Da un po’ di tempo abbiamo in prova Anker Nano Power Bank, codice modello A1665, un power bank da 5.000 mAh che supporta la ricarica wireless con standard Qi2 e aggancio magnetico, pienamente compatibile con le tecnologie MagSafe di Apple e PixelSnap di Google.
Proprio per sfruttare questa sua peculiarità, lo abbiamo messo alla prova per tanto tempo con un iPhone e, nelle ultime settimane, anche con un Google Pixel 10 Pro XL: siamo quindi pronti a scoprire i punti di forza, i difetti e come si comporta in generale questo power bank targato Anker.
Indice:
Cosa offre Anker Nano Power Bank (A1665)?
Anker Nano Power Bank (A1665) è disponibile in due colorazioni (Black, quello che abbiamo in prova, e Aurora White) ma nel solo taglio con batteria da 5.000 mAh ed è realizzato con un frame in metallo, lavorazione in plastica per la parte esterna e bordi curvi per migliorare l’ergonomia, risultando super compatto (102 x 70,6 x 8,6 mm) e con un peso abbastanza contenuto (122 grammi).
Come anticipato in apertura, offre il supporto alla ricarica wireless con standard Qi2 (versione 2.0) e può spingersi fino a 15 W. Inoltre, dispone di una porta USB-C che ha doppia funzione: serve sia per ricaricare il power bank stesso, che per ricaricare dispositivi via cavo; la potenza, sia in ingresso che in uscita, può raggiungere i 20 W. Il dispositivo consente anche di sfruttare le due tecnologie contemporaneamente: in questo caso, via USB-C possono essere erogati fino a 12 W, mentre via wireless fino a 5 W.
Anker ha progettato appositamente questo power bank per la ricarica di tutti gli iPhone che supportano la tecnologia MagSafe (modelli a partire dagli iPhone 12) ma, considerando che Google ha implementato la tecnologia PixelSnap (che si traduce in supporto allo standard Qi2 di ricarica wireless) sui Pixel del decennale, non avrà problemi anche con i Google Pixel 10 o con qualsiasi altro smartphone Android che supporta la ricarica wireless ed è affiancato da una cover compatibile con lo standard Qi2.
Dal punto di vista degli accorgimenti, Anker Nano Power Bank (A1665) dispone di un doppio chip NTC per il controllo delle temperature, uno strato di grafene per favorire la dissipazione del calore e svariati controller per regolare la velocità di ricarica in base alle temperature. In confezione di vendita, oltre al power bank, Anker fornisce un cavo con doppia USB-C da circa 60 cm.

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Come si comporta questo power bank nel quotidiano?
Partiamo col dire che Anker Nano Power Bank (A1665) offre un design abbastanza sobrio ed elegante e un peso che, bene o male, fa dimenticare di averlo in tasca. Dal punto di vista dimensionale è leggermente più grande di un portafoglio MagSafe di Apple, incastrandosi “a filo” sotto al comparto fotografico di un iPhone 14 Pro, modello con cui lo abbiamo provato; ciò suggerisce che con modelli più compatti, come iPhone 12 mini e iPhone 13 mini, potrebbe “sbordare” dalla scocca.

L’aggancio magnetico sembra assolutamente saldo sugli iPhone e la stessa sensazione viene trasmessa quando lo usiamo in accoppiata con altri smartphone compatibili con lo standard Qi2, come il Google Pixel 10 Pro XL sopra-citato. Il power bank “cerca” l’anello magnetico e il singolo magnete di orientamento, allineandosi automaticamente in sede per cercare di ridurre al minimo le dispersioni e di contenere gli aumenti casuali di temperatura.
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Grazie a quattro LED presenti accanto alla porta USB-C, possiamo capire al volo quanta batteria sia ancora disponibile all’interno del power bank e, quando lo ricarichiamo, essere informati sullo stato di avanzamento della ricarica che si completa in circa 2 ore con un caricabatterie USB-C da 20 W.
Andando oltre, abbiamo anticipato il fatto che Anker Nano Power Bank (A1665) integra una batteria da 5.000 mAh, la scelta più ovvia dato che l’obiettivo di Anker era quello di realizzare un dispositivo di ricarica che non sporgesse eccessivamente dal retro dello smartphone.

Una batteria del genere è ovviamente “limitante” soprattutto se il power bank viene sfruttato con smartphone dotati di batteria capiente: esso, infatti, non è in grado di completare una ricarica completa degli iPhone (tranne dei mini), fermandosi a circa il 90% con il nostro iPhone 14 Pro e a poco meno del 60% su Pixel 10 Pro XL.
Un dispositivo perfetto per le emergenze, dunque, da usare come “range extender” nelle giornate più lunghe e gravose sulla batteria dei nostri smartphone. È qua, però, che entra in gioco quella che probabilmente è l’unica vera criticità di questo power bank: scalda tanto, nonostante tutte le misure per il contenimento delle temperature di cui abbiamo parlato in precedenza.

Abbiamo iniziato a provare questo power bank nel mese di luglio e, specie nelle giornate più torride, era praticamente impossibile da utilizzare. Qualcosa di meglio riusciva a fare la sera, specie con temperature ambientali più basse. Abbiamo preferito attendere un clima un po’ più fresco per verificare se la criticità lato temperature fosse “colpa” del caldo estivo o se Anker Nano Power Bank (A1665) fosse un’anima caliente di suo.
Il risultato è che, nonostante le giornate più fresche, lui continua a scaldare abbastanza e a far scaldare abbastanza anche lo smartphone a cui è applicato. Molto meno rispetto al torrido periodo estivo, chiaro, ma continua a farlo. Ciò ci ha spinti a preferire il suo utilizzo “via cavo”, meccanismo di ricarica che risulta indubbiamente più fresco nel complesso.

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Anker Nano Power Bank (A1665): vale la pena acquistarlo?
Anker Nano Power Bank (A1665) fa del design, della portabilità e della versatilità le sue armi vincenti, configurandosi come un vero e proprio “range extender” che permette di estndere di qualche ora l’autonomia dei nostri smartphone nelle giornate più estenuanti ma non di ricaricarli del tutto (a meno che non abbiate uno smartphone super compatto come un iPhone 12 mini o iPhone 13 mini).
Non si tratta di un power bank capace di fare gridare al miracolo (in fin dei conti ha “solo” 5.000 mAh e supporta la ricarica wireless a 15 W o cablata a 20 W) ma è quel dispositivo super portatile che in certi casi può tornare utile e che possiamo mettere in tasca e dimenticarcene.

Anker Nano Power Bank (A1665) ha un prezzo di listino di 49,99 euro, chiaramente più alto rispetto a quello di alcune alternative che però non offrono la compatibilità con lo standard Qi2 o un design così compatto e curato, due delle sue armi vincenti.
Questo dispositivo, considerando il fatto che è disponibile anche in bianco, può tornare molto utile a coloro che hanno scelto il recentissimo iPhone Air ma che non vogliono spendere i 115 euro richiesti dalla Batteria MagSafe proposta da Apple.
Pro:
- Compatibilità con tutti gli smartphone che supportano lo standard Qi2
- Design elegante e compatto
Contro:
- Ricarica tramite USB-C un po' lenta
- Temperature elevate durante la ricarica wireless
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