connessione 5G stabile e veloce, nessuna interruzione con Wi-Fi o Bluetooth e autonomia migliorata proprio grazie alla nuova architettura. Non siamo ancora ai livelli assoluti dei modem Qualcomm di fascia alta, ma la strada intrapresa da Apple verso l’indipendenza tecnologica appare ormai solida e concreta.

Fotocamera: una meglio che due o tre?

iPhone Air segna una netta scelta di Apple sul comparto fotografico: una sola fotocamera posteriore da 48MP Fusion con crop nativo a 24mm e 52mm. La qualità resta elevata, con scatti dettagliati, colori naturali, HDR calibrato e algoritmi molto efficaci nei ritratti, ma la mancanza di ultra-wide e teleobiettivo limita parecchio la versatilità. Fino a 2x gli scatti restano ottimi grazie al crop del sensore, ma oltre questo livello lo zoom digitale mostra i suoi limiti, soprattutto per chi era abituato ai tele dei modelli Pro o alle soluzioni multicamera del mondo Android.

iPhone Air

Rapidità di scatto, assenza di shutter lag e un’ottima resa nei video fino a 4K 60fps con stabilizzazione fanno sì che l’esperienza fotografica sia comunque soddisfacente per l’utente medio. Per chi invece ama la fotografia creativa o vuole spingersi oltre il “punta e scatta”, i limiti si fanno più evidenti.

La vera novità è la fotocamera frontale Center Stage da 18MP, che in realtà utilizza un sensore quadrato da 24MP. Apple “ritaglia” l’immagine ai bordi per restare nel classico formato 4:3 e garantire uniformità, ma questo taglio nasconde un enorme potenziale. Se in futuro Apple permettesse di sfruttare tutto il sensore in modalità “open gate”, i creator avrebbero la possibilità di ricavare crop verticali e orizzontali di altissima qualità da un singolo scatto o video, una flessibilità oggi molto preziosa con i contenuti multipiattaforma.

Infine, l’intelligenza software regola dinamicamente il campo visivo nei selfie singoli o di gruppo, un’aggiunta comoda che evita di muovere fisicamente il telefono. La qualità è buona, sebbene alcuni scatti sembrino leggermente meno incisivi rispetto a quelli ottenuti con i vecchi sensori, segno che la tecnologia necessita ancora di ottimizzazioni. Ma resta un sistema promettente che strizza l’occhio soprattutto ai creatori di contenuti.

Segui APPLE Italia su Telegram, ricevi news e offerte per primo

Batteria: si arriva a sera ma si poteva fare di più

La batteria è forse il compromesso più grande di iPhone Air. Con 3149 mAh, Apple ha scelto una capacità che ricorda i vecchi iPhone, concentrando tutta la componentistica nel “plateau” superiore e lasciando il resto dello spazio alla cella. L’ottimizzazione della nuova architettura energetica, la sinergia con il chip A19 Pro, il display LTPO e il modem C1X aiutano a mitigare il limite, ma i risultati restano chiari: con uso medio si arriva a sera con circa il 15% di autonomia residua, un dato inferiore rispetto alla concorrenza che oggi propone batterie molto più capienti.

iPhone Air

Lo standby si comporta bene consumando praticamente niente, ma appena si sollecita il sistema con gaming, AI, CarPlay wireless o altre attività pesanti, il calo di percentuale diventa evidente. Non è quindi il dispositivo ideale per chi cerca durata estrema, quanto piuttosto per chi privilegia leggerezza ed estetica. La ricarica è veloce e supporta MagSafe e Qi2, con un 70% recuperato in circa mezz’ora prima che il flusso rallenti per preservare la salute della cella.

Apple, coerente con il suo approccio prudente, non ha adottato le nuove batterie silicio-carbonio già viste su molti concorrenti cinesi, preferendo soluzioni collaudate e stabili. Questo rende l’autonomia di iPhone Air sufficiente ma non eccezionale: chi vuole massima portabilità e stile sarà soddisfatto, chi invece pretende lunghe maratone senza ricarica dovrà inevitabilmente guardare ad altri modelli.

Conclusioni

iPhone Air parte da 1239 euro e qualcuno potrebbe pensare che sia un prezzo eccessivo, ma nel complesso è in linea con quanto Apple vuole comunicare. È un prodotto nuovo, diverso da tutti gli altri iPhone, e se fosse stato posizionato troppo più in basso avrebbe rischiato di essere percepito come un modello “inferiore” rispetto a iPhone 17 e 17 Pro. In questo modo Apple ha collocato l’Air in una fascia ben definita, riconoscibile e giustificata dal suo essere un esperimento di design, materiali e soluzioni tecniche.

iPhone Air

Alla domanda se sia tutta apparenza o vera innovazione, la risposta sta nel DNA stesso di Apple. La storia del marchio è piena di prodotti dal design estremizzato che puntavano a lasciare il segno, ed è esattamente ciò che accade con iPhone Air. Sul piano tecnologico le scelte coraggiose ci sono – dal titanio usato per l’intera struttura al display antiriflesso fino ai nuovi chip di rete – ma al tempo stesso si avverte la sensazione di un’occasione mancata per fare un salto più netto verso l’innovazione hardware, visto che restano compromessi importanti su fotocamera, audio e batteria.

Alla fine, iPhone Air rappresenta apparenza e sostanza insieme. È il modello per chi vuole distinguersi, per chi cerca un oggetto di design che non passi inosservato, costruito con una cura e una qualità dei materiali tipicamente Apple. Ma all’interno della lineup di iPhone 17, le alternative non mancano: c’è iPhone 17 liscio a prezzo più basso e ci sono gli iPhone 17 Pro con qualcosa in più sotto il profilo tecnico. In questo equilibrio, la scelta diventa chiara: iPhone Air è per chi mette lo stile al primo posto senza però rinunciare del tutto a performance e qualità.

Acquista iPhone Air nelle colorazioni Bianco Nuvola su Amazon:

Acquista iPhone Air nelle colorazioni Celeste su Amazon:

Acquista iPhone Air nelle colorazioni Nero Siderale su Amazon:

Acquista iPhone Air nelle colorazioni Oro chiaro su Amazon: